Crotone, 29 ottobre 1950
Roma, 2 giugno 1981
Probabilmente sono riflessi dell'inconscio.
Forse è la sveglia naturale alle nove che mi ha condizionato. O una già tiepida nostalgia per il cielo blu di ieri, del tutto gratuito e inaspettato epperciò più prezioso. Diciamo che vale doppio se non lo richiedi.
Oppure sono i richiami della cronaca, mezzo giornale mezza tv, ma più di tutto quelli che mi chiamano e mi vedono o mi pensano ma non mi chiamano per dirmi se l'ho sentita, la vecchia nuova canzone.
Ho cercato di dribblarla, e non dite che è un'idiozia perchè lo so da me. So che non significa nulla e che tanto è uguale; e che prima o poi sarebbe scivolata nelle mie orecchie, ed infatti oggi l'autoradio mi ha battezzato, infedele.
Tutto è rimasto uguale, a parte quella strana sensazione di immaginare un'altra voce e vederla combaciare alla perfezione sulla melodia che insiste a passarmi quel timbro indifferente.
Tutto è rimasto uguale, perchè Rino è lo spago che lega i miei ricordi a volti ben precisi, a posti disegnati dalla mano troppo pesante di dio, a fuochi sulla spiaggia di silicio ed un'immagine di me chissà perchè mai serena e chissà come più poetica, più difficile e meno complicata, in bianco e nero e basta, che poi è il colore dei ricordi. E se non torno sui miei passi, se non rivedo quelle facce e non ripenso alle mie donne - e le ricordo appena, e bene - allora tutto resta uguale.
Eppoi non mi va. Non mi va quasi mai di parlarne, poichè mai vi dirò che Rino è attuale, e mai lo intreccerò alla trama dei giorni che fanno la storia con l'iniziale minuscola, e mai ne farò una questione politica e sociale e di satira e invettiva. Quello è Rino per chi cerca Motivi e Ragioni con la maiuscola, non per chi mantiene il sorriso - cogli questo suo paradiso. Rino è un tessuto artigianale più che artistico, un musicista di poca scuola e grande originalità; è un'emozione intelligente, un significato profondo ed un significante strabiliante. Uno che non sapeva essere impegnato perchè era popolano sul serio e proletario dentro, e che conosceva la poesia della strada e dei quartieri e l'odore della gente e il sapore delle esistenze, ed adesso ci arrivo: amo le sue canzoni, perchè nelle sue canzoni trovo il lirismo, l'espressione che si fa parola, e la parola che si fa poesia, quella poesia collettiva e ancora rude che si appoggia su una rima a da una rima prende senso, spontaneità contro mediazione, pulsione contro accademia, e se volete rapsodia antica contro prosa - e se vi sembra troppo, che ne dite dei versi di Aida, Ad esempio..., Ma il cielo è sempre più blu, I tuoi occhi sono pieni di sale etc?
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Ed infine era un uomo, e si vedeva, si sentiva, si sente ancora. Un uomo con il cuore sereno e l'anima rattoppata, e non l'ha mai nascosto, e quindi grazie, Rino.
Ed infine era un uomo, e si vedeva, si sentiva, si sente ancora. Un uomo con il cuore sereno e l'anima rattoppata, e non l'ha mai nascosto, e quindi grazie, Rino.
Perchè mi hai insegnato a cercare la sincerità nell'arte. Ed un po' l'ho trovata.
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"Poi mi piace scoprire lontano
Il mare, se il cielo è all'imbrunire
Seguire la luce di alcune lampare
E raggiunta la spiaggia mi piace dormire"
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(L)
13 commenti:
Grande Rino... ma non ho capito: è uscito un inedito?
o una raccolta?
naa... paolo rossi a san remo ha presentato un pezzo inedito di rino, su you tube lo puoi vedere. Si intitola "in italia si sta male (si sta bene anzichè no)".
Volendo, è anche carina. Però lui per me l'ha interpretata maluccio.
non ne sapevo niente... ma paolo rossi è andato a sanremo? manco quello sapevo. So solo che ha vinto Cristicchi. Sarà perciò contento (S). Comunque vado immediatamente su you-tubo a rimediare alla mia ignoranza.
PS: beata l'ignoranza, quando stai bene de testa, de core e de panza.
rino è come un pescatore di perle.
Prima non le vedi,il mare le nasconde tra onde agitate o viscide alghe o pesci dai mille colori ma infidi.
Lui si tuffa e scompare e ti chiedi sempre se tornerà.
Ma rino non ti tradisce mai,risale veloce ,è stanco ma gli occhi ridono e il sorriso è quello del marinaio che ancora una volta ha beffato il mare.
Apre il pugno trionfante e ti mostra la sua perla,lucida e splendente.
Però Rino non la tiene mai per sè,se allunghi la mano lui te la regala.
E mentre la ammiri Rino si è già rituffato.
Tornerà ancora,lo sai.
Tornerà sempre.
sempre?
ma in fondo è bello però
questo blog
ed io ci sto
sempre
sono rimasta solo io.
quando ascolto nori penso solo ad una cosa: mai piu' ad un suo tribute live, uno che di musica se ne intende...
per "uno che ha la suoneria diversa dalla tua": fammi indovinare... se dici "uno che di musica se ne intende", allora non sei (T)!
Ingrato, tu che non hai la suoneria di Rino: ha scritto anche una canzone per te, si intitola "(T) (T) (T) (T)..."
(o forse era "ti ti ti ti")
ehi Lò, mi ci rivedo anch'io su quella spiaggia.
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