Quando ero studente e davo alla filosofia qualche possibilità di potermi stupire, mi incuriosiva e mi meravigliava una cosa. Nei dialoghi platonici cosiddetti “aporetici” Socrate, maestro di Platone, spesso non veniva a capo di nulla e alcune volte addirittura lasciava l’agone dialettico da confutato (vale a dire sconfitto sulle argomentazioni). Più tardi ho capito che il messaggio del “fallimento socratico” era di gran lunga più pregnante di qualsiasi dottrina Platone avesse in mente di esplicare. Dietro c’erano due fondamentali riflessioni.
La prima: nell’Atene del V secolo, patria della cosiddetta “proto democrazia”, si assisteva ad un rapido e pericolosissimo processo che metteva in mano alle “tribune politiche” (così almeno le dovremmo chiamare oggi) tutte le decisioni relative alla città. Dalla politica estera alla giustizia, si discuteva di tutto. Ed il più bravo ad argomentare la spuntava.
Ma, è noto, l’arte della parola nel pubblico dibattimento (la dialettica) è in grado, se usata con perizia, di sovvertire certezze che sembrano inviolabili. Infatti il margine di “inganno” e persuasione emotiva è estremamente alto. Coloro che facevano arringhe politiche, difese giudiziarie e quant’altro per mestiere venivano denominati sofisti. I peggiori tra questi, eristi. L’eristica è la dialettica basata sull’attacco verbale, sul trucco, sulla trovata. Il fondamento di questa disciplina è che tra parola (logos) e verità (aletheia) non c’è legame. Per cui tutto può essere vero, e tutto falso. Basta saper convincere il pubblico. Illuminante a tal proposito è il dialogo “Eutidemo”.
In questo dialogo Socrate fa una figuraccia colossale, ed alla fine uno “spettatore” (forse Isocrate) dice al vecchio maestro di lasciare perdere gli eristi. Dialogare con loro è solo una perdita di tempo, non se ne guadagna nulla e la gente finisce per coprire di discredito anche chi invece, in assoluta buona fede come Socrate, dà loro la possibilità di “esibirsi”. La vecchia storia per cui chi va al mulino finisce per infarinarsi…
Seconda considerazione, legata alla prima: le persone di buon senso, che come fine hanno la ricerca della verità o che semplicemente perseguono il piacere del dialogo costruttivo e non privo di ironia (anche in questo, Socrate è geniale) sono costrette a vita privata o accademica, dal momento che lo “spazio pubblico” è popolato da gente che fa della politica un gioco. Un gioco diabolico ed esplosivo, che costerà la condanna a morte a Socrate.
Perché Socrate muore? Perché crede nel rispetto delle regole. O meglio, crede che la democrazia sia il rispetto delle leggi che il popolo esprime avendo come fine quello di cercare la giustizia.
Invece in quel contesto storico la democrazia è in realtà una “dittatura del popolo”. Estemporaneità e carica emotiva, in cui basta un erista, un capo di fazione politica che spinge sulla leva del populismo e il danno è compiuto (e così sarà infatti per la città di Atene).
Fine della lezione di storia della filosofia antica.
Caro L’apo, oltre ad esprimerti solidarietà per le minacce alla tua personcina che hanno amareggiato tutti i veri amici di Floozie, posso nel mio piccolo consigliarti di non fare lo stesso errore del saggio Socrate, e di essere più oculato nella scelta degli interlocutori, lasciando a chi si culla nello spazio pubblico la gioia soggettiva di dire quello che gli pare sotto le insegne di quella democrazia che invece è sopruso verbale sistematico.
Così cerco di fare io.
Caro (N), come vedi dormivo durante le ore di chimica ma stavo sveglio in quelle di filosofia (non è vero, ndl).
Il tuo tentativo di riportare al buon senso la polemica più inutile della terra ti fa onore. Ma fossi in te lascerei perdere le visite a domicilio sui blog altrui, se non altro per non rischiare di avere una fastidiosa pariglia. Inoltre, si potrebbe andare incontro ad equivoci, perché su Floozie c’è in effetti la censura (il censore capo sono io, di fatto…) e il rispetto di norme non scritte ma facilmente intuibili. Se sugli altri blog non si fa così, poi gli ospiti si trovano male da noi.
Per (T), infine: prima di te ho dovuto sopportare l’imbarazzo (immagino che sia così) di vedere amici di diverse cerchie, invitati a partecipare al blog, che non trovano di meglio da fare che seminare polemiche e insulti. Tu stesso sei stato vittima di attacchi verbali, e pure (ap).
Purtroppo i buoni propositi non sempre vengono premiati, comunque sia finchè c’è la tua volontà di dare ospitalità ai tuoi amici, mai mi permetterò di interferire.
Scusate il post lungo e pizzosello rispetto a quello brillante di (T), ma la digestione della carbonare fa questo effetto...
PS: somiglione Sartre - Hans uomo-talpa.
La prima: nell’Atene del V secolo, patria della cosiddetta “proto democrazia”, si assisteva ad un rapido e pericolosissimo processo che metteva in mano alle “tribune politiche” (così almeno le dovremmo chiamare oggi) tutte le decisioni relative alla città. Dalla politica estera alla giustizia, si discuteva di tutto. Ed il più bravo ad argomentare la spuntava.
Ma, è noto, l’arte della parola nel pubblico dibattimento (la dialettica) è in grado, se usata con perizia, di sovvertire certezze che sembrano inviolabili. Infatti il margine di “inganno” e persuasione emotiva è estremamente alto. Coloro che facevano arringhe politiche, difese giudiziarie e quant’altro per mestiere venivano denominati sofisti. I peggiori tra questi, eristi. L’eristica è la dialettica basata sull’attacco verbale, sul trucco, sulla trovata. Il fondamento di questa disciplina è che tra parola (logos) e verità (aletheia) non c’è legame. Per cui tutto può essere vero, e tutto falso. Basta saper convincere il pubblico. Illuminante a tal proposito è il dialogo “Eutidemo”.
In questo dialogo Socrate fa una figuraccia colossale, ed alla fine uno “spettatore” (forse Isocrate) dice al vecchio maestro di lasciare perdere gli eristi. Dialogare con loro è solo una perdita di tempo, non se ne guadagna nulla e la gente finisce per coprire di discredito anche chi invece, in assoluta buona fede come Socrate, dà loro la possibilità di “esibirsi”. La vecchia storia per cui chi va al mulino finisce per infarinarsi…
Seconda considerazione, legata alla prima: le persone di buon senso, che come fine hanno la ricerca della verità o che semplicemente perseguono il piacere del dialogo costruttivo e non privo di ironia (anche in questo, Socrate è geniale) sono costrette a vita privata o accademica, dal momento che lo “spazio pubblico” è popolato da gente che fa della politica un gioco. Un gioco diabolico ed esplosivo, che costerà la condanna a morte a Socrate.
Perché Socrate muore? Perché crede nel rispetto delle regole. O meglio, crede che la democrazia sia il rispetto delle leggi che il popolo esprime avendo come fine quello di cercare la giustizia.
Invece in quel contesto storico la democrazia è in realtà una “dittatura del popolo”. Estemporaneità e carica emotiva, in cui basta un erista, un capo di fazione politica che spinge sulla leva del populismo e il danno è compiuto (e così sarà infatti per la città di Atene).
Fine della lezione di storia della filosofia antica.
Caro L’apo, oltre ad esprimerti solidarietà per le minacce alla tua personcina che hanno amareggiato tutti i veri amici di Floozie, posso nel mio piccolo consigliarti di non fare lo stesso errore del saggio Socrate, e di essere più oculato nella scelta degli interlocutori, lasciando a chi si culla nello spazio pubblico la gioia soggettiva di dire quello che gli pare sotto le insegne di quella democrazia che invece è sopruso verbale sistematico.
Così cerco di fare io.
Caro (N), come vedi dormivo durante le ore di chimica ma stavo sveglio in quelle di filosofia (non è vero, ndl).
Il tuo tentativo di riportare al buon senso la polemica più inutile della terra ti fa onore. Ma fossi in te lascerei perdere le visite a domicilio sui blog altrui, se non altro per non rischiare di avere una fastidiosa pariglia. Inoltre, si potrebbe andare incontro ad equivoci, perché su Floozie c’è in effetti la censura (il censore capo sono io, di fatto…) e il rispetto di norme non scritte ma facilmente intuibili. Se sugli altri blog non si fa così, poi gli ospiti si trovano male da noi.
Per (T), infine: prima di te ho dovuto sopportare l’imbarazzo (immagino che sia così) di vedere amici di diverse cerchie, invitati a partecipare al blog, che non trovano di meglio da fare che seminare polemiche e insulti. Tu stesso sei stato vittima di attacchi verbali, e pure (ap).
Purtroppo i buoni propositi non sempre vengono premiati, comunque sia finchè c’è la tua volontà di dare ospitalità ai tuoi amici, mai mi permetterò di interferire.
Scusate il post lungo e pizzosello rispetto a quello brillante di (T), ma la digestione della carbonare fa questo effetto...
PS: somiglione Sartre - Hans uomo-talpa.
(L)
15 commenti:
d'accordo su tutto.
PS: somiglione accettato.
PPS: rilancio con un somiglione wittgenstein - telespalla bob che ha cambiato taglio di capelli.
PPPS: forse però wittgenstein è più somiglione troy mcclure...
accettato, ma c'è una interferenza wittgenstein-hugh grant
si scrive hugh, dice mia sorella.
barthes invece sembra un parente stretto del direttore skinner
Solo per vie traverse ho appreso della controversia ma...(L), questo post è davvero coi contro c...i, da tenere sul comodino.
Molto apprezzato!
ciao (l), il post è davvero molto bello. però ti dirò che io al contrario tuo non ho nessun imbarazzo da sopportare (quando il tuo amico mi insultava mica me la son presa con te, mi spiace se ti sei sentito imbarazzato per me).semplicemente ognuno si prende la responsabilità di ciò che scrive. il post in questione non è piaciuto proprio neanche a me, ne ho sia parlato direttamente che scritto sul blog di(d)in un commento. il problema non è la polemica in se, ma il buon senso di mantenere toni ironici, non offensivi e minacciosi. questo però non toglie che io non sia d'accordo con la censura, altrimenti pubblichiamo i commenti che solo ci piacciono e diventiamo buona domenica. mi affido semplicemente al buon senso delle persone.
pppps: foucoult somiglione curzi dimagrito o collina ingrassato
..che post da finocchi...
ahahah schersavo...hai ragione su tutto (l)..ma l'idea di insultarli senza ritegno m iha completamente sopraffatto. Naturlamente la polemica in sè era la cosa più futile del mondo, manco le notizie di Studio Aperto sui cani che vanno a fare la spesa, tuttavia il pensiero di tutta quella birra sprecata...che nervi! hehe
Non preoccupatevi, comunque, ieri sera sono stato da papà Nisto e da mamma Chiara e tutta la birra che ho visto è finita nella mia panza.
Siete grandi.
Magari una sera di queste vi invito a cena.
..e io cucino!sembra che nulla sia cambiato oggi rispetto a quello che succedeva nell'Atene del V sec.a. C....ma allora Grillo nn potrebbe assomigliare a un erista? caro Lo io intendo stampare davvero il tuo post e distribuirlo ai clienti coop assieme a un mio volantino sovversivo a favore degli ogm!infine: tutti noi abbiamo volgia di vederti, anche per un saluto e per commentare dal vivo questo post che ieri sera sera qualcuno mi ha raccomandato calorosamente!ok?!
Non c'entra una mazza ma questa dovete proprio leggerla,tipo le "good news" di Report.
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/industriale-operaio/industriale-operaio/industriale-operaio.html
in effetti socrate era abbastanza finocchio.
chiedete ad alcibiade.
Scusate la banalità (qualsiasi complimento al post sarebbe ancora troppo poco) ma permettetemi il somiglione di Socrate con il tradizionalissimo Babbo Natale!
caro babbo natale-socrate,
siccome quest'anno sono stato buono vorrei il "Parmenide" di Platone in versione rilegata a mano con testo greco e traduzione latina a fronte.
Se non c'è quello, il castello dei Masters.
PS: somiglione accettato da me.
vabbè allora devi accettare anche il somiglione nietzsche - dott. zoidberg di futurama!
alla luce dell'amor fati intellectualis, nonche dell'eterno ritorno, il somiglione NON è accettato.
però zoidberg potrebbe essere un ubermensch.
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