lunedì 19 febbraio 2007

Le so tutte! (4)






Siamo giunti alla quarta puntata del gioco più avvincente e floozie dell’inverno… Quale sarà la canzone misteriosa di questa settimana? Vi ricordo la classifica: lsd, (T) e cordons primi a pari merito con un punticino. L’unica regola è indovinare titolo e artista. Allego di seguito una fotografia di Spillo Altobelli. Così, senza motivo (o forse è un indizio? Oppure lo faccio solo per depistarvi?). Buona fortuna...




(N)

domenica 18 febbraio 2007

La Vita Al Trancorio


L'altra sera pensavo che la vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio. Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare, e il primo giorno... ti regalano un orologio d'oro! Lavori quarant'anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene...Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine... abbandoni questo mondo in un orgasmo.
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(autore sconosciuto - thanks to Sue; supervisione di L)

sabato 17 febbraio 2007

Le esclusive di "Floozie"


(T)

venerdì 16 febbraio 2007

Post fastidioso, spot efficace.


(N)

giovedì 15 febbraio 2007

SanFa Vs SanVa


Come il giorno segue la notte, come la luce della verità sul medioevo del cioccolatino; così è giunto SanFa, il giorno degli spaiati, un po' duri e un po' romantici, brillanti e sconclusionati.
SanFa, un santo come si deve.
SanFa, il giorno del single, anzi di più: il giorno del single bresciano per eccellenza.
SanFa, il testosterone della santità. Sentite come suona, come si libera del suo rivale scrollando le spalle, schiantandolo contro una piramide di Baci Perugina nel supermarket.
SanFa è la fiera, umana, lurida fervida vivida fiera. Odore di strada, invito alla folla, non vi sentite già gli ormoni in movimento, giovani e stagionati single? Non vi sentite di buttarvi nella mischia?
SanVa, un ricordo - è già sbiadito-, un obolo, un pedaggio un passaggio obbligato. L'amore edulcorato, tenero e innocuo, dovuto e temuto. SanVa è il sentimento in scatola, il binario, SanVa è, così sia.
Perciò brindate con me, dopo la stizza e il sarcasmo e quelle rose senza spine nè profumo di ieri. Oggi è il giorno degli innamorati veri, innamorati della vita, di chi gioca bene e perde, di chi vince ma è alle corde; di chi ha il cuore così pieno che un bacio non basta, e un fiore guasta, e da oggi e fino al 13 Febbraio ce ne staremo lì a sognare e provare. Sotto le cuffie una canzone d'amore, sotto la maglia le nostre mille (e irrisolte) questioni di cuore.

Buon SanFa a tutti, e tutte specialmente: se non avete il mio numero, potete anche lasciarmi un commento... prosit!
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(L)

Parole d'amore scritte a macchina.

Sono la persona meno adatta a scrivere d'amor, e non riesco mai ad essere abbastanza celebrativo durante le celebrazioni. I momenti solenni mi han sempre fatto ridere, le profonde riflessioni mi fan venire voglia di spernacchiare, le espressioni di gioia mi rendono malmostoso, le prolisse adulazioni mi fan venire il latte alle ginocchia. E poi non ho un accappatoio azzurro, fuori piove ed è un mondo freddo.Eppure, sento di dover dire una cosa: cercate (se vi va) una persona che sia per voi la vostra casa.Io sono già a casa.
Prendetela come cavolo vi pare, questa cosa. Questo è tutto quello che ho da dirvi.



(ANSA) - NEW YORK, 13 FEB - Si rompe una delle piu' celebri coppie del mondo dei giocattoli. La Mattel ha annunciato la separazione di Barbie da Ken. Dopo 43 anni di unione e di marketing comune finisce l'idillio tra i due personaggi che hanno conquistato milioni di bambine in tutto il pianeta. 'Come altre coppie celebri - ha annunciato Russell Arons, vice presidente del marketing della Mattel - la loro storia d'amore hollywoodiana e' giunta al termine. Ma resteranno amici'.

Buon San Valentino.
(L'apo)

martedì 13 febbraio 2007

Floozie chi va al cinema e poi fa la recensione.

Bobby, di Emilio Estevez, USA 2006.

Storia:
Dal ’60 al ’63, nel periodo in cui operò alla Casa Bianca quale Segretario alla Giustizia e consigliere presidenziale, rappresentò il volto determinato, collerico e vendicativo dell’Amministrazione Kennedy. Nel ’59 diede anima e corpo per la campagna elettorale di JFK. Tra il ’50 ed il ’54 fu il vice di Joe McCarthy nella “celebre” commissione anticomunista. Ebbe undici figli dalla moglie Ethel.
Ancora storia:
Robert Francis Kennedy, uomo politico, di ottima famiglia, candidato alle ultime primarie democratiche degli anni sessanta. Amato, amabile ed in cammino inarrestabile verso Washington. Il Bobby dei diritti civili, dell’opposizione al Vietnam, della retorica fluente ed evocativa.
Tra storia e mito:
Bobby, l’incarnazione della speranza diffusa, dell’ottimismo collettivo ed individuale, progressista, pacifista, eppur così umano, fatalmente Kennedy. Il bagliore in fondo al tunnel della politica statunitense.

Emilio Estevez, bravo attore, ancor più a suo agio dietro la macchina da presa, decide di battere una via ulteriore, personale, originale ed intelligente.
Il film narra il quattro giugno millenovecentosessantotto (il giorno dell’attentato), così come vissuto all’Hotel Ambassador di Los Angeles da alcuni ospiti dell’albergo, dai camerieri, dai lavoranti, dagli attivisti politici intenti nei preparativi per l’accoglienza del candidato, in un imponente e strutturato affresco alla Altman. Kennedy non compare che nelle scene finali: il regista preferisce descrivere la rifrazione della sua personalità politica nella vita dei protagonisti, quasi fosse una sensazione rilevante e palpabile. Niente politica, poca agiografia, nessun complotto. Solo una vigorosa umanità. Tutto ciò avviene - ed è questo che rende il film consigliabile - con una certa classe: la ricostruzione estetica degli anni sessanta è fine, la colonna sonora è degna (cito solo “Anji” di Simon e Garfunkel e “Spoonful” dei Cream), il cast eccellente. Voto: otto più.

(N)

lunedì 12 febbraio 2007

Faraway, So Close.


Ronaldo Luís Nazário de Lima
Data di nascita: 22/09/1976, Rio di Janeiro

93-94 Cruzeiro 12 Gol, 14 Partite
94-95 PSV Eindhoven 30 Gol, 32 Partite
95-96 PSV Eindhoven 12 Gol, 13 Partite
96-97 Barcellona 34 Gol, 37 Partite
97-98 Inter 25 Gol, 32 Partite
98-99 Inter 14 Gol, 19 Partite
99-00 Inter 3 Gol, 7 Partite
00-01 Inter (-)
01-02 Inter 7 Gol, 10 Partite
02-03 Real Madrid 23 Gol, 31 Partite
03-04 Real Madrid 24 Gol, 32 Partite
04-05 Real Madrid 21 Gol, 34 Partite
05-06 Real Madrid 14 Gol, 23 Partite
06-07 (Feb) Real Madrid 1 Gol, 7 Partite
06-07 AC Milan (-)


220 gol, 291 partite. Media gol: 0,75
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Questo post è dedicato a tutti coloro che, sognatori idealisti della Domenica buffa e pagana, sanno di aver visto & vissuto qualcosa che difficilmente si potrà raccontare senza emozionarsi. Non beccavamo molto il Sabato, ma la Domenica il morale saliva un po’.
Dedicato a chi va per la trentina, o forse meno, ed a chi era già grande eppure si è sentito più giovane, correndo – solo con la fantasia – veloce, ma mai quanto lui, che a volte sfuggiva anche all’occhio della telecamera.
Dedicato a chi – ehm… - ha detto che non era rigore, non così tanto. Sorridi, qualcuno ha fatto peggio.
Dedicato a chi, come me, aveva altri idoli e altre maglie su cui disperarsi ed esaltarsi, ma non riusciva mai a tacere quella voce della coscienza che riponeva in quel ragazzo una verità calcistica che era di tutti, tranne di chi non ha mai davvero amato questo sport.
A chi ha visto e non avrebbe voluto; non avrebbe mai creduto. Meglio telecamere spente che porte chiuse…
A chi, pure, non ha il minimo pudore. Ci fate sentire dei draghi di moralità senza muovere il c*lo dal divano. Grazie.
Dedicato a chi l’ha pensata. Uno così, con quella faccia da Addams, deve per forza avere il senso del grottesco.
Dedicato a chi ci ha ragionato. Il prato verde ce l'hai sullo stomaco.
A chi ha dato il benestare. Sì, lui. L’unico che sulla panchina più facile d’Italia non ha vinto nulla, anzi è retrocesso. Facevi meglio a non andarci, Einstein.
A chi non l’ha impedito, e poteva. Silvio, per vederti fare il brillante deve esserci di mezzo sempre la gnocca?
A chi ha accettato. Ecco come sei ingrassato: non rifiutando nulla, nemmeno ciò che propriamente non profuma.
A chi applaude. Semplicemente i peggiori.
A chi dice è normale, è il calcio, è così. Non c’è spazio per i sentimenti e le nostalgie. Il calcio non è uno sport per signorine.
Vero. Riuscite a immaginare di camminare sui tacchi in un letamaio?
Fossi in voi, non lo farei.
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(L)

Le so tutte! (3)


PARTECIPA ANCHE TU!






La difficoltà sale…

(N)

domenica 11 febbraio 2007

Alienazione.


uellà!!!

sabato 10 febbraio 2007

Latipanza

Salve a tutti vecchi e nuovi lettori di floozie, e' un po' che manco dal nostro mitico blog e devo fare i miei complimenti ai compari: siete veramente in canna, i vostri post son sempre piu' carini, spassosi ma anche carichi di sentimento... Io dal canto mio non sto vivendo un momento di particolare creativita', in compenso la mia panza sta lievitando tanto che le mie ultime prestazioni calcio-biliardino-pallavolistiche sono avvicinabili a quelle del peggiore George Worst... Devo correre ai ripari, ma dovunque mi giro ci son cene che mi rincorrono... Basta! Non se ne puo' piu', si fanno le cene anche per il fantacalcio... Per non parlare del bere: tra birre, vinelli bollicine e amari ormai si beve anche a colazione. Propongo - per chi ci sta - un giorno di digiuno: solo tisane e camminate nei boschi, respiri profondi e contemplazione della natura, recita di poesie e altro ancora... Eh, che ne dite? Ho capito... Non ci viene nessuno... In fondo chissene frega direte, la panza cell' hai solo te. Gia' e' cosi, ma come ho letto una volta su una magliette davvero floozie "un uomo senza panza e' come un cielo senza stelle"...
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(S)

giovedì 8 febbraio 2007

Informagiovani, carini e disoccupati...


Birrette, braulii, cenette, immancabili paglie, funquiz ecc? Questi sono i piaceri very floozie. Dai, nessuno di noi vorrebbe rinunciarvi, ma come tutti sappiamo ci vuole la pila e per la pila ci vuole uno sgobbo, non importa se precario o fisso; è anche vero che per molti di noi lavorare non è molto floozie, ma è così, maledettamente così. Filosofia a parte (mollare...io ho solo il diploma quindi non sono in grado), ci vuole un maledetto sgobbetto per questi vizietti a meno che ti chiami L'apo El-ca' o sei il figlio di Putin e campi con l'oro di Mosca. Se sei Ugo Zimmerman non ne becchi nemmeno uno, perchè l'illegittimità non credo sia menzionata nelle eredità. Se giochi nel Floozie Team di peggio in peggio, ho controllato il bilancio in cciaa ed è ovviamente in rosso*; per non parlare di chi vive ancora delle royalties di Dallas...mi sa che quelle del tuo compleanno sono le tue ultime bevute. Insomma siamo più o meno tutti nella stessa cacca chi più, chi meno, ma la pupù puzza uguale. Tutto questo, cari lettori, per dirvi che se può interessarvi c'è un bel concorso con scadenza a breve (tutte le info su www.unibs.it ), di due posti in università a Brescia; ok non scoraggiatevi, l'altra volta era uno solo il posticino, ma alla fine ne hanno assunti 19, e c'era su Silvio, ora con il Romano ne saltan fuori una quarantina. Insomma una bella occasione per sciallarsi fino alla pensione. E poi la figata è che potremmo diventare colleghi, magari uno di noi fa carriera, diventa rettore e il sito dell'università potrebbe essere www.18politico_floozie_sciallati.it/com/world ecc.., insomma sarebbe divertente, vi immaginate quanti iscritti? Potrebbe essere l'occasione di allevare una nuova classe dirigente. Floozie World is Your!

* Nota integrativa del bilancio de il Floozie Team: il fallimento è stato causato principalmente dallo sperpero di denaro in Guinnes e appuntamenti con Holga da parte del giocatore George L. Worst. La causa è tutt'ora in corso.
(T)

Le so tutte! (2)





Seconda puntata di “le so tutte!”, il gioco musicale floozie che tutti amiamo. Ricordo le regole: bisogna indovinare il titolo della canzone ed il nome dell’artista. Questa volta il pezzo è un po’ più ostico, ma è tratto da un brano molto celebre e noto pressoché a tutti (anche a T!). Vaaiii.....
(N)

Scusi, chiedo a lei? (lo stupidario del bookshop)

Amici, compari, fratelli telematici.
E' ora che voi sappiate. Devo liberarmi di questo fardello, che mi vede impegnato in un museo, fra capolavori inestimabili e di fama imperitura, a difendere le arti e diffondere cultura. Dovete sapere - toccare con mano - che è proprio in questo luogo consacrato al sapere, anzi nel sancta sanctorum - vale a dire nella libreria del museo - che nascono altrettanti capolavori di fantasia, di rarefatta idiozia, di geniale e semplice stupidità. Amo questo sgobbo.
Vai con la base.
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- La mostra di Goldìn dov'è?
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- Scusi, quanto viene questo bauletto? (nb: in realtà è una saponetta)
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"Mi scusi, le palle di natale sono di Monet?"
"Sì, il soggetto sì, ma le ha dipinte a mano un artigiano."
"Ah..." e si allontana perplessa.
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"Mi scusi, è possibile che io l'anno scorso abbia visto la mostra di Bòldin? Perchè non ricordo..."
"No signora, era Gauguin e Van Gogh."
"Ah, è vero!"
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- Nel cd musicale si vedono anche le opere, però?
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- Vorrei un catalogo di Mondrian e poi di quell'altro coso più piccolo che c'è in mostra (nb: forse un catalogo di Licini, chissà)
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- Vendete anche francobolli? (nb: con variante "batterie stilo")
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- Quanto costa quello di Tournèe e gli impressionismi?
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- Ma gli scritti di Mondrian chi li ha scritti? (nb: il mio preferito)
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- Questi sono post-it? (nb: sempre le camaleontiche saponette)
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- Vorrei il volume "Da Coronet a Monet" (nb: da Corot a Monet)
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- Avete il segnalibro di Pierrot, quello dei puntini?
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- Voglio il libro di Goldrìn.
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- Il desktop quanto costa? (nb: il mousepad)
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"Scusi, sono sottobicchieri?"
"No, specchietti."
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- Mi dà il catalogo dell'anno prossimo?
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"Quanto costa Turner?"
"35"
"Euro?"
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- Signorina, cosa viene quel quadro lì di Bicassò?
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- Mi può dare Turmen e gli impressionisti?
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"E' un piatto decorato?"
"No, un mousepad."
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- Mi scusi, di quel quadro di Van Gogh c'è anche il poster? (nb: davanti ai poster)
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- Scusi, dove sono i magneti da forno?
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- Ma c'è anche Mondrài in questo catalogo?
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- Si possono attaccare i magneti alla macchina?
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- Il decalogo che prezzo ha?
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- Queste candele quanto costano? (nb: indovinate? Già, le saponette. Successo cinque minuti fa)
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E poi, a parte, il mito. L'uomo che ha osato dove gli altri hanno chiosato, il super sayan del rincoglionimento, l'imbattibile e insuperabile vecchietto che con cinque euro in mano ha chiesto:
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- Due caffè.
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Applausi.
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(L)

mercoledì 7 febbraio 2007

C'è Vita Su Martha (De Brixiae Localibus, parte terza)

C'è una bellissima piazza a Brescia, piccola e "inclinata", dedicata a Tito Speri.
Se passate da lì, perchè la vostra macchina è parcheggiata su in castello o siete in vena di passeggiate romantiche, potreste fare sosta al Martha.
E' un bel locale, il Martha. E già questa mi sembra una gran cosa. Piccolo, accogliente (ammesso che troviate posto) e, cosa più unica che rara, dal raffinato gusto musicale (diciamo 8 volte su dieci). Ma questo è un chiaro giudizio di parte: vi piace Bob Dylan? Vi piacciono gli Smiths? E la vecchia musica italiana? A me sì, quindi una crocetta nella colonna "più" al Martha.
Poi, parliamo del fuori. Al Martha è bello andarci da Aprile a Settembre, star seduti fuori o bivaccare sulle scale e non fare troppo caso a quella atmosfera così irrimediabilmente radical chic. Sapete, c'è gente che anche a trent'anni (e se fosse soprattutto a trent'anni?) non riesce a scrollarsi di dosso certi atteggiamenti da anima bella e peccaminosa, e decadente, e venceremos adelante, e per favore dateci un taglio. Ma insomma, sono dettagli estetici, del resto mi piace del Martha soprattutto questo: che è un punto di incontro, ci vai con qualcuno e ne incontri altri, e si chiacchiera e si beve, e poco importa se preferisco fumare le Merit piuttosto che farmi le paglie da me.
Vi è venuta voglia di andarci?
Bè, aspettate... C'è sempre un ma. Stavolta anche più d'uno.
Alle volte, al Martha la gente beve troppo. Con tutto ciò che ne segue.
Alle volte, pensi che per fare il barista devi esserci portato.
Falso.
Alle volte, vi piacerebbe bere una birra alla spina. Fresca, corposa, gustosa, rigenerante come solo una bella bionda sa essere.
Andate a prendere la macchina in Castello. Detto da uno che qualche birra nella sua vita l'ha bevuta.
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(L)

martedì 6 febbraio 2007

Un gentile omaggio alla bella Sue.



(AP)

lunedì 5 febbraio 2007

Happy Birthday To Sue


Floozie non è solo un blog.
Floozie è una grande famiglia, addirittura più grande di quanto noi della redazione avremmo mai immaginato (e sì che abbiamo una fervida immaginazione...). Una famiglia telematica che in poco tempo ha sviluppato rituali, modi d'espressione, alter ego che ormai vivono di vita autonoma e identità estemporanee che ci accompagnano quotidianamente e ci incitano ad andare avanti. Dietro queste identità spassose e frizzanti si nascondono persone vere, che noi del blog abbiamo la fortuna di conoscere da diversi anni.
Una di queste oggi festeggia il suo compleanno. E quindi con grande gioia che la redazione di Floozie - e immagino tutti i nostri brillanti commentatori nonchè le nostre guest star - augura un meraviglioso anniversario a Suellen, di cui non sveleremo la vera identità e il numero degli anni (ma sappiate che in tanti le danno ancora della liceale) perchè siamo dei floozie galanti.
Chi scrive potrebbe andare avanti interi paragrafi raccontandovi la dolcezza di Sue, e le sue inclinazioni, e la sua testardaggine, e la sua delicatezza. Ma rischierei di essere banale, e lei non me lo perdonerebbe. Eppoi, come potrei rendere a parole un ritratto che di anno in anno si arricchisce di colori così rari e sfumature tanto uniche?
Perciò, lasciate che vi dica semplicemente che, se l'amicizia è sentire qualcuno vicino quando ne hai bisogno; se è anche la discrezione e la pazienza; se è il buon umore e il condividere le distorsioni dell'anima, allora Sue è l'amicizia di cui spero di non essere mai privo.
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Che il tuo orizzonte possa essere sempre luminoso e il tuo sorriso una costante delle nostre serate (e ricordati che un rituale della famiglia floozie è quello di offrire da bere agli amici... Altrimenti ci rimangiamo tutto, ed io mi autocensuro il post, così la pianti). Cheers!
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(L)

Le so tutte! (1)





Eccoci alla prima puntata del nuovo gioco musicale floozie “le so tutte!”, che, dopo aver brillantemente superato severissimi test tecnici, debutta oggi con un pezzo facile facile, tanto per rompere il ghiaccio. Unica regola: indovinare il titolo della canzone ed il nome dell’artista. Buon divertimento!
(N)

domenica 4 febbraio 2007

"Le so tutte!". Prove tecniche.





Cari redattori (e frequentatori) del "floozie", se tutto funziona (zeong) potrebbe iniziare a breve il nuovo divertentissimo gioco "le so tutte!", che metterà alla prova la vostra cultura musicale pop. Ditemi: riuscite tutti a sentire il file sopra riportato?

(N)

giovedì 1 febbraio 2007

Rejoice, storia di una rivelazione rock.


And what am I to do
Just tell me what am I supposed to say
I can't change the world
But I can change the world in me
If I rejoice
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Succede a volte. Conosci una canzone da vent’anni, la ascolti un freddo e lucente pomeriggio di Febbraio sul 12 preso per un soffio, e provi dei brividi. Quei brividi, quelli che solo il rock, il tuo rock, ti sa dare.
Rejoice, U2. Vale a dire l’attimo in cui la miccia si dimostra dinamite.
Rejoice ha un posto speciale nella classifica delle mie canzoni: non è la mia preferita (invecchierò senza averne mai trovata una definitiva) ma è stato con questa canzone del 1982 che io ho scoperto la musica, e non intendo dire ovviamente che prima di allora non avevo mai visto girare un vinile o guardato Dee Jay Television. Prima di imbattermi in Rejoice conoscevo e riconoscevo già le canzoni dei ragazzi di Dublino alle prime note per causa – merito, merito, merito – di mio fratello e mia sorella, letteralmente impazziti per Joshua Tree (anno di grazia millenovecentoeottantasette).
Da Joshua, il mio approccio "passivo" agli U2 si è trascinato così per un paio d’anni, fino all’estate del 1989 (sia chiaro, non sottovalutate questi due anni passivi: è stato come suggere latte materno, musicalmente parlando). Quel giorno d’estate sarebbe rimasto anonimo e incolore nella mia vita, senonchè il fratello a cui devo questa passione ha iniziato a suonare i suoi preziosi vinili nel giradischi Pioneer del 1970. Lo faceva spesso, come spesso io me ne stavo sul divano a leggere i miei libri per ragazzi a copertina rossa rigida, di ritorno dal mare, o in attesa di andarci.
Bene, mentre inseguivo Nemecsek lungo la via Pal nelle sue ricognizioni da soldato semplice, qualcosa è penetrata nella mia mente, nella mia anima, divampando come un fuoco estivo sulla collina, in pochi attimi. Ho abbassato il libro sulle ginocchia, restando bloccato, ipnotizzato per tre lunghi ed estatici minuti, mentre tutto il mondo intorno continuava come nulla fosse, a velocità normale.
Il tempo di Rejoice. Tre minuti, per scoprire due cose. Due cose che hanno segnato il corso della mia vita, a pensarci seriamente.
Ho capito l’espressività artistica del rock.
Ho scoperto la scintilla che animava quei ragazzi. Io l’avevo afferrata, percepita, vissuta. Come una intuizione, come una rivelazione, un’esperienza confusa e ben oltre il razionale, che le parole non potranno mai rendere; che solo la musica, e solo quella musica così vibrante mi aveva dato.
Il Rock, la Grande Madre delle emozioni, mi aveva raccolto ed accolto, così per caso ad undici anni. Ed aveva deciso di farlo con una fulminea intro di Edge, una ritmica incessante ed un ragazzo acerbo che con tutto se stesso, con ansia, con passione feroce cercava di chiedermi cosa avrebbe dovuto fare, cosa mai avrebbe dovuto dire. Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare il mondo in me.
(If I) rejoice
.
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(L)