lunedì 30 aprile 2007

Suggestioni Nella Tempesta


Penso: scriverò un post.
Non so ancora cosa scriverò, in fondo credo all'ispirazione del momento. Altrimenti, come credete che faccia a mettere insieme riga su riga? Certo ci vuole volontà, ma soprattutto è un bisogno, una pulsione...
Mi siedo.
Ne accendo una.
Fuori piove, piove bene, sento il rumore fresco e nero. Vedo i lampi nelle fessure e presto l'orecchio ai tuoni. Questo va bene, può essere un'ispirazione. Mi ricorda una gran canzone, così decido di fare due cose: mentre scrivo il post metto il sottofondo ispiratore, Riders on the storm. E qualcosa verrà, o forse no. L'importante è il momento, quello da cogliere. Ascolto un pezzo epico dei Doors, lo metto nero su bianco e l'orecchio è lì, con la pioggia vera.
Sì, è vero: in realtà faccio tre cose. Ascolto, agisco e ascolto.
Quattro, perchè adesso ve lo consiglio come esercizio.
Il pezzo lo conoscete, non vale rifugiarsi, non accetto scuse.
La pioggia c'è, e il resto mettetelo voi.
Se leggerete questo post con il sole, magari domani, tenete il consiglio.
Se ci sarà il temporale, aprite una finestra e mettete nell'aria Riders on the storm.
Meglio se siete gente che fuma nei momenti topici.
Interessante, magari in compagnia - la compagnia giusta, però.
Finito. La pioggia dura, il pezzo è concluso.
Ho ascoltato i Doors e sfogato le dita.
Stavolta ci ho impiegato anche poco. Peccato, l'avrei riascoltato volentieri.
Forse domani pioverà di nuovo.
-
(L)

domenica 29 aprile 2007

Giuda Ballerino!


Siete avvisati: questo post sarà nostalgico.
Sono le sette e mezza di un Giovedì di primavera, tre amici chiacchierano ed uno di loro è alle prese con una valigia (un bagaglio a mano, scopriranno increduli, dopo, i tre amici) che non vuole saperne di chiudersi. Ma è tardi, bisogna partire: c'è un aereo per Dublino che aspetta uno di loro, e dopo un rapido e astuto trucchetto, la valigia si chiude e sono pronti.
"Posso prendere il tuo Dylan? Te lo riporto quando torni..."

E' un venerdì qualunque, e mi ricordo di quel Dylan Dog lasciato in macchina di (T) che aspetta solo di essere di letto. Tutto d'un fiato, come ai vecchi tempi.
La locanda alla fine del mondo, Marzo 2007. Numero 243.
Non so... Sono cresciuto. Oppure è invecchiato il mio (anti)eroe dell'adolescenza, quello che aspettavo in edicola come si aspetta l'autobus quando fa freddo. Quello che mi regalava trenta o quaranta minuti di relax, e quasi mi sforzavo di leggere piano, per non finire presto.
Il fatto è che le trame mi sembrano diventate sterili e scontate. Del resto è comprensibile: provate voi, mese dopo mese e per anni, a inventarvi storie e incubi decenti. Amara scoperta, anche la fantasia nera viaggia su un treno di quotidianetà. Prima o poi le stazioni finiscono...
Quindi, inutile scroccare albi o andare saltuariamente in edicola.
Meglio rileggere i vecchi albi, quelli mitici, ogni tanto. Rivedo le splendide donne di Dylan: Morgana (probabilmente la donna di carta che più mi ha fatto sognare) ed Anna Never, Bree daniels e Lillie Connolly (la più bella: un vero concentrato di fascino irlandese). E continuo a ridere sulle battute di Groucho, manco fosse la prima volte che le leggo. E poi l'ispettore Bloch, e Xabaras, Mana Cerace, nemici implacabili e personaggi incredibili e grandiosi. Altro che paura, quelle pagine ruvide davano coraggio, e aprivano porte su orizzonti in cui potevi perderti, anche se solo per poche decine di minuti.
Certo, già negli anni d'oro si sentiva un certo snobbismo degli autori (in primis Sclavi, geniale quanto insopportabile) che - si capiva - non avrebbe fatto bene alla vita dell'Indagatore dell'incubo. E' quel mostro di bravura di Sclavi l'aveva capito, tanto da scrivere la parola fine molto prima della fine, cioè quel famoso numero 100 che rivela tutti i misteri di Dylan, e riguardo al quale il padre artistico di Dylan ammoniva: mettetelo sempre alla destra dell'ultimo albo, questa è l'ultima parola.
Se avessi capito cosa intendeva, oggi sarebbe alla destra del numero 99, ed avrei una collezione perfetta, un fumetto d'autore fatto e finito e nessun rimpianto.
L'adolescenza, come la paura, non dura in eterno. Bye Dylan, ci vediamo a Zed, o nella zona del crepuscolo. O una di queste 99 notti insonni.
-
(L)

venerdì 27 aprile 2007

C'è Del Marcio in Danimarca

Michael Laudrup

15 giugno 1964 Frederiksberg
Nazionalità (Danimarca)
Squadre professionistiche (tra parentesi i gol)
1981 KB 14 (3)
1982/83 Brøndby 38 (24)
1983/85 Lazio 60 (9)
1985/89 Juventus 102 (16)
1989/94 Barcellona 167 (40)
1994/96 Real Madrid 62 (12)
1996/97 Vissel Kōbe 15 (6)
1997/98 Ajax 21 (11)
Nazionale
1982/98 Danimarca 104 (37)
-
Un interessante e culturale giro su wikipedia mi ha fornito utili notizie che prontamente giro al gruppo "Dopolavoro floozie femminile in vacanza", che si appresta a partire per l'affascinante terra danese, patria dei famosi e gustosi biscotti detti appunto "danesi".
Copenaghen (København) è la capitale della Danimarca. Il nome della citta in danese è una corruzione di Købmandshavn, che significa Porto dei Mercanti.
Hai capito...
Copenaghen viene costantemente classificata come una delle migliori città del mondo come qualità della vita in diversi sondaggi internazionali, nonostante l'alto costo della vita.
Strøget, una lunga via pedonale commerciale nel centro di Copenaghen, è la più lunga del suo tipo in tutto il mondo.
Se la Danimarca è il regno della ragione, come dice il detto (mai sentito, ndr; anzi ndl), allora Copenaghen è la metropoli dell'educazione e della civiltà (e della modestia, mi sembra). I suoi abitanti le praticano entrambe, sia tra di loro che con i visitatori stranieri. Spesso aggiungendoci un pizzico di vivacità (e poi dicono che gli italiani fanno i provoloni con le pupe straniere: state all'occhio!).
Personaggi famosi legati a Copenaghen:
Hans Christian Andersen: scrittore (sirenetta; scarpette rosse).
Ok, è famoso.
Niels Bohr: fisico e matematico danese. Diede contributi essenziali nella comprensione della struttura atomica e nella meccanica quantistica.
Alzi la mano chi è così ignorante da non conoscerlo...
Tycho Brahe: astronomo danese. Perse, tra l'altro, parte del naso in un duello e dovette portare una piastra di argento - o di rame, non si sa - per il resto della sua vita.
Il buon vecchio Ticone, che idolo!
Peter Høeg: scrittore contemporaneo (Il senso di Smilla per la neve).
Probabilmente più impegnato a mettere vivacità nella sua galanteria con le donne e non che a farsi pubblicità in Italia.
Søren Kierkegaard: filosofo e padre dell'esistenzialismo.
E dai, hallelujah
!
-
Insomma, care amiche di floozie in gita premio (?) per la terra danese: divertitevi, mandateci cartoline e raccontateci tutto. Ma non andate in cerca di celebrità: in questi giorni Laudrup è in vacanza...
Ps: se doveste trovare in qualche fiera del vintage la maglia della Juve (sponsor Ariston) del suddetto uomo celebre di Danimarca, non tentennate.
Ve la rimborso subito e ci metto il dieci per cento in più per il disturbo.
-
(L)

giovedì 26 aprile 2007

Un Post Al Sole

Ho sentito spesso parlare del dramma della disoccupazione giovanile, ma in questi giorni di riposo forzato ho meditato a lungo sul problema ed ho capito una cosa: il vero dramma è la contemporaneità della tua disoccupazione e della altrui occupazione.
Non trovi mai nessuno che abbia un pò di tempo da dedicarti, uffa.
Che senso ha svegliarsi tardi, riposati e rilassati, e non avere nessuno con cui andare al baretto a fare due chiacchiere, dare un'occhiata alla Rosa del mattino (la Gazzetta) e spararsi una sana e meritata brioche incappucciata?
Ma va ancora peggio al pomeriggio. E' davvero arduo soppravivere all'onda lunga del dopo pranzo, inutile surrogare l'ozio attaccando ogni tipo di telefilm e sitcom: a Smallville devi fermarti, ne va della tua salute: somebody saaave meee!
Insomma, è dura. Rimpiango come l'età dell'oro il cazzeggio contemporaneo che portavo avanti qualche tempo fa con (T). Allora sì che ci si divertiva, ed in barba al dramma della disoccupazione si bighellonava allegramente in puro italian way of life...
Senza contare la congiuntura negativa a cui vado incontro: la partenza di un grande amico di questo blog (noto come Mare) per Dublino, ed il viaggio premio del dopolavoro femminile di Floozie verso Copenhagen questo week end.
Insomma, non ci si diverte mica tanto a fare nulla. Non c'è mai nessuno con cui fare a metà di niente, e starsene al sole con gli occhiali...
Quasi quasi mi trovo un lavoro. Alcuni ne dicono anche un gran bene.
Vedremo...
-
(L)

martedì 24 aprile 2007

(L) Files - La Verità è là fuori...


Ieri sera, dopo mezzanotte circa, ebbro per la mia vittoria a "Le so tutte", ho deciso di festeggiare con un piccolo Braulio di casa e una paglia sul balcone, prima di andare a nanna. Così, leopardianamente perso a contemplare la notte, l'occhio mi è caduto sulla rotta che un normalissimo aereo percorreva davanti ai miei occhi. Mi sono ricordato di quando da piccolo gli aerei e le luci lontane delle discoteche mi facevano sognare ad occhi aperti dischi volanti e omini verdi...
Ebbene, se vi dovesse capitare un avvistamento, sappiate che esiste su Internet un (rullo di tamburi)...
-
-

"QUESTIONARIO PER LA RACCOLTA DEI DATI SULL'OSSERVAZIONE DI UN PRESUNTO FENOMENO UFO"
-
Dunque, fantastichiamo un pò. E' Sabato notte, ed un gruppo di amici fuori da un locale nei pressi della stazione di Brescia alza gli occhi al cielo e... Wow! Bisogna subito avvertire il CISU (centro italiano... ehm... studi ufologici)
Dai (L), pensaci tu, dicono in coro gli amici.
Così (L) decide di affrontare, per il bene della verità e sentendosi in debito nei confronti di Fox Molder e l'affascinante Dana Skully, le impegnative 6 sezioni del questionario.
1) Dati personali: tralasciamo la pizzosa burocrazia.
2) Coordinate dell'osservazione: e subito diventa dura... ero al Lio, dai. Vicino alla stazione, no?
Se non ricordate questi dati con precisione, cercate di situare al meglio l'avvistamento nel tempo (es. inizio/fine di una stagione, giorno della settimana, festivo o feriale, mattino o sera, ecc.).
Bè, se vi accontate: ero al Lio Sabato. Bè, festivo. Mah, fai le tre del mattino...
Ma subito dopo ritorna un enigmatico: località precisa.
Precisa?
Lio Bar.
3) Descrizione del fenomeno: di seguito cercate di descrivere con parole proprie quello che avete osservato, seguendo lo svolgersi dei fatti, dall'inizio alla fine.(Se lo spazio sottostante non è sufficiente, integrare con altri fogli il racconto, aggiungendo tutti i particolari ritenuti importanti e i dati utili ad una migliore ricostruzione dei fatti).
Ok, se proprio lo devo dire con parole mie... Abbiamo visto una luce che andava da... fai da sud a nord. E' durato qualche secondo. No grazie, non mi serve un altro foglio.
4) Dettagli: dimensione apparente, variazioni di colore e di aspetto etc...
Direi che ci può stare, dai. In fondo è un UFO. Ma poi ecco che ritorniamo fedeli alla linea: si sono notati suoni o altri fatti apparentemente connessi con il fenomeno osservato?
Sì, un suono l'ho sentito. Eh no, era proprio connesso. La paura, immagino. Non so chi è stato...
5) Situazione ambientale: dove eravate e cosa stavate facendo subito prima dell'avvistamento?
Sempre Lio. Ultimo Braulio.
Che cosa avete pensato che fosse?
Mazinga che torna alla base. Secondo te?
6) Dati aggiuntivi: avete avuto altri avvistamenti di presunti UFO? (Se sì, compilate altri questionari per descriverne i particolari).
Tutti i giorni. Cisu: volare informati.
Insomma, ci siamo capiti. Vi risparmio le sezione "disegno del fenomeno" e "autorizzazione"...
Però, cari amici del CISU, vi dò una dritta gratuita: fra tante domande mettetene una con le crocette, risposta chiusa:
Secondo lei, chi ha bevuto di più:
1) Mazinga che ha perso la strada di casa
2) Voi
3) Noi
Valgono risposte multiple?
-
(L)

lunedì 23 aprile 2007

Le so tutte! (11)







Classifica:


1) lsd: 4 punti

2) fondazione tl: 3 punti

2) cordons: 3 punti

4) l'apo e ladani: allora? ne vogliamo indovinare una!?

(N)

domenica 22 aprile 2007

Domani Ricomincio

"Vorrei che mai, mai, mai, mai
Mai nessuno al mondo mai
Potesse rubarti
Portarti via lontano
Come ora quel treno"
(Una settimana... Un giorno, 1973)
-
Dormirò, e mi sveglierò. E sarà Lunedì, sarà un'ottima occasione per ricominciare. Comprare il giornale e cerchiare gli annunci interessanti, dribblare la pressione e vedermi già dietro la scrivania di un ufficio stampa, e dare un occhio al telefono in attesa di chiamate per quegli annunci già cerchiati, che spero avranno il potere di non farmi pensare. Non troppo.
Non così, come oggi.
E sperare di essere indaffarato, specie alle diciassetteecinquanta, quando metterà il piede sul treno che da Milano la porterà via. Ne ho presi di treni, ne ho visti partire con i miei sogni negli zaini altrui, e nemmeno so quanti ne ho persi, ma chissà com'è: non mi ci abituo mai.
E poi alle diciassetteecinquantacinque - magari qualche minuto in più - smetterla di mostrare impunemente i retropensieri, e cercare di riempire qualche vuoto di troppo. Ricominciare una settimana normale.
Potrei approfittarne per scusarmi con qualcuno di cui mi sono dimenticato, in questa settimana. Potrei approfittarne adesso, qualcuno che mi conosce bene mi ha detto che questi momenti hanno la capacità di addolcirmi. Certo, un pò di gentilezza gratuita in più non può farmi male...
Eppoi di sicuro la sentirò, e sarà strano come oggi. E se non penserò troppo a come era diverso sentire la sua voce per strada, in giro per la città di primavera; se mi riuscirà di tenermi stretta la mia settimana senza credere di aver avuto troppo poco, allora sarà bello, anche se un pò triste.
Come oggi.
(dedicato a lei)
-
"Sensazioni
Sensazioni che
Che nemmeno il tempo
Saprà portarmi via"
-
(L)

Campioni d'Italia 2006-2007









(N)

giovedì 19 aprile 2007

Isoradio 103.3



Gli appassionati di calcio di tutta Italia ringraziano l'FC Internazionale per lo sforzo continuo volto allo spettacolo, all'imprevedibilità, all'emozione pura e sincera della sorpresa. Grazie per la variazione sul tema di un campionato dominato da cima a fondo, e che solo aridi e incattiviti tifosi di squadre altrui potrebbero definire "minore". Con immutata stima,

(L)

lunedì 16 aprile 2007

Le so tutte! (10)




Classifica:
1) lsd: 4 punti
2) cordons: 3 punti
3) fondazione tl: 2 punti
4) tutti l'artri: ...

(N)

sabato 14 aprile 2007

B Come Brutta Classifica (Crotone-Brescia, ore 16:00)

Oggi è un giorno speciale nell'animo gentile e pallonaro di (L).
Come forse (non) sapete, dopo molti anni di pure coincidenze (o forse no, viste le manine lunghe delle eminenze grigie calcistiche) che hanno impedito lo scontro diretto (una era in A, l'altra in B; e quando quella era in B, l'altra era in C) per il secondo anno consecutivo la mia squadra del cuore e la squadra della mia città si sfidano a singolar tenzone (singoli undici contro singoli undici, a meno di schieramenti dell'arbitro).
I precedenti tra le due squadre riportano un bilancio di assoluta parità.
L'anno scorso il Brescia si è imposto con il cosiddetto risultato inglese, 2 a 0, in uno stadio Rigamonti vuoto al limite della capienza, complice anche un freddo appena appena pungente: -8 gradi, e me lo ricordo come fosse ieri.
Al ritorno, in uno splendido pomeriggio di Maggio (dimmi tu se c'è giustizia a questo mondo) il Crotone ha restituito il favore alle Rondinelle, con il risultato di quattro cuzzupe a due (dalle mie parti diciamo così, un gol una cuzzupa; a volte anche una cucuzza).
Quest'anno le due valorose compagini hanno impattato (2-2) e diviso equamente la posta, mentre il povero (L) malediva il suo turno di lavoro del Sabato pomeriggio che non gli ha consentito di andare al Riga con il suo amico pallonaro (S), che gentilmente lo teneva informato dei fatti via sms.
Ed oggi, il ritorno.
Come disse quel tizio in un bordello di Nairobi, la vedo nera. Anzi nerissima.
Il Crotone è terzultimo, 28 punti in 31 partite (6 vittorie, 10 pareggi e il resto, ahimè...); ha 22 punti meno dello scorso anno.
Il Brescia è nono con 42 punti: 11 vittorie, 9 pareggi, 11 sconfitte (-13 rispetto alla scorsa stagione).
Adesso, ho fatto questa pensata: al Brescia servono 'sti punti?
No.
In serie A non ci va, e la salvezza è sicura. Si tratta di amministrare queste ultime 11 partite, non sfigurando soprattutto davanti ai propri tifosi... Giusto?
Quindi, se mi seguite... Capito, no? Tutto si può aggiustare nella vita... Una mano lava l'altra, e in quell'altra trovi un regalino, una cuzzupella (vera), diciamo così. Insomma, due città molto lontane che possono trovare un intesa sportiva... Un gemellaggio di cui mi faccio carico, si va al mare lì, e poi si viene a lavorare qui (solo chi ha voglia però...), uno porta il vino della Franciacorta, un altro le soppressate e mulinciane varie... E si fa una festa, no?
In nome dello sport, no?
No??!
E' proprio vero, ormai nessuno mi rispetta più per il mio passato, e sì che ho fatto tanto per il calcio italiano...
-
(Lmg)

giovedì 12 aprile 2007

è ora di basta! (l'apo rimesta nel torbido, fa il verso a Sircana e cambia il travone con la penna)



Approfitto della Vostra cortesia per fare chiarezza su una vicenda che riguarda me e non solo me. Intendo cominciare subito con la crudezza e la pesantezza (almeno per me) dei fatti. Esistono a quanto pare alcune foto - e vorrei vederle rimosse al più presto - che ritraggono una persona (io) che si infila una penna nel naso. Io. Con le persone a me care a cui le spiegazioni sono dovute ho già avuto tutti i necessari chiarimenti.
Non mi sento minimamente vittima di un fotografo che, indipendentemente dal fatto che piaccia o meno, faceva semplicemente il suo mestiere. Né sono stato vittima o oggetto di ricatti, di avvisaglie o minacce di ricatto anche perché - come ho già avuto modo di dire - ho appreso dell’esistenza di questo reportage dalla telefonata di un giornalista che, nella tarda serata di martedì scorso, mi descriveva nel dettaglio la foto e mi annunciava l’intenzione di scriverne sul suo giornale. Le mie balbettanti e balbettate risposte registrate dallo stesso giornalista sono lì a testimoniare il mio stupore, visto che avevo praticamente rimosso dalla memoria il ricordo di un momento di stupida curiosità di una ormai lontana sera di capodanno. Dunque, se di qualcuno sono stato vittima, sono stato vittima esclusivamente di me stesso. Io so quello che ho pensato e fatto, ma, soprattutto - ed è quello che conta - so quello che non ho fatto.
Da questa storia ci sono molti insegnamenti da trarre. Quelli del valore degli affetti veri, quelli delle stupidità da evitare (la penna dopo alcuni campari ndr) e, per chi come me ha responsabilità forti (ma 'ndòe? ndr), la necessità di lavorare sodo perché il blog sia sempre più libero e autorevole grazie al rispetto di regole che non sono scritte ma sono racchiuse in una sola parola: floozie.
(L’apo)

p.s. il testo non geneticamente modificato della lettera di Sircana – per chi ancora non avesse visto il travone più famoso d’Italia a colloquio con il portavoce del premier – lo trovate qui:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200703articoli/19511girata.asp

mercoledì 11 aprile 2007

La Nuova Auto Di (L) Secondo (T)


Quando vuoi, (T)...
-

(L)

Il poker secondo (T)


(N)

martedì 10 aprile 2007

Bookshop, Kiss Goodbye


Oggi sarebbe stato comunque il mio giorno libero, perciò accadrà domani.
Domani mi sentirò in ferie, le ferie non pagate che da un pò addirittura aspettavo. Lavorare tutti i week end, tutti i festivi - compreso Pasquetta - alla lunga logora. Soprattutto se hai a che fare con degli intenditori d'arte nonchè menti superiori come quelle che vi ho descritto in due precedenti post (e per gli amanti del genere c'è una bella notizia: tempo qualche giorno e avrete la terza e ultima parte dello stupidario più stupidario che abbiate mai letto).
Però già lo so: mi mancherà. Mi mancherà molto.
Mi mancherà arrivare dieci minuti prima, vedere che aria tira e poi sgattaiolare al Ristop per prendere un tonico e ottimo Illy a euro 0,76 con lo sconto dipendenti.
Mi mancherà vedere passare tutti gli altri davanti al bookshop mentre vanno al bar o nello spogliatoio, fare due chiacchiere con le vecchie conoscenze e le nuove, o semplicemente stilare mentalmente la classifica delle guide e guard(i)a sala più carine (e depennare quelle che se la tirano e neanche ti salutano, pff!)
Mi mancherà sentire tutte le scemenze che ho sentito, e che mi basteranno per anni e anni... In fondo era la parte più spassosa del mio lavoro.
Ma più di tutto, mi mancherà il mio capo (veramente è la mia "capa"), una persona semplicemente straordinaria. Se tutti i "superiori" fossero come lei, non solo il luogo di lavoro, ma anche il mondo stesso sarebbe un posto migliore.
E poi i miei tre colleghi: una gioia quotidiana poter lavorare e dividere parte della mia giornata con loro. Dal primo all'ultimo giorno, mai uno screzio. Armonia perfetta. Allegria sempre, anche quando il bookshop sembrava un campo di battaglia. Ragazzi, sentirò la vostra mancanza, perchè siete degli amici ancor prima che colleghi.
-
PS: laureato in filosofia, post laurea in comunicazione e marketing, cerca qualsiasi impiego purchè serio. Ottima dialettica, naturale attitudine al contatto col pubblico, straordinaria resistenza allo stress. Disponibilità al festivo. Particolarmente capace nell'allineamento magneti da frigo e nello smaltimento scatole vuote sul retro. NON astenersi perditempo.
-
(L)

giovedì 5 aprile 2007

Soluzione a "La domanda misteriosa"


Cari concorrenti, la soluzione de "la domanda misteriosa" è molto meno fantasiosa (e molto meno divertente) di quelle da voi postate... In ogni caso, avete perso tutti! Eccola:


I redattori di Floozie ingrassano facilmente?


De-hi-hi-oh... alla prossima...

(N)

martedì 3 aprile 2007

Spot elettorale



Spesso ci sono categorie di persone, tipo i timidi, che vengono emarginati o comunque derisi ecc ecc. Stesso discorso vale per gli animali. Alcuni di essi sono stralodati (i cani per la loro amicizia verso l'uomo, i gatti per la loro compagnia, i criceti perchè così carini e così via) e altri lasciati da parte totalmente o comunque bistrattati; tra questi spiccano il maiale e la pecora. In questa sede mi voglio occupare della pecora, sulla quale ho fatto delle riflessioni importanti dopo aver comprato due maglioni piuttosto scadenti (10 euro l'uno) lo scorso inverno.
Sti maglioni prudevano un sacco e allora controllo l'etichetta e vedo che non sono di vera lana di pecora, se lo fossero stati non avrei avuto sensazioni spiacevoli. La pecora inoltre produce un latte molto più nutriente del latte della cugina mucca, dal quale si produce il famoso formaggio pecorino che è anche il mio preferito. Ci sono un sacco di cose da dire sull'amica pecora:

- Le hanno dedicato un bel locale che si chiama "Black Sheep" dove si bevono ottime birre di vario tipo (tranquilli non sono all'estratto di latte di pecora);
- se non hai sonno cosa fai? Conti le pecore e fai dei dolci sogni.
- Quale picco la scienza ha raggiunto nell'ultimo decennio. La clonazione no? E chi hanno clonato? La pecora Dolly ovviamente.
- Come detto prima dalla pecora e i suoi derivati si possono produrre degli ottimi prodotti: lana, formaggio.
- Si dice che sei la pecora nera della famiglia o della classe se sei "diverso" dagli altri e potrebbe essere anche un complimento, tanto che esiste un fumetto a Lei dedicato di Andrea Valente.
- A Pasqua si mangia l'agnello e sempre di pecora in fondo si tratta.
- La pecora è anche uno dei più importanti segni zodiacali cinesi.

Non sono mai stato un'animalista convinto, ma mi son reso conto che alcune specie andrebbero rispettate maggiormente tanto che ho deciso di prendermi la responsabilità di presentarmi alle prossime elezioni, magari facendo un tramo con i verdi, con il mio nuovo partito e il seguente slogan: "Vota Solo Pecora! Non siam ne di destra ne di sinistra, siam di dietro".
(T)

La domanda misteriosa.



Cari lettori, è tempo di rinverdire la gloriosa tradizione ludica del floozie. Dopo che quel bidone di Mr. Lesotutte! ieri ha mancato di onorare i propri impegni, c'è un solo modo per risollevarci: il ritorno de "la domanda misteriosa". Provate ad indovinare la domanda che nessuno ha posto!

Ecco la risposta:
(T) assolutamente no;
(L) tendenzialmente no, lo definirei piuttosto un tipo morigerato;
(N) sì, anche se non si direbbe (o meglio, un pò si direbbe, ma non del tutto);
(S)... ehm... bè... diciamo che si dà spesso alla pazza gioia!


Olllèèè...
(Mr. Ladomandamisteriosa)

lunedì 2 aprile 2007

Le so tutte! si fa perdonare



dell'assenza di oggi e vi regala un classico:


(N)

domenica 1 aprile 2007

A Sort Of Homecoming

U.TV ha riportato la notizia secondo la quale due organizzazioni di chiese dublinesi si sono messe d'accordo per riarrangiare canzoni degli U2 e usarle durante le celebrazioni liturgiche. "A sort of homecoming" verrà così eseguita per la messa della Domenica delle Palme nella chiesa di S. George e S. Thomas, il primo di Aprile. (fonte: u2place.com)

Sembra che io mi sia guadagnato un posto (spero molto futuro, zeong) nell'esclusivo paradiso dei cattolici, e senza mai alzarmi presto la Domenica per andare a messa. Ma considerando quanto mi costano gli U2 in termini economici, di pubblico ludibrio e di performance (vedi trasferte concerto con attese mai inferiori a dodici ore), posso garantirvi che la salvezza dell'anima costa, e neanche poco...
-
Leggendo la notizia ho pensato che, almeno una volta nella vita, avrei potuto cantare a messa senza far finta, muovendo le labbra a casaccio e ripetendo solo le ultime sillabe, in comico ritardo rispetto agli altri (avete presente quel famoso sketch di Mr Bean?)...
-
Leggendo la notizia non ho potuto far a meno di scivolare nelle emozioni retoriche, dal momento che molti di voi già conoscono la mia intenzione di provare l'avventura dublinese molto presto. In fondo, potrebbe davvero essere una sorta di ritorno a casa, alle origini, ad un posto che su di me ha sempre esercitato una forte attrazione già prima di visitarlo, e che una volta visto... bè, questa storia la sanno tutti (specie Little Paul, colui che ha scattato la foto migliore che posseggo di me, a Howth appunto).
-
Leggendo la notizia, ho anche pensato che ormai non si lascia perdere neanche più il sacro (non crederete che io sia uno di quei fan, incapace di relegare le mie personali vedute a semplici - per quanto intense - emozioni familiar-rockettare soggettive?). Ma tanto si sa: la strada per diventare papa è lunga, e quando Bono si mette in testa una cosa è difficile fargli cambiare idea: ve lo dice uno che ad ogni concerto, fra l'attacco in La minore di One e la prima strofa deve sorbirsi interi minuti di sermone...
-
Leggendo la notizia, ho riflettuto: se dovessi andare incontro a momenti difficili a Dublino, per lo meno potrò cercare conforto nei luoghi di culto, accendere un cero alla Madonna di Capo Colonna (ah, le origini...) per farmi trovare un lavoro decente e non far mai mancare la pasta Roma nei supermarket Tesco; e quando tutto è perduto, farmi almeno una cantatina della mia band spiritualmente materiale, e materialmente spirituale. Quello mi fa(rebbe) sentire davvero a casa, ovunque.
-
NB: A sort of homecoming è presente sull'album The unforgettable fire (1984) e sull'EP Wide awake in America (1985). Gli U2 non la eseguono dal vivo (e nemmeno in chiesa) da più di vent'anni. In compenso, i Pearl Jam l'hanno (in parte) suonata recentemente a Toronto, in un concerto durante il quale Bono ha fatto una visita alla band del buon vecchio Eddie. Almeno qualcuno si ricorda di questa bellissima canzone...
-
(L)