Nils Liedholm
Qualche giorno fa, insieme a Enzo Biagi si è spento Nils Liedholm. L'ex calciatore e allenatore svedese aveva 85 anni. Arrivò in Italia nel 1961 per indossare la maglia del Milan. Con i rossoneri disputò 359 presenze realizzando 81 gol e vincendo 4 scudetti. Il "barone", come era soprannominato, da allenatore guidò il Milan, il Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma.
-
Nils Liedholm si era da tempo ritirato a vita privata, realizzando il suo sogno di bambino: possedere una fattoria e produrre (assaggiandolo, diciamo così) vino. La sua assenza dal palcoscenico calcistico era dovuta non solo all'età; infatti Nils, oltre ad essere un campione di straordinaria classe e dalla carriera luminosissima (contribuì a portare ad un passo dal titolo mondiale la Svezia, nel '58) era un uomo di grande cultura e di ironia sopraffina: troppo distante dal parametro dell'uomo di calcio odierno per poter ancora fare parte del giro.
Il modo migliore per omaggiare quest'uomo l'ho trovato su un quotidiano di qualche giorno fa, che ha riportato una serie di battute che Nils ha detto, con assoluta serietà (segno di grande ironia, ndl) e nel suo italiano mai completamente "compiuto", ai suoi pupilli.
-
«Il mister ci raccontava di quando era calciatore: "Un giorno tutti tifosi S. Siro in piedi ad applaudirmi per cinque minuti". E noi: "Mister, aveva fatto gol?". Lui: «Noo, sbagliato primo passaggio dopo 3 anni!"». (Giuseppe Giannini)
«Una volta disse di aver effettuato una rimessa laterale dalla sua area così lunga da mandare in rete un compagno in attacco. E noi: "Mister, ma saranno 60 metri di distanza!». E lui, con quel suo ritmo lento. "Ma palla prima fatto rimbalzo a terra!"». (Roberto Donadoni)
«Spogliatoi e squadra riunita, racconta: "Per colpa mia, quando giocavo, una volta abbiamo preso gol in contropiede". Noi: "Mister, aveva sbagliato a difendere?". Lui: "Noo, mio tiro troppo forte sbattuto contro traversa e tornato in metà campo avversaria". Le sparava così grosse senza ridere che anche noi quasi ci credevamo». (Filippo Galli)
-
Nils Liedholm si era da tempo ritirato a vita privata, realizzando il suo sogno di bambino: possedere una fattoria e produrre (assaggiandolo, diciamo così) vino. La sua assenza dal palcoscenico calcistico era dovuta non solo all'età; infatti Nils, oltre ad essere un campione di straordinaria classe e dalla carriera luminosissima (contribuì a portare ad un passo dal titolo mondiale la Svezia, nel '58) era un uomo di grande cultura e di ironia sopraffina: troppo distante dal parametro dell'uomo di calcio odierno per poter ancora fare parte del giro.
Il modo migliore per omaggiare quest'uomo l'ho trovato su un quotidiano di qualche giorno fa, che ha riportato una serie di battute che Nils ha detto, con assoluta serietà (segno di grande ironia, ndl) e nel suo italiano mai completamente "compiuto", ai suoi pupilli.
-
«Il mister ci raccontava di quando era calciatore: "Un giorno tutti tifosi S. Siro in piedi ad applaudirmi per cinque minuti". E noi: "Mister, aveva fatto gol?". Lui: «Noo, sbagliato primo passaggio dopo 3 anni!"». (Giuseppe Giannini)
«Una volta disse di aver effettuato una rimessa laterale dalla sua area così lunga da mandare in rete un compagno in attacco. E noi: "Mister, ma saranno 60 metri di distanza!». E lui, con quel suo ritmo lento. "Ma palla prima fatto rimbalzo a terra!"». (Roberto Donadoni)
«Spogliatoi e squadra riunita, racconta: "Per colpa mia, quando giocavo, una volta abbiamo preso gol in contropiede". Noi: "Mister, aveva sbagliato a difendere?". Lui: "Noo, mio tiro troppo forte sbattuto contro traversa e tornato in metà campo avversaria". Le sparava così grosse senza ridere che anche noi quasi ci credevamo». (Filippo Galli)
Poi quelle raccontate, e visto il personaggio sono pronto a scommettere sulla loro veridicità.
Altafini si nasconde nudo nell'armadietto di Rocco, e quando Rocco apre Altafini salta fuori sbraitando. Rocco urla per lo spavento e inizia a bestemmiargli dietro per dei minuti. Altafini,visto lo scherzo riuscito decide di rifarlo a Liedholm.
Stessa scena, solo che la reazione di Liedholm è stata molto diversa: nessuno spavento, mantiene la calma e dice ad Altafini: "questo non è il tuo armadietto."
Bruno Conti racconta spesso di aver dovuto sopportare lunghi viaggi in treno in trasferta con la Roma perchè Liedholm amava osservare i paesaggi. Questa passione costò alla Roma una eliminazione in Coppa Uefa nella Germania dell'Est e un'altra in Coppa Italia con l'Inter (perdendo tre a zero dopo aver vinto quattro a uno).
Posso unirmi? fu il commento che Nils riservò ad un noto calciatore della Roma degli anni Ottanta presentatosi all'allenamento in ritardo e in compagnia di due biondone sul sedile posteriore della sua auto sportiva.
Infine, leggenda vuole che Silvio Berlusconi, appena arrivato al Milan, avesse l'abitudine di criticare le scelte di Nils. Una volta Nils rispose ai giornalisti: "Berlusconi ha ragione: del resto lui all'oratorio giocava attaccante..."
Un mito, per davvero.
-
Stessa scena, solo che la reazione di Liedholm è stata molto diversa: nessuno spavento, mantiene la calma e dice ad Altafini: "questo non è il tuo armadietto."
Bruno Conti racconta spesso di aver dovuto sopportare lunghi viaggi in treno in trasferta con la Roma perchè Liedholm amava osservare i paesaggi. Questa passione costò alla Roma una eliminazione in Coppa Uefa nella Germania dell'Est e un'altra in Coppa Italia con l'Inter (perdendo tre a zero dopo aver vinto quattro a uno).
Posso unirmi? fu il commento che Nils riservò ad un noto calciatore della Roma degli anni Ottanta presentatosi all'allenamento in ritardo e in compagnia di due biondone sul sedile posteriore della sua auto sportiva.
Infine, leggenda vuole che Silvio Berlusconi, appena arrivato al Milan, avesse l'abitudine di criticare le scelte di Nils. Una volta Nils rispose ai giornalisti: "Berlusconi ha ragione: del resto lui all'oratorio giocava attaccante..."
Un mito, per davvero.
-
(L)
13 commenti:
bienvenido amigo de buenos aires y hasta la vista!
welcome to floozie diary friend from San Diego, CA.
california rulez!
spassosi questi aneddoti... non sapevo molto di nils, a parte che parlava in modo strambo. bel post comunque, saranno contenti anche i nostri lettori svedesi.
idolo e algido come le gheffi svedesi!
sagace, questo (T)!
io credo di fare un salto al satiro stasera con (A) ma faccio applausi contenuti visto il mancato bis dei police che les mus-ici mi hanno rifilato l'altra volta.
ps: bis e police fanno rima, de he hi ho!
dimenticavo: mi attendo da (N) una recensione puntigliosa del concerto di ieri di gaiariva a cui ha certamente assistito.
l*ck l*ck l*ck...
non potete perdrvi questo
http://it.youtube.com/watch?v=tMKEIKXuWlU
lo amo già...
io ieri al satiro sono stato accontentato con una canzone dei police in pratica chiesta sfacciatamente.
cmq maifredi giocava all'oratorio dell' smv di via cremona quando era piccolo...bella carriera soprattutto alla Juve.
1990-91: calcio champagne e poi tutti al mascotte!
comunque maifredi fu boiccottato dai suoi stessi giocatori, in primis stefano tacconi.
Girone d'andata da scudetto, girone di ritorno fallimentare e fuori dalla zona uefa. chissà come mai...
infatti la juve di maifredi ha battuto l'inter 4-2 all'andata ed ha perso 2-0 al ritorno...
non solo il paese va a rotoli, ma "le so tutte!" non torna più! Ancora un pò e mi deprimo.
ok. sono ufficialmente depresso.
Posta un commento