domenica 29 aprile 2007

Giuda Ballerino!


Siete avvisati: questo post sarà nostalgico.
Sono le sette e mezza di un Giovedì di primavera, tre amici chiacchierano ed uno di loro è alle prese con una valigia (un bagaglio a mano, scopriranno increduli, dopo, i tre amici) che non vuole saperne di chiudersi. Ma è tardi, bisogna partire: c'è un aereo per Dublino che aspetta uno di loro, e dopo un rapido e astuto trucchetto, la valigia si chiude e sono pronti.
"Posso prendere il tuo Dylan? Te lo riporto quando torni..."

E' un venerdì qualunque, e mi ricordo di quel Dylan Dog lasciato in macchina di (T) che aspetta solo di essere di letto. Tutto d'un fiato, come ai vecchi tempi.
La locanda alla fine del mondo, Marzo 2007. Numero 243.
Non so... Sono cresciuto. Oppure è invecchiato il mio (anti)eroe dell'adolescenza, quello che aspettavo in edicola come si aspetta l'autobus quando fa freddo. Quello che mi regalava trenta o quaranta minuti di relax, e quasi mi sforzavo di leggere piano, per non finire presto.
Il fatto è che le trame mi sembrano diventate sterili e scontate. Del resto è comprensibile: provate voi, mese dopo mese e per anni, a inventarvi storie e incubi decenti. Amara scoperta, anche la fantasia nera viaggia su un treno di quotidianetà. Prima o poi le stazioni finiscono...
Quindi, inutile scroccare albi o andare saltuariamente in edicola.
Meglio rileggere i vecchi albi, quelli mitici, ogni tanto. Rivedo le splendide donne di Dylan: Morgana (probabilmente la donna di carta che più mi ha fatto sognare) ed Anna Never, Bree daniels e Lillie Connolly (la più bella: un vero concentrato di fascino irlandese). E continuo a ridere sulle battute di Groucho, manco fosse la prima volte che le leggo. E poi l'ispettore Bloch, e Xabaras, Mana Cerace, nemici implacabili e personaggi incredibili e grandiosi. Altro che paura, quelle pagine ruvide davano coraggio, e aprivano porte su orizzonti in cui potevi perderti, anche se solo per poche decine di minuti.
Certo, già negli anni d'oro si sentiva un certo snobbismo degli autori (in primis Sclavi, geniale quanto insopportabile) che - si capiva - non avrebbe fatto bene alla vita dell'Indagatore dell'incubo. E' quel mostro di bravura di Sclavi l'aveva capito, tanto da scrivere la parola fine molto prima della fine, cioè quel famoso numero 100 che rivela tutti i misteri di Dylan, e riguardo al quale il padre artistico di Dylan ammoniva: mettetelo sempre alla destra dell'ultimo albo, questa è l'ultima parola.
Se avessi capito cosa intendeva, oggi sarebbe alla destra del numero 99, ed avrei una collezione perfetta, un fumetto d'autore fatto e finito e nessun rimpianto.
L'adolescenza, come la paura, non dura in eterno. Bye Dylan, ci vediamo a Zed, o nella zona del crepuscolo. O una di queste 99 notti insonni.
-
(L)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

oggi niente commento mattiniero... anke se il post l'ho letto alle 8:00 in punto! ma non sapevo cosa dire... poi, vista la scarsità di afflusso di pubblico scrivente su questo agonizzante blog ho deciso di postare un commento. Ma che un commento in fondo non è, ed è meglio che non lo faccia, perchè in realtà, ebbene si, devo confessarlo, in realtà io Dylan Dog non l'ho mai letto, nemmeno un episodio, anzi, nemmeno una pagina! insomma, non ero per niente conformista al liceo, e nemmeno adesso per fortuna; ma che fatica non esserlo! A volte penso che vorrei essere "omologato", forse tutto nella vita sarebbe più facile, ma che ci posso fare? non sono fatto così e in fondo sono anche orgoglioso di quel che sono e quel che faccio.
PS: vedendo la vignetta sono anche cotento di non averlo mai letto questo Dylan... cmnq di fumetti ne leggevo altri, ache sullo stesso filone, e anche topolino (che antipatico però! io leggevo solo le storie dei paperi, moooolto meglio!)

Anonimo ha detto...

mi viene in mente il film "the truman show" con jim carrey, quando da piccolo voleva fare l'esploratore e la maesta, srotolando la cartina (non rollando... ndmare), gli disse che non c'erano piu' terre da scoprire!
che senso di tristezza!! va beh, mi viene da dire, io voglio viaggiare lo stesso!!! e se la maestra mi dicesse che allora sono un pecorone gli direi di farsi i c***i suoi!
caro p ti sei perso uno dei fumetti piu' belli di sempre! e te lo dice uno che ne ha letti tanti e soprattutto adora paperino

Anonimo ha detto...

ap, grazie per il commento. Sei la dimostrazione che non bisogna per forza dire chissà che per commentare.
(A parte il fatto che ho letto tra le righe un approccio esistenzialista al post che non era niente male...)
E inoltre condivido la perla di saggezza su Topolino.
I paperi sì che sono simpatici.
Parzialmente Pippo, mi sembra troppo tonto.
Le mie storie preferite erano quelle dei paperi (con Archimede compreso) in viaggio nello spazio e le sfide Paperone-Rockerduck.
Gastone invece mi sta proprio sullo stomaco.
PS: guarda che Dylan è un beccacione, è che a volte lo disegnano male...
PPS: ciao mare qua già si sente la tua mancanza.

Anonimo ha detto...

Io Dylan dog l'ho letto per un pò. E mi piaceva di molto. Tuttavia ho provato la sensazione che ha descritto L (come sempre in modo egregio) dopo una cinquantina di numeri. Di "topolini" ce n'è voluti almeno sette-ottocento. Top: paperoga, paperinik, ciccio di nonna papera. Ps: somiglione (S)-ciccio di nonna papera.

Anonimo ha detto...

ehi che mi sono perso?

Anonimo ha detto...

ehi che mi sono perso?

Anonimo ha detto...

ehi che ti sei perso?

Anonimo ha detto...

un ragno al ristorante: "cameriere, c'è una mosca nel mio piatto...Faccia i complimenti allo chef!"

Anonimo ha detto...

voi siete tutti impazziti!!!! Dylan è fantastico!!!!
provate a leggere "oltre quella porta" (n.228) o "il cimitero dei freaks"(n.245)......
malinconia nuova, ma altrettanto intensa di quella di una volta...
e poi sono anti teoria pro-Paperino !!! E dai , che non riesce a fare niente senza fare danni!!! meglio Topolino!!!