mercoledì 28 marzo 2007
Fanta4 internescional league. Classifica ufficiale al 15.03.2007
l)
udinese 32
juventus 52
west ham 20
barcellona 50
nantes 29
b. leverk. 36
argentinos 20 + 9
az 59
st. liegi 49
totale: 356
n)
inter 73
bologna 45
reading 43
r. madrid 45
psg 28
stoccarda 46
boca j. 44 + 10
feyenoord 48
s. trond 26
totale: 408
s)
milan 40
brescia 36
tottenham 42
valencia 47
bordeaux 43
w. brema 47
independ. 29 + 4
psv 67
bruges 42
totale: 397
t)
livorno 29
napoli 49
liverpool 53
bilbao 26
rennes 37
h. berlino 34
lanus 31 + 9
ajax 59
anversa 34
totale: 361
Pubblicato da floozie alle 14:29 18 commenti
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lunedì 26 marzo 2007
La Posta Di Floozie
state diventando sempre di più ed in redazione siamo ormai sommersi della vostre missive. Siamo molto orgogliosi di ciò e - dobbiamo confessarlo - la cosa ci ha sorpreso, tanto che ci siamo accorti di non essere attrezzati per smaltire tutta la posta in arrivo. In futuro faremo di meglio, promesso. Intanto abbiamo scelto le più significative del mese di Marzo.
Per la milionesima volta: SONO SOLO QUELLI! E stanno pure finendo.
PS: porta i tuoi genitori in tribunale.
-
Pubblicato da floozie alle 22:04 45 commenti
Doctor Jerry e Mr. S
1-il tipo mi sta proprio sui maroni
2-mi sembra di essere un po' piu' bellino, magari mi sbaglio ma e' cosi
3-rappresenta un'italietta dalla quale mi sn sempre tenuto lontano
4-non sn mai stato alla capannina
5-sono gia' il figlio di Tom Hanks
Sono molto permaloso e questo lo sanno in tanti... Chi di somiglione negativo ferisce prima o poi di somiglione negativo...
ciao ciao
Pubblicato da floozie alle 17:00 7 commenti
sabato 24 marzo 2007
Please, Listen To Me Children
Il tastierista Ray Manzarek ha dichiarato in proposito: "vogliamo che i nostri fans, vecchi e nuovi, ascoltino quello che noi stessi abbiamo scoperto riascoltando le registrazioni originali su più piste. Ci sono 'background vocals' di Jim Morrison, mie parti di pianoforte mai utilizzate e parti o assoli di chitarra di Robby Krieger mai incluse nelle incisioni originali e che possono ora essere ascoltati per la prima volta". "E' un invito ai nostri fans ad unirsi a noi in questo ricreare le leggendarie sessioni di registrazione dei Doors, e ad essere parte del concepimento originario". (fonte: http//:musica.alice.it)
Pubblicato da floozie alle 21:34 12 commenti
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mercoledì 21 marzo 2007
Wanted!
come molti di voi sanno - specie (N) e (P), due veri esperti nella materia giallo Simpson - chi scrive è un appassionato della famiglia più irriverente e spassosa della TV. Come me, anche mia sorella, che giorni fa (credo Venerdì), appena rientrato a casa dopo una faticosa ma onesta giornata di lavoro al bookshop, già sull'uscio mi avvertiva: "ti sei perso un gran puntata!"
Se lo dice lei, bisogna fidarsi.
Sembra che i Simpson abbiano fatto una spassosa trasferta in Italia (in Toscana) e che in quella terra abbiano incontrato di nuovo una vecchia conoscenza, specie di Bart: Telespalla Bob, mitico personaggio della saga, di cui posseggo anche una miniatura regalatami due Natali fa dalla sorella in questione (insieme a quella di Mr Burns: scelte di classe...). Per completezza di informazione, devo dirvi che Telespalla è sì uno dei miei preferiti, ma la coppia Lenny & Carl è insuperabile.
Arrivo al dunque: qualcuno di voi l'ha registrata, la gita italiana di Homer e compagnia? Qualcuno di voi sa come posso procurarmela? Qualcuno di voi ha una maglia dell'Ayatollah Khomeini? Oppure un album autografato dei Re Acuti? O un test di gravidanza marca Krusty? (nb: questo per dimostrare che non scherzo...)
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Tra l'altro, mi pare che la squadra di Matt Groening abbia recuperato smalto dopo alcune stagioni un pò grigie. Ho visto qualche episodio dopo la scottatura di Venerdì e, sebbene il livello delle stagioni III e IV sia inarrivabile, ho riscoperto il sano e sempreverde gusto della risata Simpson-indotta (per esempio, vedi episodio in cui Homer crede di avere un'altro padre naturale e, finito in ospedale per vicende come al solito inverosimili, viene nutrito tramite un tubo: ma da questo tubo escono prosciutti e polli interi...).
Oggi invece ho scoperto, guardando la mia mezz'ora registrata dalla mia fedele e brillante sorella, l'esistenza di torbidi segreti a Springfield:
- Mr Burns ha lavorato da Boe per un certo periodo della sua vita, prima di trovare nel Juke Box del locale una fortuna in monete d'oro e riacquistare la sua centrale perduta al gioco.
- Boe e la signora Kaprapal (appena arrivata in città) hanno avuto un travolgente flirt.
- Il temibile Snake, prima di darsi alle più sfrenate malefatte (quali l'ispezione portafogli degli studenti di ingegneria), era un giovane e brillante archeologo.
-
Insomma, guardando i Simpson mi accorgo che la celebre "immaginazione al potere" esiste, e che per fortuna è fiorita nella testa giusta. Thanks Matt, senza il tuo talento avrei riso molto di meno nella mia vita...
-
Pubblicato da floozie alle 21:01 20 commenti
lunedì 19 marzo 2007
Happy Birthday, My Friend! (by G.L. Worst)
Ho chiesto espressamente alla redazione di floozie di poter avere l’onore di scrivere alcune semplici parole per celebrare il compleanno di Little Paul Bigropes, che ho avuto il piacere di conoscere a Dublino (non lo conoscevo prima, sia chiaro).
Che trattasi di un ragazzo dalle doti non comuni l’ho capito subito: è sveglio (anche se ci mette molto a passare dalla fase abbiocco a quella propriamente detta di veglia) e molto alla mano. Difatti, ci ha messo meno di cinque minuti ad adattarsi ai ritmi ed ai costumi irlandesi, e dublinesi in particolar modo. L’ho visto entusiasmarsi per lo sport più popolare d’Irlanda, quel calcio gaelico che per vie traverse ha fatto parte della mia fortuna professionale; l’ho visto (e se non l’avessi visto, non ci avrei creduto) spararsi un fish & chips che avrebbe demolito fior di scaricatori di porto della baia in un batter di ciglia; non ho avuto nessun gap culturale a mostrargli la via con la quale a Dublino la gente si rilassa e fa amicizia: pinte su pinte di Guinness, e passa ogni paura. Quasi mi faceva fare brutta figura (sì, ma quasi però).
Nonostante siano trascorsi sei mesi da quella fantastica settimana a Dublino, i miei ricordi sono chiari come fosse passato un solo giorno. Le nostre serate in compagnia del nostro impeccabile amico J.P. Bearzasis a sfidarci al microonde world player! E le nostre escursioni quotidiane per la città (a piedi, per risparmiare), dove Little Paul, mostrando il suo stoico altruismo, si sorbiva il mio turismo musicale a base di U2 senza mai farmelo pesare…
Insomma, grazie alla redazione di floozie posso finalmente rendere giustizia a questo ragazzo dall’animo schietto e sincero come una Kilkenny (non come quella birretta col baffo che avete in Italia); dall’enorme spessore morale (vedi sue ripetute filippiche – sempre condivisibili – sulla scarsezza di ragazze da tenersi strette) e dotato di una verve insospettabile: ancora adesso qui nella capitale si parla di un party dublinese in cui Little Paul ha dato lezioni di italian style (vedi soprattutto la celebre carbonara che quasi da sola ci ha aperto le porte della Dublino da bere – e abbiamo bevuto, per tutti i boccali di Temple Bar!).
Quindi caro Little Paul, è ovvio che il mio augurio non è semplicemente quello di un felice compleanno (nb: offrici una birretta, magari…), ma anche quello di rivederti sull’isola quanto prima, per rinverdire i fasti di Settembre (e magari riusciamo a trascinarci dietro anche il nostro architetto dall’aplomb britannico, J.P).
Auguri, ed alla tua.
Pubblicato da floozie alle 23:52 15 commenti
domenica 18 marzo 2007
Lenti, Con Tatto
forse perché covava un impulso irresistibile a sopprimere quell’immagine di professorino progressista;
forse perché della fatal quiete… ehm, no. Rimembranze liceali.
Insomma, (L) ha fatto un piccolo passo per l’umanità, ma un grande passo per sé (tanto che parlerà di sé in terza persona per tutto questo post, probabilmente per sottolineare che se la tira un po’, non è dato sapere con certezza): ha smesso gli occhiali per delle lenti che fanno molto ventunesimo secolo e occidentalista convinto.
Superato facilmente il trauma del mettersi un dito nell’occhio (e, giusto per prevenire facili ironie, NON superato il limite per mettere il sopracitato dito da qualche altra parte) è tornato a vedere il mondo come il creatore lo creò e il salvatore lo redimet… lo redis… lo salvò. Infatti, (L) adesso vede senza supporto vitreo: ma a dire il vero non ci vede mica tanto, perché il trapasso (zeong) da puffo quattr’occhi a vanitoso è irto di difficoltà e graduale. Ma (L) è fiducioso e crede ciecamente (…) alle parole del suo ottico, che gli ha promesso grandi risultati in massimo dieci giorni.
Staremo a vedere (appunto…).
Cosa si aspetta (L) dal domani (citando una famosa hit degli ormai scomparsi – rizeong – Lunapop)?
Innanzitutto, che il suo astigmatismo non peggiori (difatti, è molto restìo ai cambiamenti); ma tutte le sue speranze sono volte ad un rinnovato successo nei confronti dell’universo femminile; rinnovato perché (L) era forse il ragazzo più popolare della Scuola Media Statale Leonardo da Vinci di Modugno, BA, anno scolastico 1990-91: strane coincidenze, (L) all’epoca non portava gli occhiali, bensì delle stravaganti camicie dovute alla moda del momento e delle simpatiche ciambelline all’estremità dei jeans, che gli valsero due flirt, uno durato ben due mesi.
Ma il passato non conta, come disse il presidente della Cirio vedendo irrompere la finanza nei suoi uffici. Una nuova era si mostra all’orizzonte (per ora lievemente appannato) di (L) che orgoglioso si specchia e vede… vede… VEDE LA SUA BARBA TENDERE AL BIANCO!
Houston, abbiamo (un altro) problema.
Pubblicato da floozie alle 20:07 25 commenti
giovedì 15 marzo 2007
Dottooore...Dottooooore...Dottore del buco del locu!
-Meglio A Mare Mare che A Mare una donna cui piace fare il bagno al lago.
-Tra il dire e fare (indovinate cosa) c'è di mezzo il Mare.
-Chi trova il Mare trova un amico e una vacanza.
-Ci sentiamo anche noi gente di Mare.
-Tra moglie e marito non metterci il Mare (dedicato a tutti i mariti)
Pubblicato da floozie alle 19:18 13 commenti
Fanta4 internescional league.
Pubblicato da floozie alle 18:32 13 commenti
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mercoledì 14 marzo 2007
Andiamo a Berlino!
Ci sono due nuove stelle nel firmamento del bigliardino metropolitano. E questi astri nascenti, fuoriclasse del calcio balilla, si sono rivelati ieri al mondo, sfruttando uno dei palcoscenici più prestigiosi del pincanello, (direi quasi la Scala del pinca), vale a dire il Bar Gibo.
Esultate, stringetevi forte e voletevi bene, perché ieri (L) e (T), anzi (T) e (L), che insieme formano la mitica formazione dell’All Star Team, sono arrivati in finale al torneo di Pinca! Cedendo solo alla fine, contro avversari di grandissima esperienza e di talento, con il risultato di 6-3 7-5.
Il pre-torneo.
(T) sembra all’apparenza scarico ma se non altro elegante, sfoderando una giacca che, ancor prima dell’inizio dei giochi, gli consente di vincere il premio "elegantone del torneo".
(L) sta sul chi vive, sparandosi qualche birretta e roteando le pupille per mitigare l’effetto "lenti a contatto per astigmatici". Non pare affatto una serata da raccontare ai nipotini.
Il torneo.
Il sorteggio non sembra dei peggiori, tuttavia l’All Star Team parte perdendo la prima partita per 6-3, a causa di un eccessivo rilassamento e un distacco dell’agone che fa molto floozie. Ma, forse per zittire l’uditorio mugugnante, forse pensando ai tre euro di pila versati come quota di iscrizione, alla rivincita fanno secchi gli avversari con una passeggiata di salute, 6-2. Si va dunque alla bella, e dopo un piccolo brivido dovuto ad una rimonta incipiente, si aggiudicano il quarto di finale con il tiro brevettato da (L), il velenosissimo spondino: 10-8 e tutti a prendere un tea caldo, anzi una birra fresca. Ma avreste dovuto vedere l’esterno di destra di (T): ha vinto la classifica marcatori al primo turno.
Ai quarti i ragazzi dell’All Star Team si ritrovano di fronte Il Calcio Truffa, ma per nulla intimoriti dal nome né da possibili accordi illeciti, si gettano a capofitto nella semifinale. Ancora una volta l’aplomb britannico gioca un brutto scherzo, e la prima partita va agli avversari. Un brutto 6-2.
Qui succede l’imprevisto: (T) sfodera una serie impressionante di gol dal centrocampo, mentre (L) vede l’icona di Fabio Caressa appoggiata al banco che continua a urlare: andiamo a Berlino! Andiamo a Berlino!
Memore dei fasti del mondiale, e succube dell’allucinazione audio-visiva del suo idolo, (L) para l’imparabile e i nostri riaprono il discorso finale: 6-0, e bimbi a nanna. Resta da disputare la bella, ma ormai l’All Star ha trovato la perfetta simbiosi e non ce n’è per nessuno: 10-4, con altro golletto finale di (L), addirittura chiamato da (T): pincanello champagne!
La festa.
Grandi scene di giubilo e manifestazioni di orgoglio per il duo che, contro ogni previsione, si è aggiudicato un posto nella storia e si è pure intascato un quindicino di premio, ovviamente riversati nelle casse di Gibo pressochè istantaneamente per la bevuta celebrativa (a cui hanno partecipato anche gli sfortunati amici del Puma Team).
Pubblicato da floozie alle 17:44 20 commenti
martedì 13 marzo 2007
Una Tisana Malto e Limone (De Brixiae Localibus, parte quarta)
(un qualsiasi manuale di marketing)
Questa è la spiegazione scientifica - ammesso che la disciplina che studia il mercato sia una scienza e non una semplice conoscenza – dell’espressione un po’ così che la cameriera della Tisaneria non ha saputo nascondere quando, quest’ultimo Venerdì, (N) le ha chiesto una Corona, ed io un’altra a ruota. Una faccia che diceva: con tutte le cose (anzi, si dice tisane) che noi, e solo noi, possiamo offrirvi qui, avete scelto l’unica cosa che potete trovare ovunque, anche nei peggiori bar di Carrara (siamo in Italia e mi serve l’assonanza).
Questo piccolo siparietto (in verità non del tutto vero, nb) per recensire a beneficio dei floozie friends la "Tisaneria", vale a dire il locale a cui va l’award per la categoria "lista più stramba che vi possa capitare sottomano". Esempio? Un qualcosa (anzi, si dice tisana) alle ortiche. Credo di poter escludere un significato metaforico (una birra alle ortiche: una birra rovesciata; una tisana alle ortiche: una tisana ingerita. Misteri.)
Insomma, un posto con più tazze che boccali, più diuresi e plin plin che spine di birra e discreti burp. Tuttavia (il tuttavia è solo relativo alla mia persona, nb), un posto carino, specie al piano di sotto, dove sono andato con il suddetto (N), (T) e (G) e le sue amiche, che non cito per l’informativa sulla privacy e quella cosa (forse una tisana?) sulla liberatoria (posso dire però che sono simpatiche e carine, cosi mi espongo. Mi raccomando guardate il blog e lasciate commenti, e grazie per aver offerto, nb).
Quindi, andateci se siete in vena di una bevuta alternativa o di una partita a dama o scacchi o compagnia in scatola per allenare le cellule cerebrali (questo non vale per chi le ha già compromesse, come alcuni loschi figuri della redazione…). Ed andateci se siete salutisti convinti o opportunisti: io avevo pensato di farci un salto con l’antitesi della ragazza ideale di (L) qualche settimana fa (vedi post "The L World", domanda dieci, e relativo commento dell’Apo) ma non ricordavo più che ha cambiato ubicazione, credo di cento metri, nella parallela più a sud (il locale, non la ragazza antitesi). Brave cellule, andiamo forte così.
Ultimo consiglio: se avete già digerito abbastanza e non avete necessità purificatrici (o peggio, purganti) e non credete tanto nelle virtù di quelle robette in tazza (see, ho capito: si chiamano tisane) potreste aggirare l’ostacolo senza risultare inopportuni.
Per esempio, potreste chiedere una tisana malto e limone. Io l’ho provata, posso assicurarvi che merita.
(L)
Pubblicato da floozie alle 21:08 14 commenti
lunedì 12 marzo 2007
domenica 11 marzo 2007
Take a walk on the eagles side of life.
Pubblicato da floozie alle 14:55 7 commenti
Un giorno all'acquario.
Ieri sono andato in visita all'Acquario di Genova. Non c'ero mai stato prima, e devo dire che si tratta di un luogo molto divertente. Innanzitutto, all'ingresso, in un'ampia sala, è posta una mappa dei fondali oceanici con le catene montuose sottomarine in rilievo. Subito dopo, è possibile assistere (con occhialetti speciali) ad un filmato in 3D sulle creature degli abissi. Proseguendo, vi è l'acquario propriamente detto, quello con le classiche grandi vasche degli squali, dei delfini, dei pesci tropicali, delle foche e dei pinguini, nonché di tutti i pesci immaginabili, oltre ad alcuni di cui non sospettavo l'esistenza. Il premio del pesce più floozie va senza dubbio al "pesce trombetta". Oltre ai pesci, vi sono altre numerose sale dedicate alla ricostruzione di ambienti faunistici particolari, come quello del Madagascar, nel quale sono allevati alcuni esemplari di "rana pomodoro" (per (L): frena la fantasia, non credo che siano commestibili). Spassoso è stato entrare nella cosiddetta "foresta dei colibrì", vale a dire uno spazio dove gli amabili uccelletti svolazzano liberi ed indisturbati (tanto che uno di questi quasi mi veniva addosso). Ho fatto (anzi, ad onor del vero, arch c ha fatto) un breve reportage fotografico, che potete vedere qua sotto. Il premio "bookshop" va ad un'attempata signora che ha scambiato un casco di banane annerite e marciscenti (aventi la funzione di attirare i moschini) per un gruppo di colibrì morti ed esposti appesi a testa in giù. A presto.
(N)
Pubblicato da floozie alle 14:16 10 commenti
sabato 10 marzo 2007
Floozie va in gita
E' ormai tre mesetti che Floozie esiste, che fa discutere, che anima le vostre giornate. Ricordate il periodo del liceo? Beh dopo appunto qualche mese si decideva la gita scolastica. Ecco, il consiglio di classe Floozie, vi propone una fantastica gita di un pomeriggio (siamo in 1a quindi niente notte via) a Cavriago, bellissimo paesello di novemila abitanti in Emilia.Di tutto si è parlato su Floozie, mai pero' tra gli argomenti trattati è stato preso in considerazione il tema viaggio. Dando un'occhiata veloce al sito internet comunale nella sezione "cose da vedere", balza subito all'occhio il busto di Lenin che sembra sia stato donato dal partito comunista sovietico, affianco al quale potremmo fare la mitica foto di gruppo da vera gita che si rispetti. Ma ci sono anche dei palazzi del XV-XVI secolo, delle chiese e un paio di oratori (che per novemila abitanti non sono pochi); insomma un comunismo tipicamente italiano dove prete e autonomo vanno in manifestazione e a messa insieme. Per farvi prendere bene, vi omaggio anche del video della canzone che tanto abbiamo ascoltato da un mesetto a questa parte. Ah! Vi ricordo che la sottoscrizione è completamente gratuita, nel senso che si divide il costo della benza. In alternativa si può andare anche in treno (che sa molto di gita), ma ho dato un'occhiata agli orari ed è un po' sbattimento... se sei veramente Floozie non hai voglia di sbatterti.
(T)
Pubblicato da floozie alle 16:24 5 commenti
venerdì 9 marzo 2007
giovedì 8 marzo 2007
8 marzo con furore
Ed ora indoriamo la pillola:
In realtà, sui miei amici non ho niente da dire, sono già perfetti così, perchè ai giorni nostri siamo più o meno tutti sulla stessa barca e ci capiamo... Per cui a loro va il mio grazie per il fatto che ci apprezzano già come siamo!
Pubblicato da floozie alle 19:16 22 commenti
Che fine ha fatto (S)?
Guardate qua:
(N)
Pubblicato da floozie alle 16:20 16 commenti
mercoledì 7 marzo 2007
Tema cavalleresco -L'armata Brancaleone-
Da qui scopriamo che il film è entrato a pieno titolo oltre che nell’immaginario collettivo di un paese anche nel duro linguaggio della politica, rimbalzando da una tribuna all’altra, da quando nel ‘95, L’informazione, quotidiano oggi ormai defunto, scrisse in prima pagina «A Prodi il vessillo dell’Armata Brancaleone». Secondo il gioco delle parti a Prodi va quindi la parte del condottiero senza arte né parte, poi ci sono i predicatori, i cavalieri, le bande. E il signor Ceccarelli all’indomani della crisi ne ha per tutti.
Una lettura in chiave politica svilisce però il film, lo snatura e toglie il molto di buono che esso ha da offrirci. Cambiando scenario, forse L’armata è un cult anche per (L), accanto a Bud e Terence. Forse è davvero stato girato a Crotone. Non ne ho ancora la certezza assoluta ma so che qualcuno che conosce bene quella terra potrebbe giurarlo.
Innanzitutto qualche premessa storica. Film del 1966 che si aggiudica proprio in quell’anno il premio miglior regia a Cannes. Presentato con ben quattro stellette dal Mereghetti, uno che i film li sega via per la maggiore, può entrare nell’olimpo dei film che hanno fatto grande il nostro cinema. Regia di Mario Monicelli con, primo fra tutti, Vittorio Gassman (Brancaleone da Norcia), che ruba gran parte della scena ai suoi e con Carlo Pisacane (Abacuc), Catherine Spaak (Matelda), Gian Maria Volonté (Teofilatto dei Leonzi) Folco Lulli (Pecoro) ..e altri che non vi sto a dire. Alto esempio di commedia all’italiana. La lingua usata, scelta anticonvenzionale e assai coraggiosa, un po’ sghemba un po’ sghimbescia, assomiglia a un intruglio maccheronico post latino viterbese, poco floozie direi. Le musiche di Carlo Rustichelli, con quello straordinario coro d’apertura - « Branca-Branca-Branca! Leon-Leon Leon!», con fischio e colpo di tamburo finale, scandiscono le tappe del viaggio. Il film si rifà alla tradizione picaresca che va da Pulci a Cervantes, e nella trama c’è tutto quello che il nostro immaginario potrebbe pescare dal Medioevo: castelli, fossati, epidemie, saraceni, ciarlatani, mendicanti, scalzacani, predicatori, vergini, monasteri, cavalli e cavalieri. Il Medioevo, non so se alto o basso, qui è al trancorio: per intendersi, il film non è un colossal hollywoodiano, è un capolavoro della comicità italiana. I nostri sono antieroi, autentico concentrato di debolezze umane e civili direbbe qualcuno, vanagloriosi e scapestrati, ma non cinici né rozzi, ma leali e generosi, aggiungerei io. Alla fine ci si sente uno di loro, eroi sfigati, e si vorrebbe fare parte di quell’armata allegra e sgangherata, sempre unita, anche di fronte alla morte di un amico che si rassicura durante il trapasso. C’è molto di più della semplice e improvvisa risata in questo film. Il tema è quello del viaggio sanza meta. Si cammina molto, prima da una parte e poi dall’altra. Nonostante il periglio, le prove, i bottini sempre sperati e mai avuti, traspare la leggerezza con cui si vuole affrontare la vita, e l’importanza che si vuol dare ai propri compagni di viaggio. Un inno all’amicizia. Antieroi molto più vicini a noi di quanto possano esserlo quelli di San Remo, eroi fortunati di stagione.
Pubblicato da floozie alle 14:15 19 commenti
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"La domanda misteriosa", soluzione e vincitore.
Pubblicato da floozie alle 11:22 9 commenti
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martedì 6 marzo 2007
Sfogliavo I Miei Ricordi
Probabilmente sono riflessi dell'inconscio.
Forse è la sveglia naturale alle nove che mi ha condizionato. O una già tiepida nostalgia per il cielo blu di ieri, del tutto gratuito e inaspettato epperciò più prezioso. Diciamo che vale doppio se non lo richiedi.
Oppure sono i richiami della cronaca, mezzo giornale mezza tv, ma più di tutto quelli che mi chiamano e mi vedono o mi pensano ma non mi chiamano per dirmi se l'ho sentita, la vecchia nuova canzone.
Ho cercato di dribblarla, e non dite che è un'idiozia perchè lo so da me. So che non significa nulla e che tanto è uguale; e che prima o poi sarebbe scivolata nelle mie orecchie, ed infatti oggi l'autoradio mi ha battezzato, infedele.
Tutto è rimasto uguale, a parte quella strana sensazione di immaginare un'altra voce e vederla combaciare alla perfezione sulla melodia che insiste a passarmi quel timbro indifferente.
Tutto è rimasto uguale, perchè Rino è lo spago che lega i miei ricordi a volti ben precisi, a posti disegnati dalla mano troppo pesante di dio, a fuochi sulla spiaggia di silicio ed un'immagine di me chissà perchè mai serena e chissà come più poetica, più difficile e meno complicata, in bianco e nero e basta, che poi è il colore dei ricordi. E se non torno sui miei passi, se non rivedo quelle facce e non ripenso alle mie donne - e le ricordo appena, e bene - allora tutto resta uguale.
Eppoi non mi va. Non mi va quasi mai di parlarne, poichè mai vi dirò che Rino è attuale, e mai lo intreccerò alla trama dei giorni che fanno la storia con l'iniziale minuscola, e mai ne farò una questione politica e sociale e di satira e invettiva. Quello è Rino per chi cerca Motivi e Ragioni con la maiuscola, non per chi mantiene il sorriso - cogli questo suo paradiso. Rino è un tessuto artigianale più che artistico, un musicista di poca scuola e grande originalità; è un'emozione intelligente, un significato profondo ed un significante strabiliante. Uno che non sapeva essere impegnato perchè era popolano sul serio e proletario dentro, e che conosceva la poesia della strada e dei quartieri e l'odore della gente e il sapore delle esistenze, ed adesso ci arrivo: amo le sue canzoni, perchè nelle sue canzoni trovo il lirismo, l'espressione che si fa parola, e la parola che si fa poesia, quella poesia collettiva e ancora rude che si appoggia su una rima a da una rima prende senso, spontaneità contro mediazione, pulsione contro accademia, e se volete rapsodia antica contro prosa - e se vi sembra troppo, che ne dite dei versi di Aida, Ad esempio..., Ma il cielo è sempre più blu, I tuoi occhi sono pieni di sale etc?
Ed infine era un uomo, e si vedeva, si sentiva, si sente ancora. Un uomo con il cuore sereno e l'anima rattoppata, e non l'ha mai nascosto, e quindi grazie, Rino.
Pubblicato da floozie alle 14:53 13 commenti
lunedì 5 marzo 2007
Aspettando "Le so tutte!".. vi ricordo che non è obbligatorio giocare
Pubblicato da floozie alle 18:17 2 commenti
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Cento colpi di càzzola prima di andare al lio.
Questa domanda mi viene posta spesso e la risposta è che, fin da bambino, ho sempre avuto un interesse per il corpo maschile, anche se all’epoca non mi rendevo conto della vera natura di questo fatto. Per esempio ho un ricordo ben preciso, credo sia il primo in materia, di come provassi ammirazione per il fisico di mio zio; avrò avuto al massimo cinque o sei anni ma è tuttora ben distinto nella mia mente l’apprezzamento provato per quel corpo forte e virile e il desiderio di essere anch’io simile a lui. Questo desiderio mi ha sempre accompagnato ed è tuttora vivo in me, insieme al godimento anche solo puramente estetico per il corpo maschile.
La prima presa di coscienza di cosa fosse il sesso dovrebbe essere stata all’incirca in quarta elementare e, anche se le idee al riguardo erano ancora piuttosto confuse, facevo parte del gruppo più sveglio della classe, formato oltre che da me anche da due femmine e un altro maschio, N (ovviamente non si sta parlando dello stesso N che scrive su questo blog, ma di un altro N: è un classico caso di omonimia, ndr). Eravamo così svegli che l’anno successivo, in quinta, inventammo un gioco immediatamente battezzato “maialata galattica” che consisteva nell’inventarsi situazioni varie molto piccanti – del genere il marito si fa la moglie e poi la cameriera e altre simili trame da filmetto porno – e poi recitarle e mimarle, atti sessuali compresi e anche se non abbiamo mai fatto niente di concreto, l’eccitazione era assai alta.
L’estate prima di iniziare le medie scoprii cosa sia la masturbazione, complici la lettura di un articolo sui bordelli letto su Panorama e le conseguenti domande fatte alla babysitter di mia sorella. L’avrò sicuramente messa in imbarazzo e alla fine mi spiegò trattarsi di un movimento tipo calippo; nonostante la spiegazione non fosse delle più chiare io afferrai il concetto al volo e iniziai a sperimentare. Da allora non ho più smesso.
Sempre durante le vacanze, specialmente al mare, proliferavano nella mia mente un sacco di fantasie erotiche su tutti i ragazzi e gli uomini che vedevo in spiaggia o in giro a passeggiare, pensieri su come li potessi sedurre e su cosa mi avrebbero potuto fare. E preferivo sicuramente i più maschili fra tutti, ben più grandi di me; guardavo con invidia le loro fidanzate che potevano godere di tutto quel ben di Dio che si trovava al di sotto del costume da bagno e che io potevo solamente sbirciare di nascosto e sognare la notte.
La mia vita scolastica procedeva, ero ormai alle medie, mi facevo le pippe e N (idem come sopra, ndr) era nuovamente in classe con me. Ci vedevamo praticamente tutti i giorni, il livello degli ormoni era sempre alto, e così continuammo a fare cose tipo “maialata galattica”, anche se ormai eravamo solo io e lui, saltandoci addosso, facendo toccare i nostri corpi e eccitandoci a vicenda, senza tuttavia mai arrivare a un vero rapporto e, in realtà, nemmeno a un bacio. Eravamo entrambi attenti a non perdere la nostra parvenza di adolescenti eterosessuali, immaginatevi lo sputtanemento se si fosse venuto a sapere qualcosa a scuola, ma anche fra noi due non abbiamo mai ammesso, forse perché non ne eravamo nemmeno coscienti, un’attrazione reciproca. Ricordo comunque assai bene le sue erezioni sotto la tuta esibite con un certo orgoglio e la sensazione del suo membro rigido spinto e sfregato su di me. Finite le medie non ci siamo più visti e mi erano perfino giunte voci di matrimonio; invece ho recentemente avuto notizia certa che si è messo insieme al nostro professore delle medie – che fra parentesi è già in pensione… i gusti sono gusti! – alla faccia di quelli che erano solo scherzi fra ragazzi.
C’era poi R, un altro ragazzino mio vicino di casa, con cui si giocava più o meno nello stesso modo. Con R però ero decisamente meno inibito, forse perché non frequentava la mia stessa scuola. Inoltre era molto remissivo nei miei confronti, gli facevo fare praticamente tutto quello che volevo, mentre con N (aridaje... ndr) era l’opposto, lui era un vero scalmanato. Comunque nei giochi con R era spesso presente l’altalena che aveva a casa di io mi appropriavo e gliela concedevo solo se lui faceva quel che dicevo. Sicuramente non c’è stato molto di più che con N (mò basta, però, ndr) ma è certo che il primo membro che ho tenuto in mano a parte il mio è stato quello di R. Anche lui non lo ho più visto e non ne ho nemmeno avuto notizia, ma credo che, a differenza di N (grrr... ndr), sia etero.
Questi sono alcuni episodi della mia infanzia, che tanto innocente in fondo non era, ma ingenua forse sì, specie se paragonata con le notizie di cronaca che riguardano gli adolescenti di oggi. Credo che se fossi un adolescente del giorno d’oggi potrei guadagnarmi il titolo di “Lolito” dell’anno, anche se di sicuro avrei una folta concorrenza.
Pubblicato da floozie alle 12:19 19 commenti
domenica 4 marzo 2007
VEN(T)O(TT)O!
Sembra ieri, che - ska(t)e in mano, anzi ai piedi - bighellonavi in ci(tt)à, e non pensavi neanche all'amore.
Sembra ieri, chiuso nella (t)ua camere(tt)a a fare i compi(t)i, dis(t)ra(tt)o dal con(t)inuo pensiero del "quando sarò grande..."
Caro (T), quel giorno è arrivato.
Adesso sì.
Adesso sei un uomo.
(T)u(tt)a la redazione e gli amici di floozie, come un solo corpo ed una sola anima, si s(t)ringono a te per augurar(t)i un felice compleanno.
Ed ovviamen(t)e, per ringraziar(t)i di quella birre(tt)ina innocente che hai offer(t)o ieri. Molto floozie.
Pubblicato da floozie alle 21:47 10 commenti
sabato 3 marzo 2007
La domanda misteriosa.
Pubblicato da floozie alle 01:45 18 commenti
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venerdì 2 marzo 2007
Resistere, resistere, resistere... a (T)!
Pubblicato da floozie alle 14:04 12 commenti