Penso: scriverò un post.
Non so ancora cosa scriverò, in fondo credo all'ispirazione del momento. Altrimenti, come credete che faccia a mettere insieme riga su riga? Certo ci vuole volontà, ma soprattutto è un bisogno, una pulsione...
Mi siedo.
Ne accendo una.
Fuori piove, piove bene, sento il rumore fresco e nero. Vedo i lampi nelle fessure e presto l'orecchio ai tuoni. Questo va bene, può essere un'ispirazione. Mi ricorda una gran canzone, così decido di fare due cose: mentre scrivo il post metto il sottofondo ispiratore, Riders on the storm. E qualcosa verrà, o forse no. L'importante è il momento, quello da cogliere. Ascolto un pezzo epico dei Doors, lo metto nero su bianco e l'orecchio è lì, con la pioggia vera.
Sì, è vero: in realtà faccio tre cose. Ascolto, agisco e ascolto.
Quattro, perchè adesso ve lo consiglio come esercizio.
Il pezzo lo conoscete, non vale rifugiarsi, non accetto scuse.
La pioggia c'è, e il resto mettetelo voi.
Se leggerete questo post con il sole, magari domani, tenete il consiglio.
Se ci sarà il temporale, aprite una finestra e mettete nell'aria Riders on the storm.
Meglio se siete gente che fuma nei momenti topici.
Interessante, magari in compagnia - la compagnia giusta, però.
Finito. La pioggia dura, il pezzo è concluso.
Ho ascoltato i Doors e sfogato le dita.
Stavolta ci ho impiegato anche poco. Peccato, l'avrei riascoltato volentieri.
Forse domani pioverà di nuovo.
-
(L)
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12 commenti:
Per AP:
tu che hai suonato light my fire al piano e aperto un'altra piccola porta di gradimento acustico... Impara lo spartito di riders on the storm, dai!
C'è un assolo MITICO.
Per (N):
sei proprio el hombre de la puerta de atras, va là!
per Elle, o pour elle...
è da un mesetto circa che lo spartito di Riders on the Storms ce l'ho in testa, ma non per suonarlo così com'è, bensì per farne un'elaborazione personale, un pezzo per piano solo che dovrebbe essere una sintesi dei Doors+Liszt+Bach... ma in questo periodo ho lo scazzo esistenziale, non ho voglia di comporre... spero passi.
Cmnq state certi che appena scritto verrà offerto al vostro ascolto sulle pagine di questo blog...
Lo sapevo che eri un mito ap.
Aspetto con ansia il passaggio dello scazzo esistenziale...
ecco i Doors,li aspettavo al varco del Floozie.
Ogni tanto sento ,a proposito del blog,la parola "agonizzante",il cespuglio del west che passa..frrrr.
Tutto finto.
L'importante sono i post,i commenti poi,ben vengano.
Ascoltare,anzi riascoltare Riders on the Storm fa solo bene,mi piace il Floozie che ti ricorda quelle cose che ti fanno vivere meglio:perchè questa è la qualità che dà un senso a tante cose (come Rino Gaetano,il Dylan di Sclavi,un buon film...).
Grazie ai suonatori dai low moral standards allora,avanti così.
L'unico appunto?Forse una suonata un pò più corale,tipo la recensione cinematografica o gli appunti di moda:post che hanno avuto vita breve,ma noi aspettiamo con piacere.
Assegno a questo post il premio "miglior soggetto per post di tutta la storia floozie".
Ps: Hasta el Floozie siempre!
Per (L): la mia canzone preferita dei doors è proprio quella che dici, già. Anzi, la proporrò per Le so tutte!. Viva las portas!
tra l'altro questa foto dei doors l'avevo già vista...
Inutile girarla, dai.
I doors sono sempre i doors.
Tra l'altro oggi li ho fischiettati parecchio, mentre facevo un primo maggio alternativo di smazzo totale alla nuova casa di montichiari.
Piccole soddisfazioni, anche se ho scoperto (o forse già lo sapevo) che non sono tagliato per fare il "magutto".
E nemmeno lo sguattero, visto che quello ho fatto.
però ho "pizzutato" tutta una parete per la futura colla da piastrelle: buttare giù un muro è difficile, anche con colonna sonora giusta non sono finito "to the other side"...
ah ma mi son perso i doors e le piastrelle di (l)?
specialone doors stase su all music...fide quanto son veci i superstiti?
è stato fichissimo!
non sono vecchissimi: sono gli abusi di gioventù...
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