lunedì 31 dicembre 2007

L'amore al tempo delle pere (breve racconto ortofrutticolo)



Ezio beveva. Era il più grande bevitore che io e gli altri avessimo mai conosciuto, e aveva solo ventun’anni. Beveva birrini, bricchi di tavernello, negroni, beveva davvero di tutto, tranne lo champa. Non aveva abbastanza grana per lo champa. Ezio faceva l’operaio in una fabbrica d’armi nel cuore produttivo della Val Trompia, prima faceva l’imbianchino in proprio, ma gli era venuta una malattia alle pelle delle mani causata dai solventi delle pitture. Alla fabbrica d’armi, Ezio si trovava bene, aveva conosciuto un sacco di ragazzi e con loro si sparava delle birre colossali durante la pausa pranzo tra una discussione e l’altra di fiche, minigonne per le auto, marmitte e calcio. Tutto procedeva tranquillo nella vita di Ezio, almeno così dava a vedere, finchè un giorno Nando non lesse sul “Giornale di Sciabbre” che era agli arresti domiciliari, perché trovato in possesso di un panino di 300g di Hashis, fortuna che era incensurato. Ezio in realtà non fumava canne, e non voleva nemmeno diventare miliardario, cercava solo di arrotondare per potersi permettere ogni tanto qualche puttana e qualche cena. Il vizio delle troie, l’aveva preso dal suo vecchio, che non era altro che Ezio da grande; unica differenza, che Ezio Jr. rispetto al vecchio preferiva i travoni. Amava le chiappe sode dei travoni sopra ogni cosa, una sorta di Tinto Brass amante dei travoni. Spesso per prenderlo in giro gli dicevamo che secondo noi era un po’ finocchio, perché secondo me e i miei amici, amanti tutti della fessa original, un transessuale è comunque un uomo (per lo meno in origine); allora lui cercava di spiegarti che un travo non era un uomo, ma una sorta di musa venuta da lontano e che i pompini erano quelli di un uomo, che le tette erano quelle di donna che il culo erano di tutti e due e che il cazzo qualcuno se l’era fatto pure togliere, probabilmente a Barcellona o a Londra. Insomma secondo lui provare per credere. Si era talmente preso bene da sta storia dei travoni che ultimamente, quando si usciva tutti insieme e se ne parlava usciva fuori con storie assurde, ma in cui credeva fermamente.
“Il mio povero Nivaldo la settimana prossima viene operato al cazzo a Londra, quasi quasi prendo un Ryanair vado su in ospedale a fargli un po’ di coccole”
“Ma sei sballato…vecchio risparmia i soldi del volo e fatti una troia piuttosto” dice sarcastico il compagno di sbronze Nando
“Guarda che io Nivaldo siamo innamorati davvero, ci vogliamo talmente tanto bene, che ormai me lo faccio senza preservativo” era inutile continuare il discorso e si faceva un cin all’amore di Ezio e Nivaldo.
Sta di fatto, che ora, con gli arresti domiciliari, era un gran casino. Ezio stava per perdere il lavoro, come mantenersi? Decise allora di fare massaggi a domicilio, chiamò il commercialista e si fece aprire partita iva, chiese al suo amico avvocato di provincia ed ebbe il suo benestare. Detto fatto. Inutile entrare nello specifico dei massaggi, potremmo scadere in volgarità inutili, quello che si sa è che i suo primi cinquemila euro (tutti fatturati perchè la sua morale di sinistra glielo imponeva) li dovette spendere da un chirurgo plastico per farsi i seni, poiché i clienti iniziavano a diventare esigenti. Il problema è che quando Nivaldo tornò da Londra, rimase sconvolto, immaginate voi, uno che dopo essersi fatto fare le zucche e la passera per il suo Eziuccio, si trova l’amato anch’egli con le tette. Insomma, per quanto fossero awanti anni luce rispetto alla Brescia bigotta in cui vivevano, a Nivaldo la soluzione coppia travolesboexeterosenzauomodoppietette non piaceva affatto. Durante una cenetta al lume di candela, Nivaldo si infuria un casino e minaccia, anche se a malincuore di lasciare il suo amore.
“Ezio sei un gran bastardo! Avrei fatto di tutto per te, mi stavo anche facendo fare la topa, avevo anche pensato ad un clitoride ultrasensibile per te.”
“Ma dai amore non fare così, ero a casa senza un soldo e dove trovare un modo per campare..ti prego non lasciarmi” Eziuccio implorava come un cane bastonato con le lacrime agli occhi.
Una volta a casa, prima di andare a letto, decisero di bersi un goccio di Jack senza acqua in parte; Nivaldo mise nel bicchiere del suo amato quindici sedici gocce di Roipnol – il Roipnol fa un casino se mescolato all’alcol – in dieci minuti Ezio volò nel mondo dei sogni. Il suo bel travone, tirò fuori bisturi vari e incise le tette di Ezio, ne tirò fuori i siliconi gelatinosi, gli abbassò le mutande e fece un sospiro di felicità quando vide che l'asportazione del pene non era ancora avvenuta. Con grande delicatezza, cucì le incisioni, e il bel Ezio era tornato un uomo prestante senza pere. La mattina seguente Ezio si svegliò e si rese conto di non avere più le pere, commosso di felicità per la dimostrazione d’amore da parte del suo travone, lo svegliò e fecero l’amore tutta la mattina con la luce del sole che filtrava dalle ante. Le vie dell'amore sono infinite.
(T)

venerdì 28 dicembre 2007

New Year's Day in New York



Hi guys! how pass it to you in that bad brescia place? Here in New york everything is fantastic, obviously ,if you are a quite rich type me. At Christmas, my father has given me a Porsc*e 911 Carrera, and a cheque of 100000 dollars to spending how I like. The New Year's Day I will do myself a beautiful turn with my private jet which has given me my father last year, I pass on your party by poor mans', I throw a little shit down, park to mahnattan and go to sleep. Sorry, but maybe I am a little drunk this evening. Beyond this, I can tell you that winter New york is wonderful, this year has not snowed, on the contrary there is a really meek climate. And you how pass it to you, you have received the Christmas gifts? Do you need a loan?Now, I go to take mine beautiful girl to her home, otherwise her beginning gets angry begin it of the year badly. See you soon then, meantime good 2009... I am too much ahead!
(Steve Maggioni)

martedì 25 dicembre 2007

Buon natale.


giovedì 20 dicembre 2007

Rejoice - Il Mio Libro Con Gli U2 (spudorata autorecensione)


"Rejoice - La mia vita con gli U2" è un romanzo di Luciano Londino.
Disponibile in download gratuito su www.lulu.com in pdf.
In formato stampa A5 e rilegatura termica a €9.99 escluse spese di spedizione.

Può una rock band influenzare e determinare decisioni importanti, occupare tutte le sfumature di colore del quotidiano fino a diventare lessico emotivo e familiare?
Può un concerto degli U2 essere il crocevia di una vita serena e disordinata, ironica e romantica come quella di Lu, ventisei anni, aspirante pubblicitario e dee jay a tempo perso?
E la passione per la musica, arriva a dare le risposte che non si trovano al mattino in ufficio, e la sera sul divano, e la notte nelle lenzuola?
Questa storia è un ritratto, e una confessione.
Il ritratto di una vita possibile, e di un ragazzo normale. Lu ha una famiglia affettuosa, una sorella che è la sua confidente e il suo riparo dalle insidie del diventare grandi, un amore da dimenticare e un album nuovo degli U2 tra le mani. Il duemilaquattro sta finendo, e in una Brescia fredda e solare, Lu è già proiettato all’anno che verrà. Nuove sfide professionali?
Forse.
Nuovi amori da piazzare al riparo dal freddo?
Meglio per lui, direi.
Soprattutto, il nuovo tour della sua band in Italia, come sempre ogni quattro anni. Come un’olimpiade contemporanea, è il territorio della gloria e della polvere, dei resoconti e del conteggio degli anni che passano. Il primo con­certo da adolescente accompagnato e accudito, il secondo da liceale vissuto, il terzo da universitario saccente e consapevole. Ogni volta attorniato dalla solita
crew di parenti stretti e amici, una vera squadra che cambia di poco negli anni, e mai nell’essenza.
Sarà così anche per l’appuntamento dell’estate del duemilacinque a San Siro?
Nel mondo di Lu, questa è la madre di tutte le domande. Perché tutto muta troppo in fretta, ed è sempre maledettamente difficile ancorarsi a qualcosa di saldo. C’è bisogno di qualche certezza nella vita, e quella di Lu si chiama U2, ha il suono festoso di uno stadio pieno d’amore e le sembianze di una diapositiva dove gli attori crescono, ma la musica – la musica dell’anima - resta sempre uguale.
Timore che il tempo cancelli dall’iride la materia dei sogni, questa è la con­fessione.
Lu è un fan, ma non è un
fanatico. La sua passione è carica di ironia tanto quanto scevra dall’isteria. Non crede che un quartetto di signori di mezza età sia in possesso dell’eccellenza musicale, o addirittura etica.
Crede nella musica, questo sì. Nella sua forza redentrice, qualcosa di pode­roso e sottile che permea la coscienza emotiva e la sfera degli ideali.
Avrebbe potuto semplicemente andare in modo diverso, in fondo. Lu, un ragazzino che legge libri sul divano, colto alla sprovvista dal giradischi caricato a pallettoni di rock dai suoi fratelli maggiori, anno 1987. Un colpo dritto al cuore, la scoperta della musica – l’orecchio che porta ossigeno allo spirito. Poteva andare in cento altre maniere, ma quella raffica era una canzone,
Rejoice. Per caso, per destino – per affinità elettiva, altrimenti come spiegare i brividi? – Lu ha avuto in dono gli U2 per iniziare a girare la pellicola onirica dei suoi ideali, per riprenderla ogni volta dall’ultimo fotogramma.
Per riscoprirsi ancora innocente ed entusiasta come quel ragazzino esile illuminato da
una fulminea intro di Edge, una ritmica incessante e un cantante acerbo che con tutto se stesso, con ansia, con animo feroce cercava di chiedergli cosa avrebbe dovuto fare, cosa mai avrebbe dovuto dire. Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare il mondo in me.
Se gioisco.

PS: Tutti coloro che riconoscono se stessi in qualche personaggio o sequenza narrativa, si sbagliano. Ho usato molti nomi di gente che conosco solo per scarsa fantasia. Le figure di questo romanzo sono tutte totalmente inventate.
Ho un solo ringraziamento da fare: grazie ad (A).
Senza il suo supporto questo libro sarebbe rimasto incompiuto.

(L)

martedì 18 dicembre 2007

Live set


Les Musici


Caffè Letterario
(vicino p.zza Loggia) Brescia
Mercoledì 19 dicembre, ore 21.00


Per saperne di più
http://www.myspace.com/lesmusici


lunedì 17 dicembre 2007

Le so tutte! (24)







Le so tutte!
24° puntata

Classifica:
1) fondazione tl: 7 punti
2) cordons: 6 punti
3) lsd: 5 punti
3) l'apo e ladani: 5 punti
(N)

giovedì 13 dicembre 2007

Spot.



(N)

mercoledì 12 dicembre 2007

Natale In Casa CupiElle


"Lucariè, te piace o' presepio?"
Questa frase, come altre del teatro di Eduardo, fa parte del bagaglio natalizio di casa mia. In realtà la sentivo più spesso in passato, quando ero un pupo timido e il freddo di Dicembre significava solo tre giorni di tramontana che ti vietavano di passeggiare sul lungomare Gramsci.
All'epoca il presepe era appannaggio di mio padre, e quando sentivo quella frase, e il presepe lo vedevo finito, sapevo che il Natale era arrivato davvero.
Altri tempi, quelli dei ruoli familiari stabiliti e dei pastori fissi, che ritrovavi ogni anno; tempi in cui a Natale la citata commedia di Eduardo la passavano sempre su RaiUno il giorno dopo "Una poltrona per due".
Però, come dimostra l'eterno Eddie Murphy, le tradizioni natalizie sono dure a cambiare. A casa mia ci sono sempre alcune situazioni che fermano il tempo, e ti danno la consapevolezza che per fortuna non tutto cambia. Infatti ogni anno a casa mia...

... Si gioca a carte. Sette e mezzo e stuppa (forse in italiano si dice stoppa: è un gioco in cui devi fare 55 con tre carte. Ma non ho mai conosciuto qualcuno che sapesse le regole di questo gioco all'infuori dei calabresi). Si gioca pure a monacheddru (monachello): il due di spade vince il banco.

... Qualche serie di lucine smette di funzionare per motivi che sfuggono alla scienza.

... Il 24 di sera è più sentito del 25 a pranzo. Ma non per questo ci tiriamo indietro, anzi. Diciamo che la vigilia è più coreografica, per via dei regali e dei bambini. Da mia sorella grande a suo figlio, passando da me, un pupo che va fuori di testa per l'attesa spasmodica c'è sempre stato.

... Il 26 si fanno i tortelli in brodo di cappone. Sempre. Dogma culinario.

... Mio fratello scarta le uvette e i canditi dal panettone. Finisce di mangiarlo a San silvestro.

... Ci sono talmente tanti addobbi natalizi e lucine e babbi da fare invidia ai centri commerciali di Manhattan, perchè mia mamma ci tiene.

... Io mi lamento del fatto che la casa si è trasformata in una pista d'atterraggio psichedelica.

... Siamo, in effetti, tutti più buoni. Persino io. Lo so che sembra retorico, ma è proprio così. Quando li vedo tutti riuniti a fare casino, mi rendo conto che ho avuto tanto, quindi cerco di restituire qualcosa. Però non spartisco la mia porzione di tortelli con nessuno, fosse pure Babbo Natale in carne e ossa e giubbotto di renna.
Si sa com'è, il progresso. Le tradizioni cambiano...

(L)

lunedì 10 dicembre 2007

Fanta4 Int. League

Giusto per ammazzare il tempo durante il pizzoso decorso dello stato influenzale, ho scoperto che in queste ultime settimane la palma di "schiappa del fanta4" va a (T), che ormai tengo nel mirino a soli tre punti di distanza.
(S) invece viaggia saldamente al comando, mentre a (N) dico: l'Inter farà un altro scudetto record, e il Bologna una promozione con 7-8 turni d'anticipo.
Sono molto sportivo.


L

juventus 29
cesena 11
west ham 22 (-1)
az 21
benfica 25
bayer lev. 30
monaco 22
barcellona 31

Totale 191

N

inter 37
bologna 36
reading 17
feyenoord 29
boavista 9
stoccarda 25
psg 19
real madrid 35

Totale 207


T

napoli 21
pisa 34
liverpool 30 (-1)
ajax 31
sporting lisbona 20
hertha berlino 20
tolosa
21
atletico bilbao 17

Totale 194


S

milan 18 (-2)
brescia 30
manchester city 30
psv 30
porto 32
werder brema 33
bordeaux 29
siviglia 19

Totale 221

-
(L)

domenica 9 dicembre 2007

Il Servizio Sanitario Immaginario


Mercoledì 5 Dicembre, (A) è influenzata, anzi ha un febbrone pazzesco che dura tutto il giorno. Esco dal lavoro e chiamiamo la guardia medica, perchè sono le otto passate e perchè il medico di (A) è distante più di mille chilometri. A meno di tele-trasportarsi come Goku, direi che non abbiamo scelta.
La prima novità che scopro è che, contrariamente a quanto mi dicono tutti (compresa l'agenzia di lavoro temporaneo per cui lavoriamo entrambi) la guardia medica non fa visite a domicilio, o meglio non le vogliono fare. Quindi accompagno (A) fino in via Duca degli Abruzzi, e aspettiamo l'arrivo del medico.
Dopo la visita, scopro che il medico le ha dato due giorni. Considerando che Venerdì è il suo giorno libero (e il dottore lo sa), le ha dato un giorno di riposo.
Ho accompagnato (A) in macchina in una sera gelida, e lei scotta come un termosifone quando il medico la visita. Bene.
La terza perla invece brilla la mattina dopo quando, approfittando del mio giorno libero, vado in agenzia a lasciare il certificato per conto di (A). Il medico lo ha rilasciato sulla carta delle ricette, e non in duplice copia, quindi non c'è la copia per la previdenza sociale.
Insomma non va bene. (A) rischia di non vedersi riconosciuti i giorni di malattia, con una decurtazione in busta paga. Colti da ira funesta, sentiamo l'ASL, minacciando denuncia alle autorità competenti. Mentre (A) parla con l'ASL, io aspetto per strada il suo OK per filare dritto dai Carabinieri e denunciare tutti, a raffica.
Quelli dell'ASL passano la magagna alla medicina legale, che ci dice che quel pezzetto di carta va bene. Emergenza rientrata, ma se scopro a Gennaio che questi giorni mancano in busta paga, voglio andare fino in fondo.
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La morale della storia è facilmente intuibile. In un'altra situazione, (A) non sarebbe neppure andata alla guardia medica (con l'autobus? alle nove di sera? con la febbre alta?)
Avrebbe perso i giorni, ma ancora peggio non avrebbe avuto nessun riscontro medico (tra l'altro il dottore non le ha prescritto NULLA).
Insomma per i lavoratori che si stabiliscono in un'altra città (e per tutti i turisti, immagino) il servizio sanitario è solo a pagamento. Infatti avrei potuto portare la mia ragazza dal mio medico, che l'avrebbe visitata, dietro esborso. O al pronto soccorso, idem.
Questo paese fa schifo, certo non lo scopro ora. Ma tutte le volte non finisci mai di stupirti.

NB: tra l'altro ora sono ammalato io, quindi domani vado dal medico. Spero un medico vero.
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(L)

sabato 8 dicembre 2007

Floozie che mette i video di sabato



Sonic youth - 100%

(T)

lunedì 3 dicembre 2007

Il vernacoliere


Spronato da (L) ed incoraggiato dai fedelissimi del Floozie, scrivo un breve post prima di dedicarmi al mio sport preferito (ovvero: soccare).

Ho letto che quest'anno ricorre il venticinquesimo anno dalla fondazione del mensile satirico livornese "Il vernacoliere". Ammetto di saperne ben poco (devo averlo letto forse una volta in vita mia); tuttavia credo che il suo umorismo non proprio sottile possa meritare un breve momento celebrativo sul nostro decadente blog. Sfogliando le più famose prime pagine del vernacoliere, raccolte per celebrare la ricorrenza dei 25 anni, ne ho scelta una, risalente agli anni '80, poco dopo la catastrofe di Chernobyl.

(N)

domenica 2 dicembre 2007

Save The Floozie


Praticamente, se qualcuno vedesse da fuori l'andamento del blog direbbe che siamo alla canna del gas. Ultimo post datato cinque giorni, ultimo commento tre giorni fa (a proposito: se tutti, compresa la redazione, fossero come L'apo, probabilmente ora saremmo quotati in borsa; e se cambiassimo la testata con un più riconoscente "Le Memorie Dell'Apo"?).
Che si fa in questi casi? Ci sono diverse ipotesi, tutte da vagliare.

Il metodo all'italiana.
Andiamo avanti come niente fosse, fregandocene e sperando che qualche legge ad hoc di qualche potentato locale risolva il problema al posto nostro, regalandoci finanziamenti a fondo perduto (fondi culturali, quelli che in Italia vanno pure ai cazzari di quartiere) che noi ci intaschiamo anzichè utilizzarli per la creatività del blog.

La chiusura con stile.
Floozie tra poco compie un anno (5 Gennaio), potremmo calare il sipario con classe, come i nuovi fumetti moderni che escono già con i numeri contati perchè sanno che la vita editoriale è breve.

La campagna di sensibilizzazione.
Si chiama l'appello dei fedelissimi, dei simpatizzanti e di tutti quelli che sanno di questo blog e con un piccolo sforzo di tutti si rimette in moto un blog che fino a qualche tempo fa era abbastanza spassoso. Facciamo pure il televoto e la raccolta delle donazioni, e con il ricavato andiamo da Mare a farci una serata col vino buono, altro che pizza e birra.

Metodo Padoa Schioppa.
Tassa per vedere Floozie.

PS: io lascio un commento per riprendere la lunga marcia del blog più cazzaro della rete.
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(L)