venerdì 19 settembre 2008

Pronostìca! Le ultime parole famose...

Dopo avervi stufato con i consigli del bravo e prudente giocatore, ieri in un momento di ispirazione ho piazzato una tripla da paura. Tre euro per averne cento.
Solo Gastone vince così. E io.
Per questa settimana credo di aver esaurito il c*lo.
Questa sfacciata dimostrazione di imprevedibilità mi dà l'occasione di spiegarvi le scommesse ad esito "con handicap".
L'handicap (hc sul palinsensto) è un gol di vantaggio che si assegna alla squadra considerata meno forte, e serve fondamentalmente a dare senso a quelle partite che sembrano senza storia.
Esempio: qualche settimana fa Juventus - Artmedia segno 1 dava una quota di 1,10.
Juventus - Artemedia 1 hc faceva 1,25, perchè gli avversari partivano con un gol di vantaggio.
La juve ha vinto quella partita 4 - 0, quindi 4- 1 secondo l'hc. Bastavano due gol di scarto, ne ha fatti addirittura 4. Semplice no?
Ecco, giocare tre "x con handicap" come ho fatto io è una pazzia, perchè significa pronosticare la vittoria con un solo gol di scarto della squadra favorita (per questo la quota è alta).
Napoli, PSG e Totthenam lo hanno fatto. Andate a controllare il tabellino marcatori del PSG per capire quanta fortuna ci vuole a beccare una tripla così. A 2 minuti dalla fine avevo in mano carta straccia...
PS: non spenderò questo centone in cose futili perchè mi sono comprato due giorni fa la Lancia Y usata di mia sorella. La fortuna aiuta gli audaci, ma anche i prudenti.
PPS: l'appuntamento con i "personaggi da sala scommesse" è rimandato alla prossima.
-
(L)

martedì 16 settembre 2008

Pronostìca!


Ormai sempre più calato nella parte di "quello che lavora giù all'agenzia di scommesse", inauguro una rubrica con cadenza del tutto casuale, com'è nello stile inimitabile di questo blog e soprattutto per esigenze personali, poichè navigo a scrocco.
Nel primo appuntamento con questa rubrica darò dei consigli generici per quanto riguarda il mondo delle giocate a quota fissa, da non confondere con le giocate a totalizzatore (tipo totocalcio etc, quelli col montepremi variabile insomma).
Come si fa grana col le scommesse?
- Non giocando affatto. Infatti si risparmia una bella cifra, specie su base annuale (questo inizio politicamente corretto era necessario).
- Evitando le giocate assurde, cioè quelle dalle quote molto alte. Se la quota è alta, è perchè si tratta di un esito improbabile. Se l'esito è improbabile, state facendo un cattivo uso della vostra posta. Certo, una botta di c*lo è sempre possibile, ma a lungo andare si perde e basta. Garantito.
- Controllando bene i palinsesti: chi compila questi fogli pieni di numeri è umano, e per quanto possa trattarsi di bookmakers professionisti, un errore può sempre starci. Cos'è un errore di palinsesto? Per esempio, quotare la vittoria dell'Inter contro il Catania a 11,0 anzichè 1,10 (NB: questo non è successo, per i maliziosi).
- Giocate per divertirvi: non fate sistemi troppo complessi, non giocate "a copertura di rischio", non cercate la pietra filosofale. Lo sport, e soprattutto il calcio, è bello perchè imprevedibile. Una giocata sicura non esiste, altrimenti io non avrei un lavoro.
- Non moltiplicate troppo la quota. Nei vostri pronostici inserite tre o massimo cinque avvenimenti (sconsiglio anche 5, ma tant'è...). Una quota che raddoppia la posta è già buona, ed è meglio giocarsi 10 euro per incassarne 20 o 30 che puntarne 3 (il minimo) per vincerne 100 o più. Solo Gastone vince così.
- Siate competenti sugli sport sui quali scommettete. Non fatevi influenzare troppo dalle quote, ma decidete sulla base delle vostre conoscenze e intuizioni. Se le vostre elucubrazioni sono diverse da quelle del bookmaker - e sono anche esatte - meglio per voi e peggio per lui. Se il bookie non sbagliasse mai farebbe il giocatore e non il gestore di rischio (consiglio in controtendenza con il punto 2).
- Quando possibile, evitate gli avvenimenti che possono finire con tre esiti diversi, cioè anche in pareggio. Il calcio è difficile, il volley, il baseball e il basket più facili, il tennis insomma. La "x" è la variante che vi farà arrabbiare il giorno dopo...
Questo per ora è tutto, la prossima volta vi descriverò le tipologie di personaggi che popolano la mia agenzia: sarà un post più spassoso di questo.
Come direbbe Tonino Carino da Ascoli, "da Pronostìca è tutto, a voi studio".

(L)

sabato 13 settembre 2008

Uuuhhhhhh!!!!!!!

Oggi compie 30, anzi no, 29 anni il mitico (N). Non voglio sprecar parole sul nostro amico-Avv, soprattutto nostro amico quando ci da consulenze gratuite.Ma piuttosto, vi voglio parlare di una festa che si terrà stasera in una location segreta. Un assaggio del mega-party che si terrà stasera, lo abbiamo assaggiato ieri sera alla Latteria Molloy. Ma stasera, donne nude e alcool per tutti.Oltretutto abbiamo tutti il c*lo parato per la patente, in quanto come sapete, è lui che ha fatto restituire ad intere generazioni di BS il documento di guida. Inutile dire che (L) è un po' svantaggiato, arrivando da Montichiari, ma sappiamo anche che, quando si tratta di gheffi russe, che bazzicano dalle parti di Roden*o Sai*no si muove per km senza battere ciglio. Tieni presente caro (L), che offre tutto (N). Angela non ti preoccupare, si tratta solo di una scappatella, che magari ravviverà il rapporto, che comunque sappiamo già essere passionale. La festa si svolgerà nell'ufficio dell'Avv., date un'occhiata alle pagine gialle, che troverete facilmente la location, non diffondete troppo però...L'ingresso è gratuito. Grazie anche a (C) che ha capito che (N) ha bisogno dei suoi spazi, sei sempre stata una tra le più simpatiche, tra le ragazze dei miei amici. Per il caro (Mare), la vedo un po' dura, poichè la convivenza è cominciata da poco, ma non ti preoccupare quando vedo stasera (E), le giro un po' la frittata. (S), non avrà problemi sicuramente, per fortuna che guida (LSD). (L'Apo) vieni! Tranquil, mi fermo a litigare un po' io con (la Dani), per distrartela. Io ragazzi ho già tirato il pacco a (G) stasera, le ho detto che andavo al luna park, era tutta contenta per me. Caro (N), ancora auguri e ricorda, non possiamo morire a 29 anni, donne (russe) per tutti, birre a volontà e lock lock lock alle brutte gheffi del castello. Uuuhhhhhh!

(T)

giovedì 11 settembre 2008

A (G) production


La redazione di "Floozie", consapelove del calo di lettori, decide oggi di premiare i fedelissimi con un fantastico video girato niente che meno dalla emergente regista (G). Il video è come vedrete girato ad altissima qualità e con un audio che manco all'OZ hanno. Spero che appreziate lo sforzo di (T) e (G) che hanno dato entrambi il massimo.

P.s Notare in particolare, l'ultima surfata, i produttori di "Point Break 2 - The return" hanno contattato (T) per il ruolo di bagnante e (G) come venditrice di coooccoooo cooocco beeellooo!

(T)&(G)


mercoledì 27 agosto 2008

La festa di "Radiolina onda d'urto"



Più passano gli anni, e più mi rendo conto di aver sempre meno voglia di frequentare la festa di "Radio onda d'urto". Son passato dall'andarci quasi tutte le sere (quando avevo 18 anni), metà delle serate quando ne avevo 23-24, e nell'edizione 2008 solo un paio di serate, e vi assicuro, sono state pure troppe. Il problema non sono io. Sono invecchiato, ma non ho ancora compiuto 30 anni (come qualche vecchio che bazzica per il blog). Il problema sono loro, gli organizzatori. Tutto cambia, le persone crescono, cambiano i gusti, loro no! Le uniche cose che sono cambiate alla festa di "Radio onda d'urto", sono i luoghi in cui si è svolta la festa nel corso degli anni, e che finalmente non c'è più spaccio di droga "legalizzato" subito al di fuori della manifestazione, fastidioso non tanto per il decoro, ma per la capacità dei pusher di appiccicarsi come delle ventose. C'è chi dice che il merito grosso sia degli organizzatori, ma ahimè, ho il presentimento che i meriti siano più che altro delle forze dell'ordine, e della nuova giunta di centro destra, ahimè. Ma questo è il meno. La cosa peggiore che tutto è rimasto identico da dieci anni or sono e loro fanno finta. Nulla di personale davvero, però la vostra festa sa un po' di stantio ormai. Solite bancarelle, soliti gruppi, soliti stand...un po' di fantasia ragazzi? Per non parlare poi della libreria, vera e propria chicca, che vende ( mi sa che non vende) libri improbabili tipo "Marilyn Monroe al servizio del Kgb". La prima sera quest'anno, ci sono stato un po' per caso, la seconda invece, di mia pura volontà per assistere al concerto degli "Offlaga disco pax". Io e (LSD) eravamo piuttosto lanciati, e oltretutto sono addirittura riuscito a convincere (N), cosa non facile, che se li è sorbiti per la seconda volta, neanche fosse un fan. (D) è venuto pure lui , ma lo si è visto a tappe, e quando passava in zona palco non aveva un'aria troppo divertita.Insomma, aspettativa parecchio alta e concerto di basso livello. Gli Offlaga, che hanno più che altro suonato il secondo album, mi sa che hanno scopiazzato un bel po' dal primo abbassando un filo i bpm (battiti per minuto), per quindi produrre un disco del tutto simile, ma strapeso come ritmo; per finire in bellezza, i ragazzi di Cavriago, han suonato "Robespierre", super singolone, in versione secondo album. Voto 3. Unica nota positiva, "Le luci della centrale elettrica", che almeno lui, ammette che i CCCP non ci sono più da un bel po'. - e si vede anzi si sente (ndr). Oltretutto, caro staff di "Radio onda d'urto", le birre a Eur. 2,50 non le avete solo voi, quindi non trovo nessuna proprio nessuna ragione per venire a farmi un giro da voi.
(T)

sabato 23 agosto 2008

Buon compleanno (L).


Caro (L),
tanti auguri di buon compleanno. Molte cose sono cambiate da quelle mattine in cui occupavamo gli stessi banchi di scuola (il tuo era spesso sgombro, a dir la verità), da quei pomeriggi che trascorrevano oziosi ed improduttivi, da quelle serate che ci hanno formato quali inossidabili frequentatori di bar. Eh già. Ma bando alla malinconia. Innanzitutto, ti volevo ringraziare per la bella festa dell'altra sera. Poi ti dico che abbiamo già deciso che ti verremo tutti a trovare giù all'agenzia delle scommesse. Auguri ancora.
Per quanto riguarda invece il "bellissimo" concerto degli Offlaga disco pax a cui abbiamo assistito ieri, lascio a T e a Lsd l'incombenza di scrivere un bel resoconto dal taglio oggettivo. Io, infatti, domani mattina parto e vado in villeggiatura per una settimana. Mi piacerebbe, al ritorno, aprire il floozie e trovare uno o due post del nuovo ciclo del blog... e tanti commenti. Mi accontenterei anche di una partenza soft, tipo un post e due-tre commenti...
Ciao a tutti! Forza (L)!
(N)

mercoledì 20 agosto 2008

I divi.


Parlando con (T), ieri sera, si pensava al caro vecchio floozie. Io sostenevo che, rileggendo i vecchi post con relativi commenti, alcuni fossero realmente spassosissimi. Uno dei migliori è sicuramente questo. Pare che in molti (forse tre o quattro persone) ne sentano la mancanza. (T), invece, vorrebbe aprirsi un blog tutto suo, ma probabilmente si tratta di un progetto che, come l'estate, è destinato a divenire presto un ricordo sbiadito. Chissà che cosa ci riserverà il futuro...
Ad ogni modo, abbiamo visto "Il divo" di Sorrentino al cinema in Castello. Un bel film, che ha fatto esclamare a (T): "vi dirò che Andreotti non mi è mai stato particolarmente antipatico". Tuttavia, non è del film che voglio parlare. Voglio parlare di una grave pecca che troppo spesso contraddistingue le persone. Si chiama ingratitudine. Orbene, dopo un'estate di onorato servizio, dopo aver allietato intere platee di spettatori entusiasti, dopo esserci profusi in piccole ma significative esibizioni personali dietro a quella dannata macchina, io e (T) -già tecnici proiezionisti nella stagione 2006- non siamo stati nemmeno riconosciuti! Che mestizia, che oblio. Come dimenticare quella volta che è saltato l'impianto audio, o quella volta che, oops, non sono state tolte le coperture delle casse acustiche?! Come scordarsi della perizia e dell'umanità nei confronti degli attempati spettatori?!
Una vicenda a tratti incredibile.
Un caro saluto a tutti i viandanti telematici che per puro caso s'imbatteranno in questo post.
(N)

domenica 6 aprile 2008

Floozie life


Riporto un pezzo tratto da Corriere.it, a firma Alessandra Baldini. S'intitola "Attenzione allo stress da blog" e può essere utile per capire la persistente latitanza di certi redattori del floozie...


NEW YORK - La morte arriva col blog: lo stress di tenere aggiornato 24 ore su 24 un diario online combinato con l'assenza di esercizio fisico e di sonno e con una dieta irregolare e malsana, sono un cocktail potenzialmente letale che ha cominciato a mietere vittime nel mondo del web. Due settimane fa a Fort Lauderdale (Florida) è stato celebrato il funerale di Russell Shaw, un prolifico blogger di temi tecnologici morto improvvisamente di infarto a 60 anni. In dicembre un altro blogger suo amico, Marc Orhant, era finito sottoterra per un esteso blocco alle coronarie. Un terzo, Om Malik, ha avuto un infarto negli stessi giorni ma ce l'ha fatta: ha appena 41 anni.
Sono casi isolati o la punta di un iceberg? Se lo è chiesto domenica il New York Times raccogliendo le lamentele di altri «diaristi» della rete che hanno perso peso o sono diventati obesi, che non riescono più a dormire regolarmente o crollano esausti sulla tastiera: tutti disturbi, se non proprio malattie, attribuite allo stress di dover produrre notizie in un ciclo di informazione non stop in cui la concorrenza è spesso feroce. Alcuni di quelli che erano nati come diari online sono in effetti diventati negli ultimi anni veri e propri produttori di informazione che fanno concorrenza ai media tradizionali sul fronte della pubblicità. La pressione è enorme soprattutto per i free lance, navigatori della rete pagati spesso neanche dieci dollari a pezzo, ma anche chi sui blog ha costruito una fortuna ha motivo di preoccuparsi.
«Non sono ancora morto, ma presto finirò in ospedale con l'esaurimento nervoso», ha detto Michael Arrington, fondatore e direttore di TechCrunch, un popolare blog sulle nuove tecnologie che rastrella milioni di dollari in pubblicità. Arrington, che è ingrassato di 15 chili in tre anni, ha attribuito allo stress da blog il fatto che ora soffre gravemente di insonnia: «Sono arrivato a un punto di rottura». Non è da oggi che i blogger denunciano pubblicamente contraccolpi fisici del loro mestiere: è un leit motiv dei diaristi online lamentarsi della fatica perennemente in agguato per chi passa buona parte della giornata e spesso della notte a smanettare sul computer a caccia di informazione. Molti blogger sono pagati a pezzo, altri a numero di lettori, in una gerarchia retributiva che ripaga lo scoop anche se appena di pochi minuti. La velocità in questi casi è tutto: «Non c'è una volta, neanche quando dormi, che non ti viene l'ansia di avere preso un buco», ha detto Addington al New York Times. Tanto i blogger sono consapevoli dei rischi del mestiere che alcuni di loro hanno preso a scambiarsi consigli su come farvi fronte. Un mese fa su Problogger.com l'australiano Darren Rowse, che contribuisce a una ventina di blog oltre ai due da lui curati, ha offerto ai suoi lettori un piccolo manuale di sopravvivenza: tra i consigli, quello di «tagliare le catene della scrivania» e «tornare a buttar giù idee su taccuini di carta».
(N)

lunedì 31 marzo 2008

Il Voto Utile

Ormai ci siamo.
A solo due settimane dal voto, ho deciso di informarmi bene sulle liste e sui programmi. Basta con l'antipolitica, il qualunquismo, il grillismo dell'ultima ora e l'appiattimento sul bipolarismo.
Bisogna ponderare...
Il modo migliore è visitare il sito del Viminale per farsi un'idea sulle liste e i candidati, lavoro da poco visto che si tratta di appena 181 liste e relativi candidati. Sfortunatamente per me, alcune delle più accattivanti sono solo per gli italiani all'estero.
Dopo aver letto tutto il pdf, ho ristretto l'elenco dei papabili alle seguenti liste (tra parentesi il candidato premier):

CASINO' CENTRO ITALIA (Marco Santopadre)
NON REMARE CONTRO (Carmine Abagnale)
L.I.R.A. (LIBERTÀ,INDIPENDENZA,RISPETTO, AMORE) (Antonio Falabella)
ZARLENGA OMNIA(Mario Zarlenga)
Questa lista vuole risolvere i problemi del calcio dilettantistico
PARTITO IMPOTENTI ESISTENZIALI DR.CIRILLO (Giuseppe Cirillo)
LISTA NO MONNEZZA IN CAMPANIA -PARTITO ANIM. AMBIENT. (C. Ceriello)
MIOGOVERNO.IT -50.000NOI (Guido Prayer)
SUD LIBERO (Giuseppe Quaranta)
Si batte per una Taranto più giusta
NEL NOME DELLA DONNA LISTA STEFANIA ARIOSTO (Stefania Ariosto)
PARTITO INTERNETTIANO (Francesco Miglino)
MOVIMENTO ULTIMA SPERANZA (Alberto Gazzaniga)
MOVIMENTO GIOVANI POETI D'AZIONE (AlessandroD'Agostini)
SARDIGNA NATZIONE (Bustianu Cumpostu)
PARTITO COMUNISTA ITALIANO MARXISTA LENINISTA (Domenico Savio)
LIBERTÉ ÉGALITÉ FRATERNITÉ (Enrico Andreoni)
Sottotitolo "Yankee go home"
MOVIMENTO POLITICO MONDO ANZIANI (Michele DeCesare)
IL LOTO (Luigi Ferrante)
SOCIALISMO UMANITARIO UNIVERSALE (Giuseppe Graziani)
NO AI PACS (Vittorio Colavitto)
PANE PACE LAVORO (Marzia Franceschini)
PARTÌ DEMUCRATEC PADAN (Massimiliano Loda)
NUCLEO TREMMISTA NAZIONALE (Battista Mazzetta)
Tra le altre cose, rieducare la gioventù a zappare la terra e coltivarla
"IO NON VOTO" LISTA CIVICA NAZIONALE (Carlo Gustavo Giuliana)
DISOCCUPATI UNITI (Patrizia Marocchi)
MOVIMENTO PER LA RINASCITA DELLA MONTAGNA (Senza Leader)
SACRO ROMANO IMPERO LIBERALE CATTOLICO - GIURISTI DEL SACRO ROMANO IMPERO CATTOLICO - MOVIMENTO EUROPEO LIBERAL CRISTIANO GIUSTIZIA E LIBERTÀ (Mirella Cece)
Non me lo sono inventato, giuro.

PS: per non annoiarvi non vi racconto come funziona il meccanismo dei rimborsi elettorali.

(L)

venerdì 28 marzo 2008

Wikirock (Verità opinabili tratte da Wikipedia)

Non entrate in quel capanno.
In seguito alla dichiarazione di ammirazione nei confronti di un noto occultista da parte di Jimmy Page cominciarono a piovere sul gruppo dei Led Zeppelin numerose accuse dai media riguardo la presenza di messaggi subliminali all'interno delle loro canzoni, attraverso la tecnica del backmasking. L'esempio più famoso è forse quello della celeberrima Stairway to Heaven, che pare, se ascoltata al contrario dal minuto 4:40 in poi, reciti la frase:

« Oh, here's my sweet Satan, the one whose little path won't make me sad, whose power is Satan. He'll give you 666. There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan.»

« Oh, ecco il mio dolce Satana, l'unico il cui breve cammino non mi renderà triste, il cui potere è Satana. Egli ti darà il 666. C'era un piccolo capanno degli attrezzi dove ci faceva soffrire, triste Satana. »
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Nuoce gravemente alla carriera.
In un'intervista contenuta nel dvd della serie Classic Albums "U2 - the Joshua Tree" (in Italia in allegato ad una testata del gruppo Editoriale L'Espresso; l'originale è edito nel 1999) Bono dichiara che non arriverà mai più con la voce dove arrivava ai tempi di The Joshua Tree, non per l'età ma perché per colpa del fumo ha perso la capacità di raggiungere il registro alto.
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Beati gli ultimi.
Sono in molti a credere erroneamente che "Vado al massimo" di Vasco Rossi si sia classificata ultima al Festival di Sanremo nel 1982. In realtà, la classifica ufficiale considerò a pari merito i brani all'infuori delle prime tre posizioni: l'equivoco nacque dal fatto che il titolo del brano venisse per ultimo nell' ordine esclusivamente alfabetico in cui venne stilato l'elenco dei pari merito.
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Il ring della percezione.
La WWE, federazione di wrestling, ha dato al wrestler prima conosciuto come Johnny Nitro la gimmick di "John Morrison", un wrestler che si ispira in tutto e per tutto a Morrison.
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Bob per gli amici (del trancorio).
Il nome legale di Bob Dylan è, dall'agosto 1962, quello di Robert Dylan; i principali alias con cui è conosciuto in carriera sono: Elston Gunnn (adolescenziale); Bob Dillon (secondo alcuni biografi uno dei suoi primi pseudonimi, ricavato dal personaggio di Marshal Matt Dillon del film Gunsmoke); Blind Boy Grunt (accreditato su alcuni album); Bob Landy (idem); Tedham Porterhouse (idem); Robert Milkwood Thomas; Lucky Wilbury (come componente dei Traveling Wilburys); Boo Wilbury (idem); Jack Frost (produttore dell'album Love and Theft e co-produttore degli album Under the Red Sky e Time Out of Mind); Sergei Petrov (co-sceneggiatore del film Masked & Anonymous); Justin Case (usato occasionalmente nei tour dal 1980 al 1990); Elmer Johnson (usato al Mississippi River Festival di Edwardsville, il 14 settembre 1969, come guest star insieme al gruppo The Band).
(L)

domenica 23 marzo 2008

Lettera Agli Amici


Cari amici,
proverò a rilanciare questo blog con una notizia lieta e ufficiale: dal primo di Aprile (o forse qualche giorno prima) io e (A) andremo ad abitare nella nostra nuova casa di via Fontane, a pochi metri dal parco Castelli e quindi anche a pochi metri dallo stadio Rigamonti (per la gioia di (S) e degli altri tifosi del Brescia).
Il padrone di casa, persona affabile e disponibile, abita al piano di sotto. Quindi non verrete mai tutti insieme a fare baccano da me, tuttavia mi farà molto piacere in futuro ricevere piccole delegazioni nella nostra mansarda. Tra l'altro sappiate che dalle mie parti è buona norma non presentarsi mai a mani vuote, da cui il detto "se t'invito abbussa cu i pedi", alludendo ad una epifania carica di doni, come da evangelica tradizione.
Aver preso casa con (A) è in ordine di tempo l'ultimo dei grandi cambiamenti della mia vita recente, e spero a breve di poter completare la serie con un lavoro più solido (e più serio...) e gettare tutte le fondamenta per coronare il mio ideale di vita piccolo borghese.
Anche per queste ragioni, oltre che per una innata inclinazione alla pigrizia sociale, noi non ci stiamo più frequentando come un tempo. Basti pensare che solo un anno fa non conoscevo (A), se non di vista e scambiando qualche timido saluto; progettavo di andare in Irlanda con Mare, vivevo ancora a Fiumicello e cazzeggiavo con (T) tutti i pomeriggi. Non si stava affatto male, ma devo confessare che dopo poco meno di un anno sto vivendo una vita piena di gioie quotidiane che non potevo neanche immaginare l'anno scorso.
Quindi, siccome è anche festa, vi auguro di trascorrere una Pasqua felice e di trovare nell'uovo sorprese gradite e sogni più vicini.
Come sta succedendo a me.

PS: E ci vediamo in giro, prima o poi.
(L)

martedì 4 marzo 2008

Pulp - Pencil skirt



(T)

mercoledì 27 febbraio 2008

Immondizia: Dieci Soluzioni


1) Spedirla nello spazio (ispirato da Futurama)

2) Mandarla a Malpensa e lasciare che sparisca insieme ai bagagli (ispirata da Crozza)

3) Chiamare Harry Potter

4) Sbriciolarla finemente e lanciarla come coriandoli aromatici allo Stadio San Paolo

5) Istituire il campionato mondiale di "Sculture con il pattume"

6) Spostarla al centro della carreggiata e utilizzarla come spartitraffico

7) Buttarla nello stretto di Messina e risparmiare sulla costruzione del ponte

8) Utilizzare il Vesuvio come bruciatore

9) Costruire "Napoli 2" partendo dal secondo piano.

10) Lasciare tutto come è. Che sarà mai 'nu poco e munnezza...

(ps: questa rubrica è un omaggio a Dave Letterman)

(L)

domenica 17 febbraio 2008

Hermosa live




Serata di grande musica ieri sera a Brescia per l’esordio live degli Hermosa. Il pubblico, raccolto per l'occasione in una casa privata, non ha celato il proprio entusiasmo alla fine dell’esibizione.
Il quartetto ha suonato otto pezzi inediti, aprendo lo show con i brani più ritmati per addentrarsi gradualmente in un’atmosfera poetica ed intimista. Davide Pani (chitarra e voce) non ha deluso, supportato egregiamente dagli altri membri della band. In chiusura, free drinks per tutti e cover fino a tarda sera. Gli Hermosa, da tempo amici del Floozie, entreranno tra non molto in sala di registrazione, per produrre il loro primo lavoro. E noi ci saremo, pronti a rivivere le emozioni di una grande notte di musica.
(N)

giovedì 14 febbraio 2008

Floozie chi va al cinema - Into the wild



Mentre scrivo questa recensione sta girando nel lettore le stupenda “No Ceiling”, cantata da Eddie Vedder e tratta dall’altrettanto stupenda colonna sonora del film di cui parlerò: Into the wild, regia di Sean Penn.
Il film è ispirato alla vera storia di Christopher McCandless, un giovane che terminati gli studi decide di mollare tutto e partire per le terre selvagge dell’Alaska, non senza prima aver girato per gli States ed esser finito anche in Messico.
La sua non è una semplice fuga per la libertà ma per la Verità, non è un semplice rifiuto della modernità ma delle gabbie e delle schiavitù sociali che essa genera, con i miti del denaro, dello status sociale come unico metro per giudicare un uomo.
In questa ricerca di se stesso, Christopher incontrerà tanti che come lui in qualche modo hanno fatto la sua scelta ma scelto modi diversi per viverla: una coppia di hippies, un gruppo di farmers americani, un anziano ex-soldato dell’esercito americano…da tutti loro il ragazzo imparerà qualcosa ma solo alla fine capirà ciò che forse davvero conta.
Il film di S. Penn ci racconta tutto questo dando con la regia il giusto ritmo agli eventi, catturando con una raffinata fotografia la magia dei paesaggi americani, regalandoci intatta la complessità dei personaggi senza mai essere banale.
Emile Hirsh, l’attore che interpreta McCandless, è bravissimo a trasmettere le fatiche, umane e fisiche, di questo percorso del giovane ma non sprovveduto idealista.
Ottima la scelta dei sottotitoli ai testi delle bellissime musiche del film.
Into the Wild è un film necessario per chi ha rincorso un sogno mettendosi in gioco o ha desiderato di farlo, per chi ancora non ha capito cosa cercare e se vuole davvero cercare qualcosa, per chi ama l’America.
O più semplicemente, un capolavoro.
(Lsd)

martedì 12 febbraio 2008

Il Buono, il Brutto e la Cattiva


Si sa, questo è un mondo difficile.
Poche occasioni per gioire e innumerevoli testimonianze di sofferenza e difficoltà (a parte me, che me la spasso e la mattina mi sveglio più allegro di quando sono andato a dormire, beatamente).
Tuttavia, bisogna tenere duro. Mi rivolgo in particolare a don Nicolò Anselmi, responsabile per la pastorale giovanile della Cei, e ai suoi ragazzi.
Chiacchierando con un gruppetto di giovani (fonte: Apcom 12 Feb) don Anselmi ha saputo della scena erotica tra Moretti e la Ferrari nel film Caos calmo, nelle sale in questi giorni.
"Una giovane me ne ha parlato via e-mail definendola terribile: i due attori fanno l'amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia... Capisco che la scena vada letta e inserita nel contesto del film - osserva il sacerdote - ma confesso che anch'io sono rimasto stupito e disturbato: da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera... magari un momento d'amore aperto alla vita, ad un figlio".

Io vi sono vicino: già dev'essere stato terribile sorbirsi un film di Moretti, figurarsi vederlo nudo.

(L)

lunedì 11 febbraio 2008

L'Italia Dei Favori


So che è patetico, ma me la godo proprio.
Patetico perchè, da Juventino, so che un anno di B rispetto ad un decennio di misfatti sportivi è una punizione incredibilmente piccola: quindi tutti i tifosi della Juve dovrebbero tenere il becco chiuso per un bel pezzo ancora (per quanto l'Italia sia il Paese dei Ladri Celebrati, quindi non c'è nessun vincolo morale e di decenza dei costumi).
Poi è patetico godere di non essere al primo posto in classifica e starsene beatamente al terzo.
Tuttavia, rido di gusto quando sento dire in giro che:

- L'Inter non ha bisogno di favori arbitrali, perchè è già forte di suo.
- Certi errori sporcano vittorie strameritate.
- Che la sudditanza psicologica in effetti esiste da sempre in Italia.
- Che l'Inter ha avuto 8 rigori a favore e 2 contro finora. La Juve 6 contro e 5 a favore.
- Che gli errori alla fine si bilanciano.
- Che è inutile vincere in Italia se poi non ci si conferma in Europa.
- Che il povero Zlatan è stufo di sentire insulti ovunque vada negli ultimi 3 anni e mezzo...

Io rido e osservo divertito non perchè si tratta dell'Inter: chi mi conosce sa che non mi manca l'onestà intellettuale sportiva. Solo, non riesco a trattenere le risate quando penso che il copione è rimasto intatto, ma i personaggi si sono cambiati di abito. Se in Italia è normale che uno Juventino qualsiasi si senta defraudato dei propri meriti e un Interista debba difendersi dagli sfottò da bar due anni dopo lo scandalo Calciopoli, allora mi aspetto che tra poco le fontane diano vino, gli alieni atterrino sulla terra e Jim Morrison ritorni da qualche parte in compagnia di Elvis.
Realtà batte fantasia 1 a 0 su rigore (dubbio).

(L)

sabato 9 febbraio 2008

Floozie's Events

Siete tutti invitati all'inaugurazione della mia piccola mostra fotografica, domenica 10/2 al Martha, diciamo dalle 19,30 in poi, offrirò un giro di vinello. Grazie a tutti.

(T)

giovedì 7 febbraio 2008

Cultura Moderna (Bookshop 2.0)


A grande richiesta, per tutti gli amici di Floozie.


La coerenza prima di tutto:
"Vorrei il magnete dei cavalli, anche perchè mi chiamo Cavallini."
-
Palinsesto tv:
"Su al primo piano ho visto un programma che si chiama "America!": ce l'ha?"
(NB: intende un dvd, credo)

La fantasia al potere:
"Vorrei il magnete di Pecos Bill."
(NB: credo volesse Buffalo Bill, ma non c'è nemmeno quello)

Equi e solidali:
"Ma gli oggetti in vendita vengono prodotti artigianalmente dagli indiani d'America?"

Più che bisestile:
"Quanti soggetti ci sono nel carnet di cartoline?"
"Diciotto."
"E sul calendario?"
Direi dodici.

Enigmatico:
"Avete i poster di questi (sott. quadri)?"
"Sono questi i poster."
"Cioè?"

Megalomane:
"Si può comprare il manifesto gigante che si vede in piazza?"

Guerrafondaio:
"Il temperino catapulta funziona veramente?"
"Sì."
"E il cannone?"

Ad libitum:
"Quanto costano i poster?"
"Quelli piccoli 15, quadrati 18, grandi 21."
"E questo?"
"15."
"E quello della ragazza sul divano?"
"18, è quadrato. Piccoli 15, grandi 21."
"Ah. E questo?"

I-Pod Generation:
"Il catalogo è questo?"
"Sì."
"E ci sono le cuffie?"
(NB: intende le audio-guide. Se ci pensate è allucinante...)

S.P.Q.R. alla riscossa:
"Vorrei il segnalibro con la testa di Giulio Cesare."
(NB: è la "vittoria alata")

Giochi preziosi:
"Quanto costa il ciondolo?"
"Quattro euro."
"E' d'oro?"

Locandina comunista:
"Mi dà il poster del manifesto?"

Hard Discount Style:
"Vorrei comprare il catalogo dei poster."

Alchimia a parte:
"Questi cosa sono?"
"Magneti?"
"A cosa servono?"
"Si attaccano al frigo."
"Ma si possono attaccare solo al frigo?"

Multimedialità:
"Questo cos'è?"
"Un cd musicale."
"Ma ci sono i quadri della mostra?"

Chi non beve in compagnia...:
"La mostra è tutta qui?"
(NB: la mostra è su. Questo è il bookshop. Ma era ubriaco)

Leggo ad personam:
"Vorrei La nascita dell'impressionista"
(NB: è La nascita dell'Impressionismo)

Scopa nel c*lo e ti ramazzo la stanza:
"Se compro il catalogo mi accompagnate alla stazione?"
(NB: giuro che non scherzava. Chiaramente era un matto. Matto vero.)

L'impiegata del mese:
"Vorrei i magneti (di marmo) di Santa Giulia."
"Non mi sembra che ci siano magneti di Santa Giulia..."
"E questi?"
"Sono sottobicchierini."
(NB: sono effettivamente magneti di marmo, con la calamita dietro)

That's all folks!
(L)

mercoledì 6 febbraio 2008

Proporzionalmente Disilluso (E Incattivito).




Prima di tutto, c'è un interrogativo che non mi dà tregua: perchè quella in Campania la chiamano emergenza rifiuti? E' come se il Tg dell'una andasse sempre in onda, ogni giorno, come "edizione straordinaria". Patetico.
Come patetica è l'omertà dell'informazione nel non nominare quasi mai la parola magica dell'emergenza rifiuti: camorra.
Sappiate che: i manifestanti che non vogliono far riaprire le discariche sono pagati "a giornata", e trattandosi di buontemponi e disoccupati non hanno nessuna voglia di vedere la fine dell'emergenza. Inoltre, c'è un'altra notizia utile per chi non è pratico, come me, di vita politica ed economica del Sud: fino a quindici anni fa questa "emergenza" non c'era, perchè i rifiuti erano portati in Albania dalla camorra con le navi che al ritorno erano cariche di sigarette.
Quando quest'appalto non è stato rinnovato (per presunte infiltrazioni di camorra nelle società che vincevano gli appalti, ah ah), il blocco è stato inesorabile, prima lento e poi totale: tutti i mezzi ordinari di smaltimento sono in mano alla camorra.
E sentire le opinioni dei manifestanti che queste cose le sanno meglio di me, mi dà il voltastomaco.
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Come certi signori dell'Università La Sapienza. Inqualificabili per mancanza di basilari concetti di vivere civile. Altro che laicismo: sono convinto che dei bambini dell'asilo sarebbero stati capaci di fare una figura migliore. Almeno quelli sono ingenui (e poi, spiegatemi perchè davanti alla più grande autorità cattolica ci sono le barricate degli intellettuali mentre questi stessi usurpatori di cariche accademiche si abbassano i pantaloni davanti a terroristi sic et simpliciter, al punto da aver creato quella sottilissima e ridicola differenza tra terroristi e resistenti.
Non sapete neanche dove sta di casa il laicismo. E se combattete in nome della libertà, sappiate che nella dinamite di coloro davanti ai quali stendete tappeti rossi non ce n'è moltissima.
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Invito tutti coloro che hanno ancora a cuore la sorte politica di questo paese a votare scheda bianca alle prossime imminenti elezioni. Affinchè l'elettorato passivo dia l'unico segnale di moralità a sua disposizione, non disertate le urne e non esprimete alcuna preferenza di lista.
Il proporzionale, il premio di maggioranza e tutti questi meccanismi riflettono in pieno lo stile della nostra classe dirigente: non per niente si chiama porcellum.
Io non voglio essere responsabile del nuovo tuffo nel fango di questo paese. Soltanto ai porci piace sguazzare nel loro stesso liquame.
In tutti i paesi democratici del mondo chi perde le elezioni non si ricandida. Chi vince esegue un programma. Il parlamento fa le leggi, i ministri governano e la magistratura si occupa di altro. Il capo dello stato è imparziale.
L'opinione pubblica è severa con chi sbaglia cosicchè non si perpetuano scempi e abusi personali.
Nei paesi democratici.
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Il mio insegnante di filosofia della prima Liceo (tipo abbastanza originale) disse una volta che la democrazia rappresentativa (cioè quella in cui il popolo esprime un Parlamento, e un Senato nel nostro caso) è un sistema perfetto.
Diceva: se in Parlamento c'è, mettiamo caso, un venti per cento di ladri e mafiosi, è perchè il venti per cento dell'elettorato passivo è, di fatto, composto da ladri e mafiosi, e mandano i loro rappresentanti alla Camera.
Con il proporzionale non avete nemmeno la possibilità, se siete dei malavitosi, di farvi rappresentare da qualcuno che curi i vostri interessi.
Quindi la mia idea è questa: andate proporzionalmente a fanc*lo. Io non mi presto a questo gioco.
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(L)