domenica 30 settembre 2007

Floozie che mette i video di domenica



Beautiful ones - Suede

(T)

sabato 29 settembre 2007

Ogni sabato sera: la musica di Molloy / the Latecomers djset


(Floozie consiglia)

mercoledì 26 settembre 2007

We Are The World (We Are The Floozie)

Sono appena giunti in redazione i nuovi dati ufficiali riguardanti i contatti di Floozie nel mondo.
Di conseguenza nel prossimo c.d.a. verranno discussi i seguenti punti:
1. Celebrare il successo inarrestabile di Floozie nell'isola di Ceylon (o Sri Lanka se preferite)
2. Inviare al pioniere dei ghiacci che ci guarda da lassù a destra una foto della redazione autografata più una copia di "Big Ass" firmata da Brigitta Bulgari.
3. Intensificare le strategie di visibilità nell'area sahariana e nella Cina occidentale.
4. Verificare se sono i protagonisti di "Lost" o i rottami umani de "L'isola dei famosi" a guardarci dalle misteriose latitudini dell'Oceano Indiano.

Post scriptum per il nostro contatto a Cuba: le farfalle escono dal bosco quando l'alfiere corteggia la regina.
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(L)

Book review: I Am not Here (and you have not seen to me) ovvero il post precedente tradotto automaticamente da Google

When you do not know if a film you is piaciuto, it means that you it is not piaciuto. Or that six enough presuntuoso one to believe that if had listened to you it would have been a better film. Or even than you do not understand any enough of cinema in order to appreciate a film to which something lacks the typical film. That is the weft, or better (for being a P2o more pedants): the novellistic structure. Todd Haynes has signed one strange film. Onirica, fragmentary, simbolista. Perhaps of simbolismo a dozzinale P2o. And of usual this attitude (this rests) does not appeal to to me, because if you do not know the history of Dylan you have thrown the moneies of the ticket. From the vision of the film in fact you cannot cavare a spider from the hole, if it does not enter already prepared.Other hurting points: fundamentalally it is an apologetic and enough partial film, on the depositor of the man Dylan. One that it has made of the aversion and the complex of superiority (voted the sbeffeggio more obvious: to badly sing to beautiful mail) a daily mask, cannot be described in all its rudezza and be justified in how much “target of the average”. Too much comfortable. Last note acida: but because they have not made a film on Dylan, with the history, the report and all the poetry that a life as its brings naturally? A film with Dylan, inasmuch as probably its is also he (at least placet) behind this plan?
A photography that is a pleasure.
A film from the stratospheric sonorous column. With the songs it originates them, with the equally beautiful adaptations, notes bound together to the images in skillful way.
An unusual idea of bottom: seven are made existential. Seven various personages for seven sfaccettature of the same man.
Ritratto most successful, that one of Jude Quinn, that is the larger Dylan: that one in black and white of years Sixty, mainly inspired. And, master stroke, interpreted from an incredible Cate Blanchett (watched as removes itself glances at they them, seems Bob indeed).
Sure, if the succeeded part more of the film is the faithful reproposition of the Don't film-documentary look back (that one of Dylan in England in 1965) perhaps the not satisfied originality.
The thing that I have appreciated more: the confession that a bad journalist reveals to an arrogating Jude Quinn: I do not know if it indeed does not preoccupy itself of nothing or if she is strained to make to believe this to people.
This was the road in order to try Dylan, instead is only points out.
Sin.
(Google translate)

domenica 23 settembre 2007

Recensione: Io Non Sono Qui (e voi non mi avete visto)

Quando non sai se un film ti è piaciuto, significa che non ti è piaciuto.
Oppure che sei abbastanza presuntuoso da credere che se avessero ascoltato te sarebbe stato un film migliore.
O magari che non ne capisci abbastanza di cinema per apprezzare un film a cui manca qualcosa del film tipico. Cioè la trama, o meglio (per essere un pò più pedanti): la struttura narrativa.
Todd Haynes ha firmato una pellicola strana. Onirica, frammentaria, simbolista. Forse di simbolismo un pò dozzinale. E di solito quest'atteggiamento (questa posa) non mi piace, perchè se non conosci la storia di Dylan hai buttato i soldi del biglietto.
Dalla visione del film infatti non puoi cavare un ragno dal buco, se non entri già preparato.
Altri punti dolenti: fondamentalmente è un film apologetico e abbastanza parziale, sul versante dell'uomo Dylan. Uno che ha fatto dell'antipatia e del complesso di superiorità (votato allo sbeffeggio più evidente: cantare male a bella posta) una maschera quotidiana, non può essere descritto in tutta la sua rudezza e giustificato in quanto "bersaglio dei media". Troppo comodo.
Ultima nota acida: ma perchè non hanno fatto un film su Dylan, con la storia, la cronaca e tutta la poesia che una vita come la sua apporta naturalmente? Un film con Dylan, visto che probabilmente c'è anche lui (quanto meno il suo placet) dietro questo progetto?

Una fotografia che è un piacere.
Un film dalla colonna sonora stratosferica. Con le canzoni originali, con gli adattamenti altrettanto belli, note abbinate alle immagini in modo magistrale.
Un'idea di fondo insolita: sette fasi esistenziali. Sette personaggi diversi per sette sfaccettature dello stesso uomo.
Un ritratto riuscitissimo, quello di Jude Quinn, ovvero il Dylan più grande: quello in bianco e nero degli anni Sessanta, maggiormente ispirato. E, colpo da maestro, interpretato da una incredibile Cate Blanchett (guardate come si toglie gli occhiali, sembra davvero Bob).
Certo, se la parte più riuscita del film è la riproposizione fedele del film-documentario Don't look back (quello di Dylan in Inghilterra nel 1965) forse l'originalità non paga.

La cosa che ho apprezzato di più: la confessione che un giornalista cattivo rivela ad un arrogante Jude Quinn: non so se lei davvero non si preoccupa di niente o se si sforza di far credere questo alla gente.
Questa era la strada per cercare Dylan, invece è solo un accenno. Peccato.
-
(L)

EuroFloozie Sport



Mare è tornato per le tipiche vacanze irlandesi di fine settembre, e ci ha fatto venire voglia d'Irlanda. Vi mostriamo la sintesi di una tra le partite di calcio gaelico (una sorta di pallamanovolorugbycalcio) più belle di sempre; si affrontano il Dublin e il Kerry in un'importante semifinale giocata nel '77, un po' come la mitica Italia - Germania del '70. Chissà se c'era anche Worst?

(T)

sabato 22 settembre 2007

Curiosità.


Ho selezionato alcuni articoli tratti dai principali siti d'informazione, con l'intento di pubblicare una rubrica periodica, addirittura settimanale. Il progetto è ad oggi accantonato, ma ci riproverò. La rubrica avrebbe dovuto intitolarsi "Floozie reader's digest", come il periodico che riporta materiale mutuato da altre riviste. Ad ogni modo, vi posto le segnalazioni che avevo "messo da parte". Leggete quelle che vi ispirano di più, che ce n'é per tutti i palati.

Le rockstar più brutte di tutti i tempi.

Uno sguardo indiscreto in casa Castro.

Cosa non fare a New York.

Le popstar muoiono prima?

Le mutande deturpano il decoro.

Peyote in via d'estinzione.

Mi chiamo Previti e gioco in porta.

Pamela Anderson giocatrice d'azzardo e Madonna giocatrice.

Ed infine, il meglio del meglio, ovvero l'articolo che ha ispirato questa rubrica:

Mastella e Severino Cicerchia: anche i ministri hanno i propri "disturbatori" telematici.

Buona lettura!

(N)

giovedì 20 settembre 2007

Non ho mica fatto ingegneria


18-09-2007 ore 21.00 circa, (V)itto chiama l'amico (T) e gli chiede se può prestargli una ruota di scorta poichè ha bucato la macchina (notare che V ha una Opel Astra e T una Renault Twingo). L'auto è parcheggiata in via xx settembre di fronte alla banca Unipol, su strisce a pagamento. T gli dice che non c'è problema e che se per V fosse andato bene si sarebbero visti il giorno dopo e avrebbero montato la ruota.

19-09-2007 V non si fa sentire, T esce dal lavoro, passa davanti all'auto e trova non una, ma due multe da €36,00 sul parabrezza. Chiama V per dargli la novella, V bestemmia. T ribadisce la sua disponibilità e che da piccolo avrebbe voluto fare il meccanico, ma V non si fa più sentire.

Stasera dalle 20.45 alle 23.15
V si rende conto che forse sarebbe il caso di portar via la macchina e sente T, che ha appena ritrovato il cell perso al parco sotto casa ritrovato da due extra. T finito di mangiare la pizza con G, vola a casa di V e con lui va al parcheggio dove V ha lasciato l'auto con l'idea che tirarla su con il crick sia una cosa semplicissima. Come prima cosa trovano la terza multa (valore auto € 200.00, totale multe € 108,00), poi provano a tirar su la macchina. Va su, T e V tolgono la ruota buca, ma ad un certo punto la macchina cade (senza aver montato la ruota di scorta). Volano un'infinità di paglie e soprattutto passano due ore, ma la storia è sempre la stessa, tirano su l'auto con il crick, ma ad un certo punto cade sempre (tipo 30-40 tentativi). Che si fa? Passa una volante della Polizia stradale che T ferma. Il tutore della legge più serio ci dice che è strano che la macchina non resti sospesa con il crick inserito, e che il problema principale potrebbe essere non aver tirato il freno a mano. V, con aria saccente gli dice che il freno a mano è stato tirato, ma per scrupolo, il tutore serio accende la torcia e vede che il freno a mano non è tirato. Un secondo dopo averlo inserito la macchina resta ben fissa. Partono grasse risate e a questo punto compare il tutore della legge simpa che tira fuori il battutone: "Se fermavate due carabinieri eravate ancora quì fino a sta notte". Lo guardiamo entrambi sorridendo e aggiunge: "Non siete iscritti a ingegneria vero?". Insomma, se buchi hai tre possibilità: mettere il freno a mano e sollevare l'auto con il crick, frequentare ingegneria, fermare una volante, ma non di carabinieri.
(T)

mercoledì 19 settembre 2007

Anteprima: Io Non Sono Qui (e se c'ero ero al cinema)


Sapete cosa fa un cazzaro professionista?
Va al cinema Martedì alle sei a vedere un film serio, come ho fatto io con (A) ieri.
Non sarò così bugiardo da dirvi che ci sono andato appositamente per poi scrivere una recensione su Floozie, però diciamo che già mentre guardavo il film pensavo a cosa avrei scritto poi sul blog.
Invece niente, non posso ancora commentare questo film.
Infatti oggi ho chiamato (N) un pò così, pour parler, mentre stavo sul furgone e avevo finito di leggere il Corriere (dello sport, ovviamente). E lui mi ha detto che il film deve ancora andare a vederlo, quindi di non spifferare impressioni e commenti.
Potreste farlo voi?
Dai, che sto a scherzà.
L'unica cosa che non sono riuscito a tacere è stato un piccolo accenno alla colonna sonora del film, che (per chi non lo sapesse) è ispirato alla vita del Grande Antipatico Geniale Misantropo Monumento Vivente della Musica: Bob Dylan.
Uno che la musa ispiratrice gli faceva pure la piattella a casa, tanto lo amava (almeno fino al 1975, mia umile opinione).
Insomma, prossimamente scrivo due righe su questo film, consigliato a tutti coloro che hanno dimestichezza con Dylan e con film non proprio lineari e...
Ok, basta. Altrimenti non mantengo la promessa.

PS: mi piacerebbe organizzare una spedizione cinefila (quindi con i cani, ah ah) per vedere i Simpson. Mi piacerebbe, ma so già che non riusciremo mai ad organizzarci. Troppo floozie...
-
(L)

sabato 15 settembre 2007

Floozie che mette i videoclips di sabato

Queen - Fat bottomed girls

oooh you gonna take me home tonight
oooh, down beside that red firelight
oooh you gonna let it all hang out
Fat bottomed girls, You make the rockin' world go round.


Hey I was just a skinny lad
Never knew no good from bad,
But I knew love before I left my nursery,
Left alone with big fat Fanny,
She was such a naughty nanny!
Hey big woman you made a bad boy out of me!


Hey, hey! I've been singing with my band
Across the wire, across the land,
I seen ev'ry blue eyed FLOOZIE on the way, hey
But their beauty and their style
Wear kind of smooth after a while.
Take me to them lardy ladies every time!


(C'mon) Oh won't you take me home tonight?
Oh down beside your red firelight,
Oh and you give it all you got
Fat bottomed girls you make the rockin' world go round
Fat bottomed girls you make the rockin' world go round


Hey listen here, Now I got mortgages on homes
I got stiffness in my bones
Ain't no beauty queens in this locality. (I tell ya!)
Oh, but I still get my pleasure
Still got my greatest treasure.
Heap big woman you done made a big man out-of me!


Now get this! Oh, (i know), you gonna take me home tonight (please)
Oh, down beside that red firelight
Oh, you gonna let it all hang out
Fat bottomed girls you make the rockin' world go round *(yeah)*
Fat bottomed girls you make the rockin' world go round


GET ON YOUR BIKES AND RIDE!
Oooh yeah oh yeah them fat bottomed girls
Fat bottomed girls
Yeah yeah yeah all right ride 'em cowboy
Fat bottomed girls
Yes yes

(N)

giovedì 13 settembre 2007

Auguri d'ufficio

Al Pacino in "...E giustizia per tutti", 1979
-
Il 13 Settembre è il giorno numero 256 dell'anno.
Secondo wikipedia in questo giorno sono nati glorie del calcio come Fabio Cannavaro (1976) e Daniel Fonseca (1969), nonchè vip come Franzo Grande Stevens, Arturo Parisi ed il grandissimo Michael Johnson.
Ma - dico io - come si fa a dimenticare il personaggio più importante?
Infatti il 13 Settembre, nell'anno di grazia (e giustizia, come giustamente mi fa notare Al) 1979, mentre il Sudafrica concedeva l'indipendenza all'homeland di Venda, non riconosciuta al di fuori dello stesso Sudafrica (e credetemi, non ho la minima idea di cosa sto scrivendo) nasceva Geike Arnaert, cantante belga degli Hooverphonic.
Daaai... Che scherzi del mega!
Auguri (N) e, a proposito della locandina: superzeong.
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(L) e gli altri

martedì 11 settembre 2007

Una tipa di nome Floozie

"La miglior rock band dopo i Led Zeppelin", Floozie Stone

"Un altro successo per gli Hermosa", Floozie Musical Express



(clicca per ingrandire)




E' un grande giorno per Il diario di Floozie. Da oggi abbiamo una canzone ufficiale. Il gruppo degli Hermosa, rock band amica del blog, ha infatti composto il brano "una tipa di nome Floozie", che potete ascoltare qui di seguito. Super-chicca: nell'immagine potete vedere il foglio sul quale è stato abbozzato il testo. Tra l'altro abbiamo anche scoperto che un componente degli Hermosa gioca a pallone con lsd, uno dei migliori concorrenti di "Le so tutte!". Ma non divaghiamo, perchè il meglio deve ancora venire. Di seguito troverete non solo la canzone, ma altresì la base musicale, per partecipare al progetto collettivo "scrivi il testo della canzone Una tipa di nome Floozie". Sono accettate tutte le idee...

Concludo così: Hermosa vi vogliamo bene fèss.


Ed ecco la base strumentale:

(N)

lunedì 10 settembre 2007

La foto del giorno.

Brescia, 9-9-2007 .(S) e (T) finiscono in prima pagina e a pagina 14 di "Bresciaoggi", in occasione della manifestazione promossa da Beppe Grillo, il V-Day, che si è tenuta per le vie della città l' 8 settembre 2007.

p.s. Notare come (S) detto "I tromba" non si scolla dal telefonino, naturalmente preso in conversazioni romantiche con l'ennesima f*gona di turno, di cui parlerà ai suoi fedeli amici tra mesi mesi e mesi.
(T)

sabato 8 settembre 2007

giovedì 6 settembre 2007

Floozie consiglia

Sabato 8 settembre 2007 in occasione della edizione 2007 di Artestrasse, a Brescia, all'angolo di via Cattaneo - via Mazzini, concerto di

Giovanna Cordoni - voce
Giancarlo Gaia - basso
Nicola Panteghini - chitarre

Dalle 20.00 alle 21.00: Improvvisazione Rock
Dalle 21.00 alle 22.00: unplugged acustico con grandi classici del repertorio italiano ed internazionale

mercoledì 5 settembre 2007

Caro giurista (2)



Caro giurista,

ho un serio problema da ormai parecchi mesi: alla mia collega vicina di scrivania puzza l'alito in maniera davvero pesante, credo che si lavi i denti all'incirca una volta a settimana o poco di più. Lavoriamo a stretto contatto e ha la maledetta abitudine di parlarmi a pochi centimetri di distanza. Io e le mie colleghe le abbiamo provate tutte: inizialmente le abbiamo offerto un sacco di gomme da masticare alla menta, ma avendo effetto lassativo abbiamo dovuto lasciar perdere poichè i problemi stavano diventando altri. Poi un bel giorno ha compiuto gli anni e le abbiamo regalato insieme a tanti bei prodotti per il bagno anche uno spazzolino elettrico con un super dentifricio, ma nulla da fare. Infine abbiamo iniziato a tirar fuori l'argomento dentisti almeno un paio di volte a settimane, dicendo "guarda che il dott. tal dei tali è davvero bravo, se per caso ne avrai bisogno e bla bla bla ", sperando che cogliesse al volo, ma nulla da fare. La sua risposta è stata "ah come sono fortunata, saranno quindici anni che non mi mettono le mani in bocca, mai avuto un problema con i denti". Ormai le mie colleghe sono quasi divertite, e poichè loro non lavorano a stretto contatto con lei hanno lasciato perdere la causa, e sono tutta sola a snasare il suo alito, che sa di emme. Posso chiederle i danni? Dimenticavo, sono alta bionda e carina.

(
lettera firmata)

martedì 4 settembre 2007

Fred e Ginger

1)

2)

3)


to be continued...

(T) ma in realtà è frutto del genio di L'Apo

lunedì 3 settembre 2007

La Domenica all'Acquario (Tutti Insieme Canteremo...)


Ho deciso di contribuire alla riapertura di Floozie con un post che mi ricorda gli anni spensierati trascorsi alla scuola elementare "Ernesto Codignola" di Crotone, quando la maestra mi obbligava a scrivere la "Cronaca della Domenica". Di solito inventavo di sana pianta, perchè credevo sconveniente la sincerità di un ragazzino di 9-10 anni che non faceva nulla la Domenica se non fare i compiti di mattina tardi, scofanarsi a pranzo coi parenti, ascoltare "Tutto il calcio minuto per minuto", aspettare Novantesimo Minuto con Paolo Valenti e spararsi una partitina a Kombat e Vanguard all'Atari prima di cena.
In effetti, tranne l'Atari non è cambiato molto.
Comunque sia, ieri ho fatto una gita all'acquario di Genova, già visitato in passato da (N): a proposito, ti saluta il pesce trombetta.
Per (T): anche per te ci sono dei saluti, ma dal pesce sega.
Allora, informazioni tecniche: il biglietto costa 15 euro, oppure 9 se riuscite a fare credere di avere al massimo 12 anni.
Arrivare all'acquario è facile: si trova al porto antico, vicino la stazione (ed il treno - solo andata - l'ho pagato ben 20 euro, ve possino).
Però è un posto che merita una gita, certo la Domenica è molto pieno quindi alcune vasche (specie quelle piccole) le devi guardare velocemente e smammare, ovviamente se sei una persona di buon senso (non come alcune signore di mezza età e di mezza tonnellata che non si schiodavano mai dalla vasca "Mediterraneo roccioso" e commentavano tutti gli esemplari in chiave culinaria, per esempio: triglia-pomodorini; cernia-bollita; razza-trancio, però quella era un'altra vasca).
Io, con la scusa del nipotino al seguito, non seguivo il gruppo dei parenti e andavo a vedermi subito le cose più spassose, come le foche (viva la foca non lo ha detto nessuno però), il pesce luna, che è il pesce più brutto che esiste in natura per me, le razze e gli squali. Insomma quelli grossi.
Mia sorella ha detto che i delfini sembrano sempre strafatti per via di quella specie di sorriso naturale che hanno. Io concordo.
Sono rimasto affascinato dalle tartarughe marine: se le avessi viste a Lampedusa me la sarei fatta addosso dalla paura, sono enormi. Ma tanto ormai la gara con Zenone l'ho fatta, e l'ho vinta pure.
C'era anche Nemo, che per via dello scopo culturale e scientifico del luogo lì si fa chiamare pesce pagliaccio, e sta insieme ad altri pesci tropicali colorati in stile psichedelico.
Chissà che cosa succede a mangiarli... Dovrei chiederlo alle signore padellomani, di fisso ci hanno già provato.
Per me fanno l'effetto rospo, e poi ti viene la faccia da delfino, ma non per sempre.
Insomma tutto bello, e pure lungo. Sono tornato a casa davvero cotto.
Però per fare questa gita mi sono svegliato presto, ed ho mangiato solo una focaccia, e mi sono perso le partite, e il mio Atari...
-
(L)

sabato 1 settembre 2007

Si ricomincia!




Le vacanze estive sono trascorse rapidamente, ed ognuno è tornato alle proprie quotidiane occupazioni. Cristiano Ronaldo, stella del Manchester United, ad esempio, ha organizzato un festino con cinque squillo di Leeds, per festeggiare il primo successo della sua squadra in Premier League. Anche noi del Floozie siamo tornati alla cara vecchia vita di sempre: c’è chi studia (ormai pochi), chi lavora (alcuni, ma non troppo convinti), e chi non fa una mazza o quasi (siamo in parecchi).
Essì, l’estate è proprio finita.
Il diario di Floozie è, da oggi, nuovamente attivo, anche se con i ritmi imprevedibili che lo contraddistinguono. Redattori, al lavoro! E quest’anno cerchiamo di pubblicare un prodotto di qualità! Naturalmente, ci saranno gli appuntamenti fissi con “Lesotutte!” (spero già da ottobre), e quelli molto meno fissi con le rubriche “Caro giurista” e “Aggiornamento Fantaquattro international league”. (L) e (T), inoltre, hanno in serbo un nuovo quiz che vi farà sbellicare dalle risate. Spero che continueremo a ricevere i video musicali di AP, nonché i caustici post del nostro aficionado L’apo. Personalmente, suggerirei l’aggiunta di un pizzico di controinformazione, magari dalla seconda metà dell’anno. Ci saranno, ovviamente, i classici articoli giornalieri, le recensioni, eccetera eccetera. Basta, mi sono stufato! Che p*lle questo elenco! Voglio dire solo un’ultima cosa: i redattori superstiti del Floozie (L, T ed il sottoscritto, giacché S non scrive mai!) invitano tutte le amiche e tutti gli amici a divertirsi con noi, ed a partecipare attivamente, qualora lo volessero, ché più si è e più ci si diverte (come insegna il buon Cristiano Ronaldo di cui sopra).

Ciaaooo.

(N)