martedì 6 marzo 2007

Sfogliavo I Miei Ricordi

Salvatore Antonio Gaetano
Crotone, 29 ottobre 1950
Roma, 2 giugno 1981

Probabilmente sono riflessi dell'inconscio.
Forse è la sveglia naturale alle nove che mi ha condizionato. O una già tiepida nostalgia per il cielo blu di ieri, del tutto gratuito e inaspettato epperciò più prezioso. Diciamo che vale doppio se non lo richiedi.
Oppure sono i richiami della cronaca, mezzo giornale mezza tv, ma più di tutto quelli che mi chiamano e mi vedono o mi pensano ma non mi chiamano per dirmi se l'ho sentita, la vecchia nuova canzone.
Ho cercato di dribblarla, e non dite che è un'idiozia perchè lo so da me. So che non significa nulla e che tanto è uguale; e che prima o poi sarebbe scivolata nelle mie orecchie, ed infatti oggi l'autoradio mi ha battezzato, infedele.
Tutto è rimasto uguale, a parte quella strana sensazione di immaginare un'altra voce e vederla combaciare alla perfezione sulla melodia che insiste a passarmi quel timbro indifferente.
Tutto è rimasto uguale, perchè Rino è lo spago che lega i miei ricordi a volti ben precisi, a posti disegnati dalla mano troppo pesante di dio, a fuochi sulla spiaggia di silicio ed un'immagine di me chissà perchè mai serena e chissà come più poetica, più difficile e meno complicata, in bianco e nero e basta, che poi è il colore dei ricordi. E se non torno sui miei passi, se non rivedo quelle facce e non ripenso alle mie donne - e le ricordo appena, e bene - allora tutto resta uguale.
Eppoi non mi va. Non mi va quasi mai di parlarne, poichè mai vi dirò che Rino è attuale, e mai lo intreccerò alla trama dei giorni che fanno la storia con l'iniziale minuscola, e mai ne farò una questione politica e sociale e di satira e invettiva. Quello è Rino per chi cerca Motivi e Ragioni con la maiuscola, non per chi mantiene il sorriso - cogli questo suo paradiso. Rino è un tessuto artigianale più che artistico, un musicista di poca scuola e grande originalità; è un'emozione intelligente, un significato profondo ed un significante strabiliante. Uno che non sapeva essere impegnato perchè era popolano sul serio e proletario dentro, e che conosceva la poesia della strada e dei quartieri e l'odore della gente e il sapore delle esistenze, ed adesso ci arrivo: amo le sue canzoni, perchè nelle sue canzoni trovo il lirismo, l'espressione che si fa parola, e la parola che si fa poesia, quella poesia collettiva e ancora rude che si appoggia su una rima a da una rima prende senso, spontaneità contro mediazione, pulsione contro accademia, e se volete rapsodia antica contro prosa - e se vi sembra troppo, che ne dite dei versi di Aida, Ad esempio..., Ma il cielo è sempre più blu, I tuoi occhi sono pieni di sale etc?
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Ed infine era un uomo, e si vedeva, si sentiva, si sente ancora. Un uomo con il cuore sereno e l'anima rattoppata, e non l'ha mai nascosto, e quindi grazie, Rino.
Perchè mi hai insegnato a cercare la sincerità nell'arte. Ed un po' l'ho trovata.
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"Poi mi piace scoprire lontano
Il mare, se il cielo è all'imbrunire
Seguire la luce di alcune lampare
E raggiunta la spiaggia mi piace dormire"
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(L)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Rino... ma non ho capito: è uscito un inedito?

Anonimo ha detto...

o una raccolta?

Anonimo ha detto...

naa... paolo rossi a san remo ha presentato un pezzo inedito di rino, su you tube lo puoi vedere. Si intitola "in italia si sta male (si sta bene anzichè no)".
Volendo, è anche carina. Però lui per me l'ha interpretata maluccio.

Anonimo ha detto...

non ne sapevo niente... ma paolo rossi è andato a sanremo? manco quello sapevo. So solo che ha vinto Cristicchi. Sarà perciò contento (S). Comunque vado immediatamente su you-tubo a rimediare alla mia ignoranza.

PS: beata l'ignoranza, quando stai bene de testa, de core e de panza.

Anonimo ha detto...

rino è come un pescatore di perle.
Prima non le vedi,il mare le nasconde tra onde agitate o viscide alghe o pesci dai mille colori ma infidi.
Lui si tuffa e scompare e ti chiedi sempre se tornerà.
Ma rino non ti tradisce mai,risale veloce ,è stanco ma gli occhi ridono e il sorriso è quello del marinaio che ancora una volta ha beffato il mare.
Apre il pugno trionfante e ti mostra la sua perla,lucida e splendente.
Però Rino non la tiene mai per sè,se allunghi la mano lui te la regala.
E mentre la ammiri Rino si è già rituffato.
Tornerà ancora,lo sai.
Tornerà sempre.

Anonimo ha detto...

sempre?

Anonimo ha detto...

ma in fondo è bello però
questo blog
ed io ci sto

Anonimo ha detto...

sempre

Anonimo ha detto...

sono rimasta solo io.

Anonimo ha detto...

quando ascolto nori penso solo ad una cosa: mai piu' ad un suo tribute live, uno che di musica se ne intende...

Anonimo ha detto...

per "uno che ha la suoneria diversa dalla tua": fammi indovinare... se dici "uno che di musica se ne intende", allora non sei (T)!

Anonimo ha detto...

Ingrato, tu che non hai la suoneria di Rino: ha scritto anche una canzone per te, si intitola "(T) (T) (T) (T)..."
(o forse era "ti ti ti ti")

Anonimo ha detto...

ehi Lò, mi ci rivedo anch'io su quella spiaggia.