mercoledì 31 ottobre 2007

Halloween in New York City


Hi guys! Do you remember me? I'm your contact from NYC and today I would like to report you about halloween's party in my city. Me and my girlfriend Lucilla start with a dinner in a famous restaurant at the 781 5tH avenue, it's called "Cipriani", then when we'll arrive to drink the digestive Braulio,we meet with Br*d Pitt and his new girl friend....I can't say you the name of her, is top secret. I would like to invite you to this dinner but I think is to expensive for you. My girl is dressed of "Floozie girl", and I am dressed of protector. After dinner we'll go to dance in "Studio 54", the best club of '70. I suggest you to take a peek in wikipedia about this place, because you may falling in love. It closed for many years, too drugs and sex, but now me and my friend Matt Dam*n we take the control about it..and "studio 54" revive tonight. I know the chief of police of Mahnattan and so we don't have probleme. My mom say me every day "in your life it's important to know": a lawyer, a medical doctor, a florist and a chief of police.
I want to finish speaking you a message by Lucilla for you: "Dear Floozie diary, tonight is your night, and I dedicate to you my clothes. On my t-shirt is written "Ildiariodifloozie.blogspot.it", I'm your best and hot sponsor. Kisses to everybody.

P.s accepted comments but not from french people (except "short French")
(Steve Maggioni)

lunedì 29 ottobre 2007

Floozie chi va al cinema e poi fa una sottospecie di recensione



Di questi tempi, è sempre meno infrequente che persone adulte si rechino al cinema per assistere alla proiezione di film a cartoni animati. Alzi la mano chi non s’è divertito con le avventure di Shrek, o con le scorribande di pinguini parlanti, pesci o simili.

La settimana passata ho visto “Ratatouille”, l’ultima opera della Disney.
Non intendo raccontare la trama, limitandomi a dire che narra le avventure del sorcio Remy che ambisce al ruolo di chef in un ristorante parigino. Se qualcuno dicesse “sì certo… ma che schifo! E l’igiene?”, io risponderei che il ratto in questione è un tipetto a modo, è attento alla pulizia ed addirittura cammina eretto per non lordarsi le zampe con cui lavora. A proposito, il topo in questione non cucina per i suoi simili, con padelline, fornellini ed altri attrezzi su misura, ma lavora in un ristorante frequentato da esseri umani, preparando piatti grandi almeno dieci volte il proprio corpo. Se, a questo punto, qualcuno dicesse “sì certo… e come fa? Non ha nemmeno il pollice opponibile…”, io risponderei che Remy si nasconde sotto il cappello di un ragazzo e lo manovra come se fosse un burattino tirandogli i capelli.
Sono sicuro che nessuno di noi avanzerà contestazioni così stupide, dato che si tratta di una fiaba, dalla quale non si pretende certo verosimiglianza. Comunque il film è divertentissimo. I buoni prosperano ed i cattivi si redimono.
La storia è ambientata a Parigi, quindi dedico questo post a (T) ed al suo noto amore per la Francia.
Ma dimenticavo una cosa. Devo assegnare il Premio Floozie della settimana al mio vicino di posto in sala, un ragazzetto di circa vent’anni. Questo individuo, mentre sullo schermo il topo Remy s’arrampicava su per un tubo, ha esclamato (testualmente): “sì certo… chi caz*o sei, Spiderman?”.

(N)

domenica 28 ottobre 2007

Floozie che mette i video di domenica


Klaxons - Golden skans

(T)

venerdì 26 ottobre 2007

La Squadra Materasso (Fanta4 Int. League)


Può capitare di avere una squadra materasso (ovvero una squadra contro la quale la vittoria è sicura, e con cui l'unica incognita sono i gol di scarto).
Beccarne diverse in ogni campionato è già meno probabile. Ma io ce l'ho fatta.
Allo stesso tempo, i miei avversari (soprattutto i primi due in classifica) hanno pescato delle squadre, a cui non avrei dato una lira a Luglio, che vincono partite su partite.
Questo gioco non mi piace più tanto.
Classifica (e rateo punti settimanale):

(S) 147 (16)
(T) 126 (15)
(N) 116 (10)
(L) 103 (6)

(L)

giovedì 25 ottobre 2007

Tessera floozie gold



(N)

martedì 23 ottobre 2007

lunedì 22 ottobre 2007

Il colloquio dei colloqui



Venerdì scorso, Man Power mi chiama e mi chiede se voglio fare un colloquio di lavoro presso una famosa azienda municipalizzata, l'unica di Brescia, sì dai avete capito quella che si è appena fusa con quella di Milano e che è quotata in Borsa. Posizione assistente clientela, per capirci un call center di m*rda. Dopo una serie di telefonate per fissare il colloquio, accetto, e me lo fissano per stamattina a mezzogiorno; mi dicono anche che la persona con cui devo parlare si chiama E***a F****i. Non vi dico il nome del'azienda per evitare menate, e quello della persona perchè alcuni di voi potrebbero conoscerla...ha fatto l'Arnaldo. Arrivo al punto. Stamattina piglio il mio permessino e vado tutto lanciato per questo colloquio; son capace a far poche cose nella mia mita, tra le quali i colloqui. Mi si presenta la tizia che ho nominato qui sopra, e indovinate chi è? La mia ODIATISSIMA vicina di casa, di un solo anno più di me, che conosco da ormai 17 anni e con la quale ci saremo salutati sì e no due volte, con i cui genitori ho litigato per i muri del garage, e con cui mia mamma quasi quasi si azzuffa con sua mamma durante le assemblee condominiali. Per i suoi genitori io sono tipo un anti Cristo, un nullafacente, un pirla che da piccolo rigava il marmo dei portici con lo skateboard. Durante il colloquio mi tratta ovviamente malissimo, dicendomi ad esempio che se uno fa assistenza anche se telefonica, dovrebbe avere un minimo di conoscenza tecnica, tipo sapere cosa è un tubo. Io non ero molto per la quale e le ho risposto che non so sicuramente cosa è un reattore termonucleare, ma so cosa è un tubo. Il tutto su questo tono. A fianco a lei, ignaro del rapporto tra selezionatrice e candidato, un gentilissimo coordinatore di reparto, che non ha molta voglia di menate e il primo tranquil che trova lo assumerebbe al volo. Insomma uno favorevole a me e una contro. Chicca delle chicche, conosco un amico di vecchia data che lavora all'interno di questa azienda che svolge già l'eventuale lavoro di (T). Solo per raccontargli l'episodio lo chiamo, mi dice subito che la conosce e che è una stronza e che tutti la chiamano Mortimer; si mobilita subito, e parla in quattro secondi con l'altro selezionatore. Da quello che ho capito, forse l'ha convinto, ma credetemi l'unica cosa che mi interessa ,è eventualmente essere assunto per fottere quella stronzona, guardarla in ascensore e farle venire prurito alla vag*a. Mai esercitare troppo potere ab personam in un colloquio con Mis(T)er Colloquio. Peccato perchè è anche molto molto carina. Trombare di più magari?

(T)

domenica 21 ottobre 2007

Campioni del mondo




(N)

sabato 20 ottobre 2007

Cogitare Prima Dell'Uso


In alto da sinistra: Socrate, Wittgenstein, Sartre, Nietzsche
Sotto: Kant, Marx, Barthes, Foucoult

Quando ero studente e davo alla filosofia qualche possibilità di potermi stupire, mi incuriosiva e mi meravigliava una cosa. Nei dialoghi platonici cosiddetti “aporetici” Socrate, maestro di Platone, spesso non veniva a capo di nulla e alcune volte addirittura lasciava l’agone dialettico da confutato (vale a dire sconfitto sulle argomentazioni). Più tardi ho capito che il messaggio del “fallimento socratico” era di gran lunga più pregnante di qualsiasi dottrina Platone avesse in mente di esplicare. Dietro c’erano due fondamentali riflessioni.
La prima: nell’Atene del V secolo, patria della cosiddetta “proto democrazia”, si assisteva ad un rapido e pericolosissimo processo che metteva in mano alle “tribune politiche” (così almeno le dovremmo chiamare oggi) tutte le decisioni relative alla città. Dalla politica estera alla giustizia, si discuteva di tutto. Ed il più bravo ad argomentare la spuntava.
Ma, è noto, l’arte della parola nel pubblico dibattimento (la dialettica) è in grado, se usata con perizia, di sovvertire certezze che sembrano inviolabili. Infatti il margine di “inganno” e persuasione emotiva è estremamente alto. Coloro che facevano arringhe politiche, difese giudiziarie e quant’altro per mestiere venivano denominati sofisti. I peggiori tra questi, eristi. L’eristica è la dialettica basata sull’attacco verbale, sul trucco, sulla trovata. Il fondamento di questa disciplina è che tra parola (logos) e verità (aletheia) non c’è legame. Per cui tutto può essere vero, e tutto falso. Basta saper convincere il pubblico. Illuminante a tal proposito è il dialogo “Eutidemo”.
In questo dialogo Socrate fa una figuraccia colossale, ed alla fine uno “spettatore” (forse Isocrate) dice al vecchio maestro di lasciare perdere gli eristi. Dialogare con loro è solo una perdita di tempo, non se ne guadagna nulla e la gente finisce per coprire di discredito anche chi invece, in assoluta buona fede come Socrate, dà loro la possibilità di “esibirsi”. La vecchia storia per cui chi va al mulino finisce per infarinarsi…
Seconda considerazione, legata alla prima: le persone di buon senso, che come fine hanno la ricerca della verità o che semplicemente perseguono il piacere del dialogo costruttivo e non privo di ironia (anche in questo, Socrate è geniale) sono costrette a vita privata o accademica, dal momento che lo “spazio pubblico” è popolato da gente che fa della politica un gioco. Un gioco diabolico ed esplosivo, che costerà la condanna a morte a Socrate.
Perché Socrate muore? Perché crede nel rispetto delle regole. O meglio, crede che la democrazia sia il rispetto delle leggi che il popolo esprime avendo come fine quello di cercare la giustizia.
Invece in quel contesto storico la democrazia è in realtà una “dittatura del popolo”. Estemporaneità e carica emotiva, in cui basta un erista, un capo di fazione politica che spinge sulla leva del populismo e il danno è compiuto (e così sarà infatti per la città di Atene).
Fine della lezione di storia della filosofia antica.

Caro L’apo, oltre ad esprimerti solidarietà per le minacce alla tua personcina che hanno amareggiato tutti i veri amici di Floozie, posso nel mio piccolo consigliarti di non fare lo stesso errore del saggio Socrate, e di essere più oculato nella scelta degli interlocutori, lasciando a chi si culla nello spazio pubblico la gioia soggettiva di dire quello che gli pare sotto le insegne di quella democrazia che invece è sopruso verbale sistematico.
Così cerco di fare io.

Caro (N), come vedi dormivo durante le ore di chimica ma stavo sveglio in quelle di filosofia (non è vero, ndl).
Il tuo tentativo di riportare al buon senso la polemica più inutile della terra ti fa onore. Ma fossi in te lascerei perdere le visite a domicilio sui blog altrui, se non altro per non rischiare di avere una fastidiosa pariglia. Inoltre, si potrebbe andare incontro ad equivoci, perché su Floozie c’è in effetti la censura (il censore capo sono io, di fatto…) e il rispetto di norme non scritte ma facilmente intuibili. Se sugli altri blog non si fa così, poi gli ospiti si trovano male da noi.

Per (T), infine: prima di te ho dovuto sopportare l’imbarazzo (immagino che sia così) di vedere amici di diverse cerchie, invitati a partecipare al blog, che non trovano di meglio da fare che seminare polemiche e insulti. Tu stesso sei stato vittima di attacchi verbali, e pure (ap).
Purtroppo i buoni propositi non sempre vengono premiati, comunque sia finchè c’è la tua volontà di dare ospitalità ai tuoi amici, mai mi permetterò di interferire.

Scusate il post lungo e pizzosello rispetto a quello brillante di (T), ma la digestione della carbonare fa questo effetto...
PS: somiglione Sartre - Hans uomo-talpa.

(L)

giovedì 18 ottobre 2007

Speciale DDR


I due soggetti che vedete nella foto, sono stati a Berlino dal 12/10 al 16/10 , capitale (Haupstadt) della DDR. Già proprio di DDR si tratta, infatti i due in questione non hanno deliberatamente visitato la parte ovest della capitale tedesca, Kreuzberg esclusa, che è comunque sul confine, per mangiarsi il Kebab più buono del pianeta. Ci sarebbero tante cose da dire di questo bellissimo viaggio, vorrei partire dandovi dei piccoli consigli che potrebbero servirvi, se decideste poi di andarci:

1) Il biglietto settimanale della metro costa solo Eur. 25,00 a settimana, ma non pagatelo, i controlli sono praticamente inesistenti, in fondo porterete un po' di cara Italietta. Sempre per la metro, non mettete gli occhiali da sole come fareste a Milano per fare i draghi, vedrete tanta gente che ridacchia di voi e potrete leggergli in fronte "Ecco il solito italiano". Testato su me stesso.

2) Lumate le tipe, ce ne sono di belle per tutti i gusti...e soprattutto lumano una cifra. Avete presente da noi quando puntate le tipe e vi sentite un po' maniaci e loro van via dritte? Ecco, le donne berlinesi ti lumano allo stesso modo, sarete voi (uomini) a scappare da quanto sono fic*e. Per le signorine di questo blog posso dire solo che gli uomini italiani sono mille volte meglio dei berlinesi quindi il discorso per voi non vale. Su dai, a fare la pasta ragazze.

3) Non mangiate italiano in periferia, troverete dei ristoratori davvero particolari: i primi due gg vi prenderanno le ordinazioni e vi ringrazieranno in italiano. Scoprirete poi, che sono immigrati giargia oltre adriatico, che sono stati in Italia per un po' di tempo e hanno imparato a cucinare una carbonara, peccato che ci fosse il prosciutto cotto anzichè la pancetta affumicata. ahoo chivva imparatoo?

4) Fate assolutamente la foto affiancati dalle statue di Marx e Engels dalle parti di Alexander Platz. Il vostro prof. di filosofia sarà stra contento. Io non l'ho fatta filosofia, ma ho fatto contento il mio vecio.

5) Se andate in aereo, come è probabile, prendete l'Air Berlin, non cade (Zeong), compagnia testata da due campioni della cagarella da aereo come Lsd e me, soprattutto Lsd. Sempre per il viaggio, scrocca il passaggio Bs-Bg da Ingrid: davvero disponibile (anche alle 5 di mattina), non costa nulla e il furgon è davvero comodo. Il suo n. di cell è 34*8475***, i restanti numeri nel prossimo speciale.

La cosa più bella della città è sicuramente lo sciallo totale e in generale l'atmosfera, si percepisce nell'aria che non gira un sacco di grano, ma la gente sembra davvero contenta o meglio serena. I dati ufficiali parlano di una Berlino fancazzista, il 50% della popolazione vive o di sussidio di disoccupazione o di pensione. Il costo della vita è mostruosamente basso, direi un terzo almeno sotto il nostro. Stipendi simili ai nostri... Vi faccio un piccolo esempio: oggi 19/10 mi son magnato un kebab più becks in bottiglia da un luridone dalle parti dell' ospedale, totale € 5,50 (€ 3,50 kebab + € 2,00 birra). Stesso pasto e bevanda in Alexander Platz € 3,80 (€ 2,50 kebab strabuono + € 1,30 birra). Gli esempi sarebbero infiniti, ma lasciamo perdere, in Italia siamo ormai talmente abituati a farci i*culare dai commercianti che non ci fa nemmeno più male.
L'aria di socialismo reale, motivazione principale per cui siamo andati io e Lsd, si respira ancora, ovviamente dal punto di vista delle architetture. Chilometri e chilometri di palazzoni, tipo quelli dove vivo io a Bs, ma immaginateli alti il doppio, senza balconi, e con delle finestre quadrate di circa 80 cm x 80 cm. Per il resto è abbastanza globalizzata, nel senso che ci sono i centri commerciali e i soliti negozi che vanno anche da noi (Hm,Zara ecc..), però puoi andare anche da Colours e comprarti abiti vintage a € 14,00 al Kg. Diciamo che è globalizzata, ma più sostenibile; più sostenibile perchè forse i berlinesi (i tedeschi non lo so) sono meno fissati e boccaloni e non comprano e comprano come la maggior parte di noi. Pubblicità dei cellulari zero. Porsche? In cinque giorni a Berlino ne ho vista una, in 5 ore in piazzale Arnaldo ne vedo probabilmente 20-30. Le possibilità secondo me sono due: o il loro retaggio storico è ancora troppo forte, o siamo noi particolarmente consumisti. I locali è inutile descriverli, alcuni (in cui io e Lsd siamo ovviamente finiti) sono davvero assurdi, so solo che ci siamo stra divertiti e soprattutto ambientati in pochissimo tempo.
Senza generalizzare troppo, la gente secondo me è davvero divertente, sono rimasto colpito da come in un locale da dimensioni tipo pub, la persone ballano anche se il locale è praticamente vuoto. C'è voglia di divertirsi con poco (forse perchè prima non ci si divertiva un granchè), e le possibilità di aggancio e di amicizie nuove sono infinite. Al Berghain (club in una ex fabbrica della DDR a due passi dal muro), le persone in coda davanti a noi ci han chiesto se volevamo bere un po' della loro birra intanto che aspettavamo.
Chicca finale, siamo stati a Pankow (ahimè Apo e la Dani ci hanno anticipato), quartiere di periferia più mitico per essere stato citato dai CCCP, che per altro. Io e Lsd si torna e probabilmente sarà a breve, chi si vuole aggregare?. Posso sicuramente dire che è la capitale che mi è piaciuta di più tra quelle che ho visitato e da quello che ho capito dovrebbe essere stato lo stesso per Lsd, ma magari ve lo dice lui se ha voglia di scrivere un altro postarello.

P.s Mr.P il 15% della popolazione è omosessuale (stima di gay tv)...vieni?

(T)

mercoledì 17 ottobre 2007

Il Nostro Uomo A Berlino

La mappa dei contatti è vera, alè!
Ho appena notato, dopo una lunga e faticosa (soprattutto per le terga) giornata in furgone, che è apparso un puntino rosso (quindi DDR) a Berlino.
Le più grandi capitali d'Europa, nonchè le più rinomate megalopoli degli States guardano Floozie.
L'avevo detto io che saremmo diventati una colossale piattaforma mediatica...
Molto presto Sabato sera al Calini si riuniranno persone da tutto il mondo, e all'SPG un arcobaleno di idiomi sprigionerà la sua poetica potenza in orario aperitivo!

Ci vorrebbe anche una mappa più zoomata sulla provincia di Brescia per monitorare i miei spostamenti in zona col furgone di mare (cioè con la vela).
Mi attrezzerei con un wireless, oppure quattro frecce, doppia fila e internet point.
Già lo vedo: Berlino, New York, Parigi, Mandolossa, Castegnato, Ospitaletto, Cazzago, Rovato, Coccaglio... Continuo?
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(L)

martedì 16 ottobre 2007

Un Post Da Solo


Non che abbia molto da scrivere, ma vedere il blog in questo stato, fermo come una stalattite, mi fa abbastanza pena.
Ieri ho ricevuto due messaggi dai profughi politici in Germania (uno dei due mi ha confessato di essersi innamorato della Merkel a seguito delle foto in cui mostrava le sue grazie mature...) ed a giudicare dagli sms direi che se la sono spassata allegramente.
La cosa abbastanza originale è che le comunicazioni, scritte all'una e mezzo della notte berlinese, mi sono arrivate alle 11 del mattino. Mattino castegnatese/mandolossese, che mi ha visto inconsapevole protagonista di dinamiche professionali tra magnaccia e ragazze discinte (che non pagano le tasse quindi non hanno il senso del bello, nota per TPS).
Insomma è difficile trovare un posto per il furgone pubblicitario in quella zona. Lì si batte (si lavora, se preferite) già la mattina.
E l'Italia che va...
Ultima nota in chiusura: la nostra mappa dei contatti è abbastanza creativa, oppure registra le presenze con molto ritardo. Mi sa la prima che ho detto, però.
A meno che i nostri inviati in terra teutonica non si siano in realtà recati sulle due sponde opposte degli Stati Uniti.
Molto più fico, signora Merkel.
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(L)

venerdì 12 ottobre 2007

Sei Forte, (L)! (Fanta4 Int. League)


Ho avuto l'infelice idea di dare un'occhiata ai risultati dell'ultima settimana per lenire il senso di frustrazione dovuto al mio ultimo posto. Non so perchè, ma nutrivo uno strano ottimismo e credevo di aver recuperato qualcosa. I numeri sono implacabili.
Anche quest'anno ho scelto delle squadre di emme.
Ecco la nuova classifica, tra parentesi il rateo punti dell'ultima settimana.

(S) 128 (16)
(T) 108 (13)
(N) 106 (15)
(L) 94 (9)

Mi merito di restare in nero. Non sono nemmeno arrivato a cento...
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(L)

giovedì 11 ottobre 2007

Hate Parade

Secondo appuntamento con la classifica delle cinque cose che questa settimana hanno generato un piccolo ma rilevante moto di fastidio, astio e quant'altro nell'animo gentile di (L).

5. Dì qualcosa di (ultra)sinistra
Dopo il referendum indetto tra i lavoratori per il "protocollo Damiano", accettato con un plebiscitario 70/80% di consensi, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero (PRC) ha dichiarato che, se non sarà modificato, voterà certamente no.
Un politico che conosce il polso del paese, e soprattutto una grande lezione di democrazia (ad uso interno).

4. Musica, maestro
Nutro davvero un senso di profonda frustrazione quando i DJ radiofonici si comportano come se avessero bisogno di una scusa per mettere un classico, o semplicemente una bella canzone che non è uscita nelle ultime due settimane.
Forse nessuno ve lo ha spiegato, ma è il DJ che sceglie la musica.

3. Repetita stufant
Sempre in ambito radiofonico, credo che adesso quelli di Virgin Radio abbiano iniziato a raccogliere abbastanza pubblicità da potersi permettere qualche canzone in più da trasmettere. Qualità alta, quantità da circolo dopolavoro della ferrovia. Avrò ascoltato "Friday I'm Love" sette volte in sette giorni...

2. Linea di confine tra osceno ed erotico
"Le tasse sono bellissime." Pensandoci a lungo, ho dedotto che potrebbe essere una dichiarazione di orientamento sessuale.
Il "Garden of Eden" comunque vi aspetta Sabato da mezzanotte in poi per un incredibile spettacolo per soli adulti. Star della serata: Eva Henger e un Atr42 turboelica della Guardia di Finanza.

1. Le vacanze di Ottobre Rosso
Ci sono due loschi individui che domani partono per Berlino.
Siete uno schiaffo alla laboriosità di questo bolg ed all'intera comunità lavoratrice di floozie. Vi odio/odiamo.
Non è vero, era una scusa per dei saluti ufficiali. Fate buon viaggio e divertitevi. Niente birre mi raccomando, e quando tornate non dite al ministro che l'autostrada in Germania non si paga.
Per lui è come uno strip della Bindi.
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(L)

lunedì 8 ottobre 2007

Floozie reader's digest (3)

Questa settimana i siti d'informazione ci regalano delle vere chicche gossippare, oltre che numerosi articoli curiosi e (più o meno) interessanti.

Prodi preferisce Padoa Schioppa.

Hugh Grant è il nuovo idolo de "Il diario di Floozie".

Le divise calcistiche più belle della storia...

...e le automobili più brutte.

Occhio al piercing!

E, per finire, il meglio della settimana: ora il Floozie sa per chi tifare!

(N)

domenica 7 ottobre 2007

Your correspondent from New York



Hi guys! I'm Mr. Steve Maggioni, I'm writing from New Nork City. I happen "the floozie's diary" one month ago, and now, I'm a fan of it. For this reason, I would like to write in cooperation with you, a small article every week. I'll write you about what's happened in NYC, once to week. I think this is a good opportunity to learn english and it may to allow the internationalization of "Il diario di floozie". I hope that you appreciate this rubrica new. Right now!

New York City, Sunday, October 7

Here in New York it's 6,24 pm. In this moment I'm going to the 5th avenue to visit my girlfriend. She lives there. She's a model, she works for the famous agency "Casablanca Models". May be after, we'll go for happy hour to the Upper East Side with our friend Mike. Be careful! If you come in nyc for the first time, don't drink any beverage in the roads, you risk a strong fine. That's it for this week. See you soon.

P.s Accepted comments , but only in english language.

(Steve Maggioni)

venerdì 5 ottobre 2007

Hate Parade

Cari amici di Floozie, da giorni medito sulla possibilità di ritagliarmi uno spazio settimanale dove sfogare un pò di frustrazione e condividere tutte le piccolezze quotidiane che rendono la vita un pò meno facile. Oggi finalmente mi sono deciso, perchè mentre ero in macchina e pensavo ai fatti miei ho sentito una notizia alla radio che ha scatenato un attacco di bile anche in una persona mite e moderata come me.
Entrano nella classifica delle cose che odio di più situazioni estemporanee, classici della malsopportazione e tutto ciò che mi infastidisce (relativamente) abbastanza da meritarsi una citazione.
PS: spero di farne una rubrica settimanale, ma non prometto nulla.

Numero 5: Dida, il bugiardo con le gambe lunghe
Tutti sanno che i calciatori non brillano per intelligenza e per correttezza sportiva. Ora l'Associazione Italiana Calciatori (che esiste davvero, n.d.r.) può nominare un degno presidente. Errore decisivo e simulazione a dir poco goffa, sconfessata e stigmatizzata dagli stessi dirigenti del Milan. Eroe dei nostri tempi.

Numero 4: Tiggì, croce e supplizio
Tra cronaca nera narrata ben oltre il limite delle decenza, faziosità, finti scoop, buonismo e rubriche alimentari, è difficile restare calmi e indifferenti (mentre tutti intorno fanno colore).

Numero 3: La distanza di insicurezza
Vorrei comunicare a tutti gli automobilisti di Brescia e provincia, abituali frequentatori della Montichiari-Castenedolo-Brescia, che la distanza che metto tra la mia auto e quella che mi precede non è lo spazio per farmi sorpassare dagli idioti che scambiano la strada per una pista di esibizione. E' il margine per eventuali frenate brusche, deficienti.

Numero 2: L'orologiaio zelante
Venerdì scorso sono entrato dal primo orologiaio che mi è capitato a tiro per sostituire la batteria dell'orologio di (A). Entrato alle 10, sono uscito alle 10 e cinque con la promessa di avere una nuova batteria nel pomeriggio (dice che è un modello particolare).
Dopo una settimana, sto ancora aspettando. Quando mi incontrate per strada chiedetemi chi è, così sapete dove non andare.

Numero 1: Padoa Schioppa
«Mandiamo i «bamboccioni fuori di casa», con questa colorita espressione il ministro Padoa-Schioppa ha spiegato le misure "aiuta" 20-30enni previste in Finanziaria. «Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. È un'idea importante».
Sono certo che molti padri hanno un'altra idea su chi mandare fuori dai cog*ioni.
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(L)

martedì 2 ottobre 2007

I Like This Movie-Movie!


Ditemi: negli ultimi 15 anni qualcosa vi ha fatto ridere più dei Simpson?
Se la risposta è sì, allora mi sono perso qualcosa di altrettanto geniale, e voglio recuperare.
Se la risposta è no, andate al cinema a vedere un film che è, tutto sommato, all'altezza delle stagioni d'oro dei Simpson. Sicuramente piacevole, molto ben fatto (la cura del dettaglio e le spassose sequenze "periferiche" sono un marchio di fabbrica) e solidamente retto su una trama che lascia spazio a molte divagazioni e ad alcune scene corali stupende.
Come in molti episodi della serie tv, a rubare la scena è Homer (sapientemente coadiuvato da Bart) inizialmente protagonista in negativo e "miccia" narrativa, infine eroe acclamato dall'intera città.
La trama: il lago di Springfield ha raggiunto livelli di inquinamento preoccupanti (persino la zattera che ospita il concerto dei Green Day si è sciolta, mettendo fine alla rock band) e basterà un altro semplice gesto irresponsabile per provocare una crisi irreversibile.
Nel frattempo Homer stringe un soldalizio emotivo con un maiale incontrato al Krusty Burger, e se ne prende cura portandolo a casa. Provate a indovinare dove smaltirà il piccolo silos di rifiuti organici...
Così il governo isola la città di Springfield sotto una cupola di vetro dalla quale è impossibile fuggire, e l'intera comunità decide di fare giustizia sommaria e farla pagare ai Simpson.
Fortunatamente, Maggie trova una via di fuga per sè e la sua famiglia, e tutti e cinque riparano in Alaska.
Ma dalla loro fredda residenza i Simpson scoprono che il governo vuole distruggere Springfield e trasformare in attrattiva per turisti la voragine che ne risulterà. Tutti, tranne Homer (che non ha dimenticato la pubblica fustigazione) decidono di tornare indietro, ma sono presto catturati. Homer, in seguito ad una esperienza mistico/sciamanica, decide di tornare sul luogo del misfatto e salva l'intera città dalla catastrofe, ottenendo di nuovo il rispetto della sua famiglia e della comunità.
La cosa migliore: non ci sono passaggi a vuoto; da Lenny e Carl a Cletus (il bifolco allocco), tutti dicono qualche battuta riuscita e contribuiscono a rendere esplicito il genio ironico di Matt Groening. Anche il messaggio ecologista di fondo riesce a passare senza appesantire il film (si può essere impegnati e ridere di gusto, ma alcuni non lo sanno).
La cosa peggiore: molte sequenze sono rivisitazioni (riuscite) di cosa già fatte vedere. Certo, è dura pescare ancora nell'originalità dopo tutti questi anni, e forse è meglio andare sul sicuro dal momento che non ci vanno solo i fissati al cinema. Però la fuga, lo sciamano, la crisi affettiva tra Homer e Bart con Flanders in mezzo non sono proprio il top della novità.
Chicche: il doppiaggio, specie quello "sopra le righe" di Lisa
, è ancora più curato. La scena di Bart in skate completamente nudo e di "Spider Pork" sono destinate a diventare classici. Poi Homer che trinca birre da "Eski Moe's", le citazioni e le parodie, e la prima parola di Maggie...
Consigliato? Sì, decisamente. Andate a gratificare (con i soldi del biglietto) il genio di uno che è giustamente diventato ricco sfondato grazie al frutto della sua creatività. E che in più ci ha fatto ridere in tutti questi anni.
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(L)

lunedì 1 ottobre 2007

Fanta4, Primo Aggiornamento

L

juventus ... 13
cesena... 4
west ham... 10 (-1)
az ... 7
benfica... 10
bayer leverkusen... 14
monaco... 13
barcellona... 14

Totale ... 85


N

inter... 14
bologna... 12
reading ... 7
feyenoord... 15
boavista... 4
stoccarda... 10
psg... 11
real madrid... 16

Totale ... 89


T

napoli... 10
pisa... 15
liverpool... 15 (-1)
ajax... 16
sporting lisbona... 11
hertha berlino... 12
tolosa... 11 (-1)
atletico bilbao... 5

Totale... 95


S

milan... 7
brescia... 19
manchester city... 16
psv ... 14
porto... 18
werder brema... 14
bordeaux... 18
siviglia... 6 (-1)

Totale ... 112

(L)

Floozie reader's digest (2)



Una lista di cinque articoli curiosi apparsi sui quotidiani on line. Per iniziare la settimana col sorriso.

Luca Toni all’Oktober Fest.

Zucchero non volle cantare nei Queen.

Al liceo in pigiama.

Un artista “penoso”.

Il segreto per avere più figli.
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