mercoledì 27 agosto 2008

La festa di "Radiolina onda d'urto"



Più passano gli anni, e più mi rendo conto di aver sempre meno voglia di frequentare la festa di "Radio onda d'urto". Son passato dall'andarci quasi tutte le sere (quando avevo 18 anni), metà delle serate quando ne avevo 23-24, e nell'edizione 2008 solo un paio di serate, e vi assicuro, sono state pure troppe. Il problema non sono io. Sono invecchiato, ma non ho ancora compiuto 30 anni (come qualche vecchio che bazzica per il blog). Il problema sono loro, gli organizzatori. Tutto cambia, le persone crescono, cambiano i gusti, loro no! Le uniche cose che sono cambiate alla festa di "Radio onda d'urto", sono i luoghi in cui si è svolta la festa nel corso degli anni, e che finalmente non c'è più spaccio di droga "legalizzato" subito al di fuori della manifestazione, fastidioso non tanto per il decoro, ma per la capacità dei pusher di appiccicarsi come delle ventose. C'è chi dice che il merito grosso sia degli organizzatori, ma ahimè, ho il presentimento che i meriti siano più che altro delle forze dell'ordine, e della nuova giunta di centro destra, ahimè. Ma questo è il meno. La cosa peggiore che tutto è rimasto identico da dieci anni or sono e loro fanno finta. Nulla di personale davvero, però la vostra festa sa un po' di stantio ormai. Solite bancarelle, soliti gruppi, soliti stand...un po' di fantasia ragazzi? Per non parlare poi della libreria, vera e propria chicca, che vende ( mi sa che non vende) libri improbabili tipo "Marilyn Monroe al servizio del Kgb". La prima sera quest'anno, ci sono stato un po' per caso, la seconda invece, di mia pura volontà per assistere al concerto degli "Offlaga disco pax". Io e (LSD) eravamo piuttosto lanciati, e oltretutto sono addirittura riuscito a convincere (N), cosa non facile, che se li è sorbiti per la seconda volta, neanche fosse un fan. (D) è venuto pure lui , ma lo si è visto a tappe, e quando passava in zona palco non aveva un'aria troppo divertita.Insomma, aspettativa parecchio alta e concerto di basso livello. Gli Offlaga, che hanno più che altro suonato il secondo album, mi sa che hanno scopiazzato un bel po' dal primo abbassando un filo i bpm (battiti per minuto), per quindi produrre un disco del tutto simile, ma strapeso come ritmo; per finire in bellezza, i ragazzi di Cavriago, han suonato "Robespierre", super singolone, in versione secondo album. Voto 3. Unica nota positiva, "Le luci della centrale elettrica", che almeno lui, ammette che i CCCP non ci sono più da un bel po'. - e si vede anzi si sente (ndr). Oltretutto, caro staff di "Radio onda d'urto", le birre a Eur. 2,50 non le avete solo voi, quindi non trovo nessuna proprio nessuna ragione per venire a farmi un giro da voi.
(T)

sabato 23 agosto 2008

Buon compleanno (L).


Caro (L),
tanti auguri di buon compleanno. Molte cose sono cambiate da quelle mattine in cui occupavamo gli stessi banchi di scuola (il tuo era spesso sgombro, a dir la verità), da quei pomeriggi che trascorrevano oziosi ed improduttivi, da quelle serate che ci hanno formato quali inossidabili frequentatori di bar. Eh già. Ma bando alla malinconia. Innanzitutto, ti volevo ringraziare per la bella festa dell'altra sera. Poi ti dico che abbiamo già deciso che ti verremo tutti a trovare giù all'agenzia delle scommesse. Auguri ancora.
Per quanto riguarda invece il "bellissimo" concerto degli Offlaga disco pax a cui abbiamo assistito ieri, lascio a T e a Lsd l'incombenza di scrivere un bel resoconto dal taglio oggettivo. Io, infatti, domani mattina parto e vado in villeggiatura per una settimana. Mi piacerebbe, al ritorno, aprire il floozie e trovare uno o due post del nuovo ciclo del blog... e tanti commenti. Mi accontenterei anche di una partenza soft, tipo un post e due-tre commenti...
Ciao a tutti! Forza (L)!
(N)

mercoledì 20 agosto 2008

I divi.


Parlando con (T), ieri sera, si pensava al caro vecchio floozie. Io sostenevo che, rileggendo i vecchi post con relativi commenti, alcuni fossero realmente spassosissimi. Uno dei migliori è sicuramente questo. Pare che in molti (forse tre o quattro persone) ne sentano la mancanza. (T), invece, vorrebbe aprirsi un blog tutto suo, ma probabilmente si tratta di un progetto che, come l'estate, è destinato a divenire presto un ricordo sbiadito. Chissà che cosa ci riserverà il futuro...
Ad ogni modo, abbiamo visto "Il divo" di Sorrentino al cinema in Castello. Un bel film, che ha fatto esclamare a (T): "vi dirò che Andreotti non mi è mai stato particolarmente antipatico". Tuttavia, non è del film che voglio parlare. Voglio parlare di una grave pecca che troppo spesso contraddistingue le persone. Si chiama ingratitudine. Orbene, dopo un'estate di onorato servizio, dopo aver allietato intere platee di spettatori entusiasti, dopo esserci profusi in piccole ma significative esibizioni personali dietro a quella dannata macchina, io e (T) -già tecnici proiezionisti nella stagione 2006- non siamo stati nemmeno riconosciuti! Che mestizia, che oblio. Come dimenticare quella volta che è saltato l'impianto audio, o quella volta che, oops, non sono state tolte le coperture delle casse acustiche?! Come scordarsi della perizia e dell'umanità nei confronti degli attempati spettatori?!
Una vicenda a tratti incredibile.
Un caro saluto a tutti i viandanti telematici che per puro caso s'imbatteranno in questo post.
(N)