lunedì 31 dicembre 2007

L'amore al tempo delle pere (breve racconto ortofrutticolo)



Ezio beveva. Era il più grande bevitore che io e gli altri avessimo mai conosciuto, e aveva solo ventun’anni. Beveva birrini, bricchi di tavernello, negroni, beveva davvero di tutto, tranne lo champa. Non aveva abbastanza grana per lo champa. Ezio faceva l’operaio in una fabbrica d’armi nel cuore produttivo della Val Trompia, prima faceva l’imbianchino in proprio, ma gli era venuta una malattia alle pelle delle mani causata dai solventi delle pitture. Alla fabbrica d’armi, Ezio si trovava bene, aveva conosciuto un sacco di ragazzi e con loro si sparava delle birre colossali durante la pausa pranzo tra una discussione e l’altra di fiche, minigonne per le auto, marmitte e calcio. Tutto procedeva tranquillo nella vita di Ezio, almeno così dava a vedere, finchè un giorno Nando non lesse sul “Giornale di Sciabbre” che era agli arresti domiciliari, perché trovato in possesso di un panino di 300g di Hashis, fortuna che era incensurato. Ezio in realtà non fumava canne, e non voleva nemmeno diventare miliardario, cercava solo di arrotondare per potersi permettere ogni tanto qualche puttana e qualche cena. Il vizio delle troie, l’aveva preso dal suo vecchio, che non era altro che Ezio da grande; unica differenza, che Ezio Jr. rispetto al vecchio preferiva i travoni. Amava le chiappe sode dei travoni sopra ogni cosa, una sorta di Tinto Brass amante dei travoni. Spesso per prenderlo in giro gli dicevamo che secondo noi era un po’ finocchio, perché secondo me e i miei amici, amanti tutti della fessa original, un transessuale è comunque un uomo (per lo meno in origine); allora lui cercava di spiegarti che un travo non era un uomo, ma una sorta di musa venuta da lontano e che i pompini erano quelli di un uomo, che le tette erano quelle di donna che il culo erano di tutti e due e che il cazzo qualcuno se l’era fatto pure togliere, probabilmente a Barcellona o a Londra. Insomma secondo lui provare per credere. Si era talmente preso bene da sta storia dei travoni che ultimamente, quando si usciva tutti insieme e se ne parlava usciva fuori con storie assurde, ma in cui credeva fermamente.
“Il mio povero Nivaldo la settimana prossima viene operato al cazzo a Londra, quasi quasi prendo un Ryanair vado su in ospedale a fargli un po’ di coccole”
“Ma sei sballato…vecchio risparmia i soldi del volo e fatti una troia piuttosto” dice sarcastico il compagno di sbronze Nando
“Guarda che io Nivaldo siamo innamorati davvero, ci vogliamo talmente tanto bene, che ormai me lo faccio senza preservativo” era inutile continuare il discorso e si faceva un cin all’amore di Ezio e Nivaldo.
Sta di fatto, che ora, con gli arresti domiciliari, era un gran casino. Ezio stava per perdere il lavoro, come mantenersi? Decise allora di fare massaggi a domicilio, chiamò il commercialista e si fece aprire partita iva, chiese al suo amico avvocato di provincia ed ebbe il suo benestare. Detto fatto. Inutile entrare nello specifico dei massaggi, potremmo scadere in volgarità inutili, quello che si sa è che i suo primi cinquemila euro (tutti fatturati perchè la sua morale di sinistra glielo imponeva) li dovette spendere da un chirurgo plastico per farsi i seni, poiché i clienti iniziavano a diventare esigenti. Il problema è che quando Nivaldo tornò da Londra, rimase sconvolto, immaginate voi, uno che dopo essersi fatto fare le zucche e la passera per il suo Eziuccio, si trova l’amato anch’egli con le tette. Insomma, per quanto fossero awanti anni luce rispetto alla Brescia bigotta in cui vivevano, a Nivaldo la soluzione coppia travolesboexeterosenzauomodoppietette non piaceva affatto. Durante una cenetta al lume di candela, Nivaldo si infuria un casino e minaccia, anche se a malincuore di lasciare il suo amore.
“Ezio sei un gran bastardo! Avrei fatto di tutto per te, mi stavo anche facendo fare la topa, avevo anche pensato ad un clitoride ultrasensibile per te.”
“Ma dai amore non fare così, ero a casa senza un soldo e dove trovare un modo per campare..ti prego non lasciarmi” Eziuccio implorava come un cane bastonato con le lacrime agli occhi.
Una volta a casa, prima di andare a letto, decisero di bersi un goccio di Jack senza acqua in parte; Nivaldo mise nel bicchiere del suo amato quindici sedici gocce di Roipnol – il Roipnol fa un casino se mescolato all’alcol – in dieci minuti Ezio volò nel mondo dei sogni. Il suo bel travone, tirò fuori bisturi vari e incise le tette di Ezio, ne tirò fuori i siliconi gelatinosi, gli abbassò le mutande e fece un sospiro di felicità quando vide che l'asportazione del pene non era ancora avvenuta. Con grande delicatezza, cucì le incisioni, e il bel Ezio era tornato un uomo prestante senza pere. La mattina seguente Ezio si svegliò e si rese conto di non avere più le pere, commosso di felicità per la dimostrazione d’amore da parte del suo travone, lo svegliò e fecero l’amore tutta la mattina con la luce del sole che filtrava dalle ante. Le vie dell'amore sono infinite.
(T)

venerdì 28 dicembre 2007

New Year's Day in New York



Hi guys! how pass it to you in that bad brescia place? Here in New york everything is fantastic, obviously ,if you are a quite rich type me. At Christmas, my father has given me a Porsc*e 911 Carrera, and a cheque of 100000 dollars to spending how I like. The New Year's Day I will do myself a beautiful turn with my private jet which has given me my father last year, I pass on your party by poor mans', I throw a little shit down, park to mahnattan and go to sleep. Sorry, but maybe I am a little drunk this evening. Beyond this, I can tell you that winter New york is wonderful, this year has not snowed, on the contrary there is a really meek climate. And you how pass it to you, you have received the Christmas gifts? Do you need a loan?Now, I go to take mine beautiful girl to her home, otherwise her beginning gets angry begin it of the year badly. See you soon then, meantime good 2009... I am too much ahead!
(Steve Maggioni)

martedì 25 dicembre 2007

Buon natale.


giovedì 20 dicembre 2007

Rejoice - Il Mio Libro Con Gli U2 (spudorata autorecensione)


"Rejoice - La mia vita con gli U2" è un romanzo di Luciano Londino.
Disponibile in download gratuito su www.lulu.com in pdf.
In formato stampa A5 e rilegatura termica a €9.99 escluse spese di spedizione.

Può una rock band influenzare e determinare decisioni importanti, occupare tutte le sfumature di colore del quotidiano fino a diventare lessico emotivo e familiare?
Può un concerto degli U2 essere il crocevia di una vita serena e disordinata, ironica e romantica come quella di Lu, ventisei anni, aspirante pubblicitario e dee jay a tempo perso?
E la passione per la musica, arriva a dare le risposte che non si trovano al mattino in ufficio, e la sera sul divano, e la notte nelle lenzuola?
Questa storia è un ritratto, e una confessione.
Il ritratto di una vita possibile, e di un ragazzo normale. Lu ha una famiglia affettuosa, una sorella che è la sua confidente e il suo riparo dalle insidie del diventare grandi, un amore da dimenticare e un album nuovo degli U2 tra le mani. Il duemilaquattro sta finendo, e in una Brescia fredda e solare, Lu è già proiettato all’anno che verrà. Nuove sfide professionali?
Forse.
Nuovi amori da piazzare al riparo dal freddo?
Meglio per lui, direi.
Soprattutto, il nuovo tour della sua band in Italia, come sempre ogni quattro anni. Come un’olimpiade contemporanea, è il territorio della gloria e della polvere, dei resoconti e del conteggio degli anni che passano. Il primo con­certo da adolescente accompagnato e accudito, il secondo da liceale vissuto, il terzo da universitario saccente e consapevole. Ogni volta attorniato dalla solita
crew di parenti stretti e amici, una vera squadra che cambia di poco negli anni, e mai nell’essenza.
Sarà così anche per l’appuntamento dell’estate del duemilacinque a San Siro?
Nel mondo di Lu, questa è la madre di tutte le domande. Perché tutto muta troppo in fretta, ed è sempre maledettamente difficile ancorarsi a qualcosa di saldo. C’è bisogno di qualche certezza nella vita, e quella di Lu si chiama U2, ha il suono festoso di uno stadio pieno d’amore e le sembianze di una diapositiva dove gli attori crescono, ma la musica – la musica dell’anima - resta sempre uguale.
Timore che il tempo cancelli dall’iride la materia dei sogni, questa è la con­fessione.
Lu è un fan, ma non è un
fanatico. La sua passione è carica di ironia tanto quanto scevra dall’isteria. Non crede che un quartetto di signori di mezza età sia in possesso dell’eccellenza musicale, o addirittura etica.
Crede nella musica, questo sì. Nella sua forza redentrice, qualcosa di pode­roso e sottile che permea la coscienza emotiva e la sfera degli ideali.
Avrebbe potuto semplicemente andare in modo diverso, in fondo. Lu, un ragazzino che legge libri sul divano, colto alla sprovvista dal giradischi caricato a pallettoni di rock dai suoi fratelli maggiori, anno 1987. Un colpo dritto al cuore, la scoperta della musica – l’orecchio che porta ossigeno allo spirito. Poteva andare in cento altre maniere, ma quella raffica era una canzone,
Rejoice. Per caso, per destino – per affinità elettiva, altrimenti come spiegare i brividi? – Lu ha avuto in dono gli U2 per iniziare a girare la pellicola onirica dei suoi ideali, per riprenderla ogni volta dall’ultimo fotogramma.
Per riscoprirsi ancora innocente ed entusiasta come quel ragazzino esile illuminato da
una fulminea intro di Edge, una ritmica incessante e un cantante acerbo che con tutto se stesso, con ansia, con animo feroce cercava di chiedergli cosa avrebbe dovuto fare, cosa mai avrebbe dovuto dire. Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare il mondo in me.
Se gioisco.

PS: Tutti coloro che riconoscono se stessi in qualche personaggio o sequenza narrativa, si sbagliano. Ho usato molti nomi di gente che conosco solo per scarsa fantasia. Le figure di questo romanzo sono tutte totalmente inventate.
Ho un solo ringraziamento da fare: grazie ad (A).
Senza il suo supporto questo libro sarebbe rimasto incompiuto.

(L)

martedì 18 dicembre 2007

Live set


Les Musici


Caffè Letterario
(vicino p.zza Loggia) Brescia
Mercoledì 19 dicembre, ore 21.00


Per saperne di più
http://www.myspace.com/lesmusici


lunedì 17 dicembre 2007

Le so tutte! (24)







Le so tutte!
24° puntata

Classifica:
1) fondazione tl: 7 punti
2) cordons: 6 punti
3) lsd: 5 punti
3) l'apo e ladani: 5 punti
(N)

giovedì 13 dicembre 2007

Spot.



(N)

mercoledì 12 dicembre 2007

Natale In Casa CupiElle


"Lucariè, te piace o' presepio?"
Questa frase, come altre del teatro di Eduardo, fa parte del bagaglio natalizio di casa mia. In realtà la sentivo più spesso in passato, quando ero un pupo timido e il freddo di Dicembre significava solo tre giorni di tramontana che ti vietavano di passeggiare sul lungomare Gramsci.
All'epoca il presepe era appannaggio di mio padre, e quando sentivo quella frase, e il presepe lo vedevo finito, sapevo che il Natale era arrivato davvero.
Altri tempi, quelli dei ruoli familiari stabiliti e dei pastori fissi, che ritrovavi ogni anno; tempi in cui a Natale la citata commedia di Eduardo la passavano sempre su RaiUno il giorno dopo "Una poltrona per due".
Però, come dimostra l'eterno Eddie Murphy, le tradizioni natalizie sono dure a cambiare. A casa mia ci sono sempre alcune situazioni che fermano il tempo, e ti danno la consapevolezza che per fortuna non tutto cambia. Infatti ogni anno a casa mia...

... Si gioca a carte. Sette e mezzo e stuppa (forse in italiano si dice stoppa: è un gioco in cui devi fare 55 con tre carte. Ma non ho mai conosciuto qualcuno che sapesse le regole di questo gioco all'infuori dei calabresi). Si gioca pure a monacheddru (monachello): il due di spade vince il banco.

... Qualche serie di lucine smette di funzionare per motivi che sfuggono alla scienza.

... Il 24 di sera è più sentito del 25 a pranzo. Ma non per questo ci tiriamo indietro, anzi. Diciamo che la vigilia è più coreografica, per via dei regali e dei bambini. Da mia sorella grande a suo figlio, passando da me, un pupo che va fuori di testa per l'attesa spasmodica c'è sempre stato.

... Il 26 si fanno i tortelli in brodo di cappone. Sempre. Dogma culinario.

... Mio fratello scarta le uvette e i canditi dal panettone. Finisce di mangiarlo a San silvestro.

... Ci sono talmente tanti addobbi natalizi e lucine e babbi da fare invidia ai centri commerciali di Manhattan, perchè mia mamma ci tiene.

... Io mi lamento del fatto che la casa si è trasformata in una pista d'atterraggio psichedelica.

... Siamo, in effetti, tutti più buoni. Persino io. Lo so che sembra retorico, ma è proprio così. Quando li vedo tutti riuniti a fare casino, mi rendo conto che ho avuto tanto, quindi cerco di restituire qualcosa. Però non spartisco la mia porzione di tortelli con nessuno, fosse pure Babbo Natale in carne e ossa e giubbotto di renna.
Si sa com'è, il progresso. Le tradizioni cambiano...

(L)

lunedì 10 dicembre 2007

Fanta4 Int. League

Giusto per ammazzare il tempo durante il pizzoso decorso dello stato influenzale, ho scoperto che in queste ultime settimane la palma di "schiappa del fanta4" va a (T), che ormai tengo nel mirino a soli tre punti di distanza.
(S) invece viaggia saldamente al comando, mentre a (N) dico: l'Inter farà un altro scudetto record, e il Bologna una promozione con 7-8 turni d'anticipo.
Sono molto sportivo.


L

juventus 29
cesena 11
west ham 22 (-1)
az 21
benfica 25
bayer lev. 30
monaco 22
barcellona 31

Totale 191

N

inter 37
bologna 36
reading 17
feyenoord 29
boavista 9
stoccarda 25
psg 19
real madrid 35

Totale 207


T

napoli 21
pisa 34
liverpool 30 (-1)
ajax 31
sporting lisbona 20
hertha berlino 20
tolosa
21
atletico bilbao 17

Totale 194


S

milan 18 (-2)
brescia 30
manchester city 30
psv 30
porto 32
werder brema 33
bordeaux 29
siviglia 19

Totale 221

-
(L)

domenica 9 dicembre 2007

Il Servizio Sanitario Immaginario


Mercoledì 5 Dicembre, (A) è influenzata, anzi ha un febbrone pazzesco che dura tutto il giorno. Esco dal lavoro e chiamiamo la guardia medica, perchè sono le otto passate e perchè il medico di (A) è distante più di mille chilometri. A meno di tele-trasportarsi come Goku, direi che non abbiamo scelta.
La prima novità che scopro è che, contrariamente a quanto mi dicono tutti (compresa l'agenzia di lavoro temporaneo per cui lavoriamo entrambi) la guardia medica non fa visite a domicilio, o meglio non le vogliono fare. Quindi accompagno (A) fino in via Duca degli Abruzzi, e aspettiamo l'arrivo del medico.
Dopo la visita, scopro che il medico le ha dato due giorni. Considerando che Venerdì è il suo giorno libero (e il dottore lo sa), le ha dato un giorno di riposo.
Ho accompagnato (A) in macchina in una sera gelida, e lei scotta come un termosifone quando il medico la visita. Bene.
La terza perla invece brilla la mattina dopo quando, approfittando del mio giorno libero, vado in agenzia a lasciare il certificato per conto di (A). Il medico lo ha rilasciato sulla carta delle ricette, e non in duplice copia, quindi non c'è la copia per la previdenza sociale.
Insomma non va bene. (A) rischia di non vedersi riconosciuti i giorni di malattia, con una decurtazione in busta paga. Colti da ira funesta, sentiamo l'ASL, minacciando denuncia alle autorità competenti. Mentre (A) parla con l'ASL, io aspetto per strada il suo OK per filare dritto dai Carabinieri e denunciare tutti, a raffica.
Quelli dell'ASL passano la magagna alla medicina legale, che ci dice che quel pezzetto di carta va bene. Emergenza rientrata, ma se scopro a Gennaio che questi giorni mancano in busta paga, voglio andare fino in fondo.
-
La morale della storia è facilmente intuibile. In un'altra situazione, (A) non sarebbe neppure andata alla guardia medica (con l'autobus? alle nove di sera? con la febbre alta?)
Avrebbe perso i giorni, ma ancora peggio non avrebbe avuto nessun riscontro medico (tra l'altro il dottore non le ha prescritto NULLA).
Insomma per i lavoratori che si stabiliscono in un'altra città (e per tutti i turisti, immagino) il servizio sanitario è solo a pagamento. Infatti avrei potuto portare la mia ragazza dal mio medico, che l'avrebbe visitata, dietro esborso. O al pronto soccorso, idem.
Questo paese fa schifo, certo non lo scopro ora. Ma tutte le volte non finisci mai di stupirti.

NB: tra l'altro ora sono ammalato io, quindi domani vado dal medico. Spero un medico vero.
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(L)

sabato 8 dicembre 2007

Floozie che mette i video di sabato



Sonic youth - 100%

(T)

lunedì 3 dicembre 2007

Il vernacoliere


Spronato da (L) ed incoraggiato dai fedelissimi del Floozie, scrivo un breve post prima di dedicarmi al mio sport preferito (ovvero: soccare).

Ho letto che quest'anno ricorre il venticinquesimo anno dalla fondazione del mensile satirico livornese "Il vernacoliere". Ammetto di saperne ben poco (devo averlo letto forse una volta in vita mia); tuttavia credo che il suo umorismo non proprio sottile possa meritare un breve momento celebrativo sul nostro decadente blog. Sfogliando le più famose prime pagine del vernacoliere, raccolte per celebrare la ricorrenza dei 25 anni, ne ho scelta una, risalente agli anni '80, poco dopo la catastrofe di Chernobyl.

(N)

domenica 2 dicembre 2007

Save The Floozie


Praticamente, se qualcuno vedesse da fuori l'andamento del blog direbbe che siamo alla canna del gas. Ultimo post datato cinque giorni, ultimo commento tre giorni fa (a proposito: se tutti, compresa la redazione, fossero come L'apo, probabilmente ora saremmo quotati in borsa; e se cambiassimo la testata con un più riconoscente "Le Memorie Dell'Apo"?).
Che si fa in questi casi? Ci sono diverse ipotesi, tutte da vagliare.

Il metodo all'italiana.
Andiamo avanti come niente fosse, fregandocene e sperando che qualche legge ad hoc di qualche potentato locale risolva il problema al posto nostro, regalandoci finanziamenti a fondo perduto (fondi culturali, quelli che in Italia vanno pure ai cazzari di quartiere) che noi ci intaschiamo anzichè utilizzarli per la creatività del blog.

La chiusura con stile.
Floozie tra poco compie un anno (5 Gennaio), potremmo calare il sipario con classe, come i nuovi fumetti moderni che escono già con i numeri contati perchè sanno che la vita editoriale è breve.

La campagna di sensibilizzazione.
Si chiama l'appello dei fedelissimi, dei simpatizzanti e di tutti quelli che sanno di questo blog e con un piccolo sforzo di tutti si rimette in moto un blog che fino a qualche tempo fa era abbastanza spassoso. Facciamo pure il televoto e la raccolta delle donazioni, e con il ricavato andiamo da Mare a farci una serata col vino buono, altro che pizza e birra.

Metodo Padoa Schioppa.
Tassa per vedere Floozie.

PS: io lascio un commento per riprendere la lunga marcia del blog più cazzaro della rete.
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(L)

martedì 27 novembre 2007

The Best Ever - Rodney Mullen



(T)

domenica 25 novembre 2007

Happy birthday, (Mr P)resident!




Tutti gli amici di Floozie augurano un felice compleanno al nostro Mr P! Inoltre mille grazie per la splendida e generosa festa di ieri sera.. Sei per tutti noi un grande amico, oltreché un grande "membro" del nostro blog. W Mr P!

mercoledì 21 novembre 2007

Il colloquio dei colloqui (2)



Oggi mi è arrivata una notizia che ritengo a dir poco imprevedibile. Mi ha chiamato la ragazza di Man Power a distanza di un mese dal mio mitico colloquio (vedi il link) http://ildiariodifloozie.blogspot.com/2007/10/il-colloquio-dei-colloqui.html ,mi ha chiamato per dirmi che hanno selezionato proprio me. Come forse qualcuno ricorderà, ero convinto che fosse andato malissimo, e soprattutto ero stato "interrogato" dalla mia cattivissima vicina di casa. Ora però mi ha preso davvero in contropiede. Dico io: "Che senso ha decidere di assumere una persona, che ti sta su i c*glioni a priori come me?". Sono davvero confuso, non capisco cosa voglia da me. Il contratto partirebbe da lunedì prossimo e ha la durata fino a fine gennaio 2008. Non vorrei che questa sballata si stia divertendo e che dopo avermi fatto fare Natale, la notte di Capodanno (sono previsti turni notturni), mi dica ciao è stato un piacere. Tra le altre cose, ho nuovamente litigato con il suo vecchio sabato mattina in garage; ero con il mio amico Gianma in macchina, abbiamo incontratto il tizio e abbiamo discusso per chi si sarebbe dovuto spostare per far passare l'altro. (tipica lite da condominio da italietta)
Inoltre in CCIAA mi han detto (stra Zeong) che dopo metà gennaio dovrei ripartire con un nuovo contratto(ma non c'è nulla di certo), presumibilmente di sei mesi/un anno. L'unico motivo per cui son tentato di mollare la CCIAA è che dall'altra parte, se la mia vicina non fosse una sadica (non nego di essere un paranoico), potrebbe trasformarsi in un lavoro a tempo indeterminato. Chiedo a tutta la comunità floozie un piccolo consiglio poichè so che tra voi ci sono giuristi ormai avvocati, noti sociologi, filosofi, cazzari, musicisti, esperti d'arte ecc...insomma tutte persone iscritte al club della Bcc (Brescia che conta). Grazie a tutti
(T)

P.s Domani sera tardi devo comunicare la mia decisione!

domenica 18 novembre 2007

venerdì 16 novembre 2007

A Volte Ritornano (Bookshop, Un Anno Dopo)

Torno giusto ora dal diario di Ploozie (vedi commento e relativi ringraziamenti ad un lettore assiduo anche in questi tempi magri), un blog dove si discute di arte, di filosofia e cultura contemporanea. Su Ploozie mi sono appena aggiudicato, per dodici milioni di euro virtuali, questa micro riproduzione di Bierstadt intitolata "Temporale tra le montagne". Lo so, il titolo non è il massimo dell'originalità; infatti ho acquistato questo capolavoro solo per il nome dell'autore, che in italiano significa "birra allo stadio".
Le care vecchie abitudini...
Ho messo su questa introduzione bislacca per allungare il brodo del post e per entrare in clima museale. Difatti tra pochi giorni (per me pochissimi, perchè dobbiamo prima montarlo, il bookshop) riapre il baraccone delle "Grandi Mostre" a Brescia.
(Immagino un coro diviso a metà tra olè! e un più italico buu, fischiare!, quest'ultimo copyright di Mare, che ci guarda da Dublino).
Sono contento di ciò, e per diversi motivi:
- Potrò tornare nel luogo dove molti mesi fa di mattina scambiavo solo timidi e assonnati saluti con (A), e rifare la stessa scena per motivi professionali, ma ridacchiando tra me e me.
- Ricominciare ad avere uno stipendio, e non un salario un pò così (ho detto tutto...).
- Collezionare nuovamente le perle di saggezza dei miei eroici avventori, tanto apprezzate l'anno passato, culto e vanto esclusivo di questo blog.
Cosa si inventeranno stavolta? Certo, il titolo della mostra (un semplice America!) li avvantaggia rispetto allo scorso anno (Turmen-Tournèe e gli impressionismi, giusto per citare), ma io sono fiducioso: la mente umana sa varcare i limiti dell'assurdo e della fantasia nei modi più insoliti e improvvisi. E nei musei c'è ottimo e fertile humus per professionisti della caz*ata e schegge impazzite ancora da svezzare.
Io sono pronto, aspetto di essere illuminato dalla luce della verità artistica altenativa e investito dalla controsaggezza popolare.
Tutti i pomeriggi, fino a chiusura.
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(L)

martedì 13 novembre 2007

Forse Non Essenzialmente Rino

La cosa più bella è che diversi, tra amici e parenti lontani, mi hanno chiamato o mandato messaggi. Pensare a me quando il tema è Rino mi riempie di orgoglio. Questo, insieme al dato oggettivo di averci almeno provato, finisce nella colonna dei meriti di una fiction che, come mi aspettavo, ha fatto acqua da tutte le parti; al punto che, esasperato, mi sono rifiutato di guardare la fine che si preannunciava particolarmente melodrammatica, in linea con tutto il resto.
Come detto, me lo aspettavo. Una fiction è un prodotto di largo consumo, girato con attori non proprio di prima fascia e tendente alla semplificazione narrativa (principio che contesto, ma purtroppo è così). Inoltre tutti coloro che sono molto preparati in una determinata materia (e modestia a parte sono decisamente esperto di vita e opere di Rino) restano sempre delusi dalle rivisitazioni, barricandosi dietro i soliti pareri tecnici che lasciano il tempo che trovano: è la tv, non un documentario.
Però, il punto dolente è un altro: ho visto quasi per intero un film dove la musica era marginale, assente per lunghissime sequenze; dove gli elementi romanzati erano protagonisti e non di contorno; infine ho visto un ritratto di Rino molto lontano da quello che immagino fosse il suo carattere: ironico fino all'esasperazione, creativo, leggero, decisamente cazzaro e anarchico nel senso più nobile, e politico, del termine. Rino non era certo un poeta maledetto, o un tenebroso (nonostante i problemi con l'alcol che gli autori hanno avuto la decenza di non nascondere, nel clima apologetico della tragica fine del cantautore). Ho visto qualche sprazzo interessante all'inizio, dove un volenteroso Claudio Santamaria, chitarra alla mano, ha imitato in modo eccellente il giovane Rino degli esordi difficili. Ma, rovescio della medaglia, tutte le canzoni presenti nella colonna sonora sono state reincise da Santamaria. Bravo lui, ma se si fa un film senza avere nemmeno i diritti sulle canzoni originali, stiamo proprio alla frutta, al caffè offerto dalla casa. All'amaro.
Ultima, avvelenata considerazione: non è stata mai menzionata l'origine crotonese di Rino che, come me, ha cambiato città all'età di undici anni (io dodici). Se qualcuno, in un lontano futuro (zeong) decidesse di scrivere qualcosa su di me; se questo qualcuno si dimenticasse di citare la mia origine, che è parte fondamentale del mio modo di vedere e vivere le situazioni quotidiane; ebbene io a questo qualcuno direi di cambiare mestiere. O di cambiare soggetto.

PS: a chi volesse approfondire la storia di Rino Gaetano consiglio vivamente "Rino Gaetano - Live", di E. Di Marco; edizione Nuovi Equilibri, collana Eretica Speciale, anno 2001. Credo costi 13 o 14 euro.
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(L)

venerdì 9 novembre 2007

Uno Dei Migliori


Nils Liedholm

Qualche giorno fa, insieme a Enzo Biagi si è spento Nils Liedholm. L'ex calciatore e allenatore svedese aveva 85 anni. Arrivò in Italia nel 1961 per indossare la maglia del Milan. Con i rossoneri disputò 359 presenze realizzando 81 gol e vincendo 4 scudetti. Il "barone", come era soprannominato, da allenatore guidò il Milan, il Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma.
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Nils Liedholm si era da tempo ritirato a vita privata, realizzando il suo sogno di bambino: possedere una fattoria e produrre (assaggiandolo, diciamo così) vino. La sua assenza dal palcoscenico calcistico era dovuta non solo all'età; infatti Nils, oltre ad essere un campione di straordinaria classe e dalla carriera luminosissima (contribuì a portare ad un passo dal titolo mondiale la Svezia, nel '58) era un uomo di grande cultura e di ironia sopraffina: troppo distante dal parametro dell'uomo di calcio odierno per poter ancora fare parte del giro.
Il modo migliore per omaggiare quest'uomo l'ho trovato su un quotidiano di qualche giorno fa, che ha riportato una serie di battute che Nils ha detto, con assoluta serietà (segno di grande ironia, ndl) e nel suo italiano mai completamente "compiuto", ai suoi pupilli.
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«Il mister ci raccontava di quando era calciatore: "Un giorno tutti tifosi S. Siro in piedi ad applaudirmi per cinque minuti". E noi: "Mister, aveva fatto gol?". Lui: «Noo, sbagliato primo passaggio dopo 3 anni!"». (Giuseppe Giannini)
«Una volta disse di aver effettuato una rimessa laterale dalla sua area così lunga da mandare in rete un compagno in attacco. E noi: "Mister, ma saranno 60 metri di distanza!». E lui, con quel suo ritmo lento. "Ma palla prima fatto rimbalzo a terra!"». (Roberto Donadoni)
«Spogliatoi e squadra riunita, racconta: "Per colpa mia, quando giocavo, una volta abbiamo preso gol in contropiede". Noi: "Mister, aveva sbagliato a difendere?". Lui: "Noo, mio tiro troppo forte sbattuto contro traversa e tornato in metà campo avversaria". Le sparava così grosse senza ridere che anche noi quasi ci credevamo». (Filippo Galli)
Poi quelle raccontate, e visto il personaggio sono pronto a scommettere sulla loro veridicità.
Altafini si nasconde nudo nell'armadietto di Rocco, e quando Rocco apre Altafini salta fuori sbraitando. Rocco urla per lo spavento e inizia a bestemmiargli dietro per dei minuti. Altafini,visto lo scherzo riuscito decide di rifarlo a Liedholm.
Stessa scena, solo che la reazione di Liedholm è stata molto diversa: nessuno spavento, mantiene la calma e dice ad Altafini: "questo non è il tuo armadietto."
Bruno Conti racconta spesso di aver dovuto sopportare lunghi viaggi in treno in trasferta con la Roma perchè Liedholm amava osservare i paesaggi. Questa passione costò alla Roma una eliminazione in Coppa Uefa nella Germania dell'Est e un'altra in Coppa Italia con l'Inter (perdendo tre a zero dopo aver vinto quattro a uno).
Posso unirmi? fu il commento che Nils riservò ad un noto calciatore della Roma degli anni Ottanta presentatosi all'allenamento in ritardo e in compagnia di due biondone sul sedile posteriore della sua auto sportiva.
Infine, leggenda vuole che Silvio Berlusconi, appena arrivato al Milan, avesse l'abitudine di criticare le scelte di Nils. Una volta Nils rispose ai giornalisti: "Berlusconi ha ragione: del resto lui all'oratorio giocava attaccante..."
Un mito, per davvero.
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(L)

lunedì 5 novembre 2007

Floozie consiglia




mercoledì 31 ottobre 2007

Halloween in New York City


Hi guys! Do you remember me? I'm your contact from NYC and today I would like to report you about halloween's party in my city. Me and my girlfriend Lucilla start with a dinner in a famous restaurant at the 781 5tH avenue, it's called "Cipriani", then when we'll arrive to drink the digestive Braulio,we meet with Br*d Pitt and his new girl friend....I can't say you the name of her, is top secret. I would like to invite you to this dinner but I think is to expensive for you. My girl is dressed of "Floozie girl", and I am dressed of protector. After dinner we'll go to dance in "Studio 54", the best club of '70. I suggest you to take a peek in wikipedia about this place, because you may falling in love. It closed for many years, too drugs and sex, but now me and my friend Matt Dam*n we take the control about it..and "studio 54" revive tonight. I know the chief of police of Mahnattan and so we don't have probleme. My mom say me every day "in your life it's important to know": a lawyer, a medical doctor, a florist and a chief of police.
I want to finish speaking you a message by Lucilla for you: "Dear Floozie diary, tonight is your night, and I dedicate to you my clothes. On my t-shirt is written "Ildiariodifloozie.blogspot.it", I'm your best and hot sponsor. Kisses to everybody.

P.s accepted comments but not from french people (except "short French")
(Steve Maggioni)

lunedì 29 ottobre 2007

Floozie chi va al cinema e poi fa una sottospecie di recensione



Di questi tempi, è sempre meno infrequente che persone adulte si rechino al cinema per assistere alla proiezione di film a cartoni animati. Alzi la mano chi non s’è divertito con le avventure di Shrek, o con le scorribande di pinguini parlanti, pesci o simili.

La settimana passata ho visto “Ratatouille”, l’ultima opera della Disney.
Non intendo raccontare la trama, limitandomi a dire che narra le avventure del sorcio Remy che ambisce al ruolo di chef in un ristorante parigino. Se qualcuno dicesse “sì certo… ma che schifo! E l’igiene?”, io risponderei che il ratto in questione è un tipetto a modo, è attento alla pulizia ed addirittura cammina eretto per non lordarsi le zampe con cui lavora. A proposito, il topo in questione non cucina per i suoi simili, con padelline, fornellini ed altri attrezzi su misura, ma lavora in un ristorante frequentato da esseri umani, preparando piatti grandi almeno dieci volte il proprio corpo. Se, a questo punto, qualcuno dicesse “sì certo… e come fa? Non ha nemmeno il pollice opponibile…”, io risponderei che Remy si nasconde sotto il cappello di un ragazzo e lo manovra come se fosse un burattino tirandogli i capelli.
Sono sicuro che nessuno di noi avanzerà contestazioni così stupide, dato che si tratta di una fiaba, dalla quale non si pretende certo verosimiglianza. Comunque il film è divertentissimo. I buoni prosperano ed i cattivi si redimono.
La storia è ambientata a Parigi, quindi dedico questo post a (T) ed al suo noto amore per la Francia.
Ma dimenticavo una cosa. Devo assegnare il Premio Floozie della settimana al mio vicino di posto in sala, un ragazzetto di circa vent’anni. Questo individuo, mentre sullo schermo il topo Remy s’arrampicava su per un tubo, ha esclamato (testualmente): “sì certo… chi caz*o sei, Spiderman?”.

(N)

domenica 28 ottobre 2007

Floozie che mette i video di domenica


Klaxons - Golden skans

(T)

venerdì 26 ottobre 2007

La Squadra Materasso (Fanta4 Int. League)


Può capitare di avere una squadra materasso (ovvero una squadra contro la quale la vittoria è sicura, e con cui l'unica incognita sono i gol di scarto).
Beccarne diverse in ogni campionato è già meno probabile. Ma io ce l'ho fatta.
Allo stesso tempo, i miei avversari (soprattutto i primi due in classifica) hanno pescato delle squadre, a cui non avrei dato una lira a Luglio, che vincono partite su partite.
Questo gioco non mi piace più tanto.
Classifica (e rateo punti settimanale):

(S) 147 (16)
(T) 126 (15)
(N) 116 (10)
(L) 103 (6)

(L)

giovedì 25 ottobre 2007

Tessera floozie gold



(N)

martedì 23 ottobre 2007

lunedì 22 ottobre 2007

Il colloquio dei colloqui



Venerdì scorso, Man Power mi chiama e mi chiede se voglio fare un colloquio di lavoro presso una famosa azienda municipalizzata, l'unica di Brescia, sì dai avete capito quella che si è appena fusa con quella di Milano e che è quotata in Borsa. Posizione assistente clientela, per capirci un call center di m*rda. Dopo una serie di telefonate per fissare il colloquio, accetto, e me lo fissano per stamattina a mezzogiorno; mi dicono anche che la persona con cui devo parlare si chiama E***a F****i. Non vi dico il nome del'azienda per evitare menate, e quello della persona perchè alcuni di voi potrebbero conoscerla...ha fatto l'Arnaldo. Arrivo al punto. Stamattina piglio il mio permessino e vado tutto lanciato per questo colloquio; son capace a far poche cose nella mia mita, tra le quali i colloqui. Mi si presenta la tizia che ho nominato qui sopra, e indovinate chi è? La mia ODIATISSIMA vicina di casa, di un solo anno più di me, che conosco da ormai 17 anni e con la quale ci saremo salutati sì e no due volte, con i cui genitori ho litigato per i muri del garage, e con cui mia mamma quasi quasi si azzuffa con sua mamma durante le assemblee condominiali. Per i suoi genitori io sono tipo un anti Cristo, un nullafacente, un pirla che da piccolo rigava il marmo dei portici con lo skateboard. Durante il colloquio mi tratta ovviamente malissimo, dicendomi ad esempio che se uno fa assistenza anche se telefonica, dovrebbe avere un minimo di conoscenza tecnica, tipo sapere cosa è un tubo. Io non ero molto per la quale e le ho risposto che non so sicuramente cosa è un reattore termonucleare, ma so cosa è un tubo. Il tutto su questo tono. A fianco a lei, ignaro del rapporto tra selezionatrice e candidato, un gentilissimo coordinatore di reparto, che non ha molta voglia di menate e il primo tranquil che trova lo assumerebbe al volo. Insomma uno favorevole a me e una contro. Chicca delle chicche, conosco un amico di vecchia data che lavora all'interno di questa azienda che svolge già l'eventuale lavoro di (T). Solo per raccontargli l'episodio lo chiamo, mi dice subito che la conosce e che è una stronza e che tutti la chiamano Mortimer; si mobilita subito, e parla in quattro secondi con l'altro selezionatore. Da quello che ho capito, forse l'ha convinto, ma credetemi l'unica cosa che mi interessa ,è eventualmente essere assunto per fottere quella stronzona, guardarla in ascensore e farle venire prurito alla vag*a. Mai esercitare troppo potere ab personam in un colloquio con Mis(T)er Colloquio. Peccato perchè è anche molto molto carina. Trombare di più magari?

(T)

domenica 21 ottobre 2007

Campioni del mondo




(N)

sabato 20 ottobre 2007

Cogitare Prima Dell'Uso


In alto da sinistra: Socrate, Wittgenstein, Sartre, Nietzsche
Sotto: Kant, Marx, Barthes, Foucoult

Quando ero studente e davo alla filosofia qualche possibilità di potermi stupire, mi incuriosiva e mi meravigliava una cosa. Nei dialoghi platonici cosiddetti “aporetici” Socrate, maestro di Platone, spesso non veniva a capo di nulla e alcune volte addirittura lasciava l’agone dialettico da confutato (vale a dire sconfitto sulle argomentazioni). Più tardi ho capito che il messaggio del “fallimento socratico” era di gran lunga più pregnante di qualsiasi dottrina Platone avesse in mente di esplicare. Dietro c’erano due fondamentali riflessioni.
La prima: nell’Atene del V secolo, patria della cosiddetta “proto democrazia”, si assisteva ad un rapido e pericolosissimo processo che metteva in mano alle “tribune politiche” (così almeno le dovremmo chiamare oggi) tutte le decisioni relative alla città. Dalla politica estera alla giustizia, si discuteva di tutto. Ed il più bravo ad argomentare la spuntava.
Ma, è noto, l’arte della parola nel pubblico dibattimento (la dialettica) è in grado, se usata con perizia, di sovvertire certezze che sembrano inviolabili. Infatti il margine di “inganno” e persuasione emotiva è estremamente alto. Coloro che facevano arringhe politiche, difese giudiziarie e quant’altro per mestiere venivano denominati sofisti. I peggiori tra questi, eristi. L’eristica è la dialettica basata sull’attacco verbale, sul trucco, sulla trovata. Il fondamento di questa disciplina è che tra parola (logos) e verità (aletheia) non c’è legame. Per cui tutto può essere vero, e tutto falso. Basta saper convincere il pubblico. Illuminante a tal proposito è il dialogo “Eutidemo”.
In questo dialogo Socrate fa una figuraccia colossale, ed alla fine uno “spettatore” (forse Isocrate) dice al vecchio maestro di lasciare perdere gli eristi. Dialogare con loro è solo una perdita di tempo, non se ne guadagna nulla e la gente finisce per coprire di discredito anche chi invece, in assoluta buona fede come Socrate, dà loro la possibilità di “esibirsi”. La vecchia storia per cui chi va al mulino finisce per infarinarsi…
Seconda considerazione, legata alla prima: le persone di buon senso, che come fine hanno la ricerca della verità o che semplicemente perseguono il piacere del dialogo costruttivo e non privo di ironia (anche in questo, Socrate è geniale) sono costrette a vita privata o accademica, dal momento che lo “spazio pubblico” è popolato da gente che fa della politica un gioco. Un gioco diabolico ed esplosivo, che costerà la condanna a morte a Socrate.
Perché Socrate muore? Perché crede nel rispetto delle regole. O meglio, crede che la democrazia sia il rispetto delle leggi che il popolo esprime avendo come fine quello di cercare la giustizia.
Invece in quel contesto storico la democrazia è in realtà una “dittatura del popolo”. Estemporaneità e carica emotiva, in cui basta un erista, un capo di fazione politica che spinge sulla leva del populismo e il danno è compiuto (e così sarà infatti per la città di Atene).
Fine della lezione di storia della filosofia antica.

Caro L’apo, oltre ad esprimerti solidarietà per le minacce alla tua personcina che hanno amareggiato tutti i veri amici di Floozie, posso nel mio piccolo consigliarti di non fare lo stesso errore del saggio Socrate, e di essere più oculato nella scelta degli interlocutori, lasciando a chi si culla nello spazio pubblico la gioia soggettiva di dire quello che gli pare sotto le insegne di quella democrazia che invece è sopruso verbale sistematico.
Così cerco di fare io.

Caro (N), come vedi dormivo durante le ore di chimica ma stavo sveglio in quelle di filosofia (non è vero, ndl).
Il tuo tentativo di riportare al buon senso la polemica più inutile della terra ti fa onore. Ma fossi in te lascerei perdere le visite a domicilio sui blog altrui, se non altro per non rischiare di avere una fastidiosa pariglia. Inoltre, si potrebbe andare incontro ad equivoci, perché su Floozie c’è in effetti la censura (il censore capo sono io, di fatto…) e il rispetto di norme non scritte ma facilmente intuibili. Se sugli altri blog non si fa così, poi gli ospiti si trovano male da noi.

Per (T), infine: prima di te ho dovuto sopportare l’imbarazzo (immagino che sia così) di vedere amici di diverse cerchie, invitati a partecipare al blog, che non trovano di meglio da fare che seminare polemiche e insulti. Tu stesso sei stato vittima di attacchi verbali, e pure (ap).
Purtroppo i buoni propositi non sempre vengono premiati, comunque sia finchè c’è la tua volontà di dare ospitalità ai tuoi amici, mai mi permetterò di interferire.

Scusate il post lungo e pizzosello rispetto a quello brillante di (T), ma la digestione della carbonare fa questo effetto...
PS: somiglione Sartre - Hans uomo-talpa.

(L)

giovedì 18 ottobre 2007

Speciale DDR


I due soggetti che vedete nella foto, sono stati a Berlino dal 12/10 al 16/10 , capitale (Haupstadt) della DDR. Già proprio di DDR si tratta, infatti i due in questione non hanno deliberatamente visitato la parte ovest della capitale tedesca, Kreuzberg esclusa, che è comunque sul confine, per mangiarsi il Kebab più buono del pianeta. Ci sarebbero tante cose da dire di questo bellissimo viaggio, vorrei partire dandovi dei piccoli consigli che potrebbero servirvi, se decideste poi di andarci:

1) Il biglietto settimanale della metro costa solo Eur. 25,00 a settimana, ma non pagatelo, i controlli sono praticamente inesistenti, in fondo porterete un po' di cara Italietta. Sempre per la metro, non mettete gli occhiali da sole come fareste a Milano per fare i draghi, vedrete tanta gente che ridacchia di voi e potrete leggergli in fronte "Ecco il solito italiano". Testato su me stesso.

2) Lumate le tipe, ce ne sono di belle per tutti i gusti...e soprattutto lumano una cifra. Avete presente da noi quando puntate le tipe e vi sentite un po' maniaci e loro van via dritte? Ecco, le donne berlinesi ti lumano allo stesso modo, sarete voi (uomini) a scappare da quanto sono fic*e. Per le signorine di questo blog posso dire solo che gli uomini italiani sono mille volte meglio dei berlinesi quindi il discorso per voi non vale. Su dai, a fare la pasta ragazze.

3) Non mangiate italiano in periferia, troverete dei ristoratori davvero particolari: i primi due gg vi prenderanno le ordinazioni e vi ringrazieranno in italiano. Scoprirete poi, che sono immigrati giargia oltre adriatico, che sono stati in Italia per un po' di tempo e hanno imparato a cucinare una carbonara, peccato che ci fosse il prosciutto cotto anzichè la pancetta affumicata. ahoo chivva imparatoo?

4) Fate assolutamente la foto affiancati dalle statue di Marx e Engels dalle parti di Alexander Platz. Il vostro prof. di filosofia sarà stra contento. Io non l'ho fatta filosofia, ma ho fatto contento il mio vecio.

5) Se andate in aereo, come è probabile, prendete l'Air Berlin, non cade (Zeong), compagnia testata da due campioni della cagarella da aereo come Lsd e me, soprattutto Lsd. Sempre per il viaggio, scrocca il passaggio Bs-Bg da Ingrid: davvero disponibile (anche alle 5 di mattina), non costa nulla e il furgon è davvero comodo. Il suo n. di cell è 34*8475***, i restanti numeri nel prossimo speciale.

La cosa più bella della città è sicuramente lo sciallo totale e in generale l'atmosfera, si percepisce nell'aria che non gira un sacco di grano, ma la gente sembra davvero contenta o meglio serena. I dati ufficiali parlano di una Berlino fancazzista, il 50% della popolazione vive o di sussidio di disoccupazione o di pensione. Il costo della vita è mostruosamente basso, direi un terzo almeno sotto il nostro. Stipendi simili ai nostri... Vi faccio un piccolo esempio: oggi 19/10 mi son magnato un kebab più becks in bottiglia da un luridone dalle parti dell' ospedale, totale € 5,50 (€ 3,50 kebab + € 2,00 birra). Stesso pasto e bevanda in Alexander Platz € 3,80 (€ 2,50 kebab strabuono + € 1,30 birra). Gli esempi sarebbero infiniti, ma lasciamo perdere, in Italia siamo ormai talmente abituati a farci i*culare dai commercianti che non ci fa nemmeno più male.
L'aria di socialismo reale, motivazione principale per cui siamo andati io e Lsd, si respira ancora, ovviamente dal punto di vista delle architetture. Chilometri e chilometri di palazzoni, tipo quelli dove vivo io a Bs, ma immaginateli alti il doppio, senza balconi, e con delle finestre quadrate di circa 80 cm x 80 cm. Per il resto è abbastanza globalizzata, nel senso che ci sono i centri commerciali e i soliti negozi che vanno anche da noi (Hm,Zara ecc..), però puoi andare anche da Colours e comprarti abiti vintage a € 14,00 al Kg. Diciamo che è globalizzata, ma più sostenibile; più sostenibile perchè forse i berlinesi (i tedeschi non lo so) sono meno fissati e boccaloni e non comprano e comprano come la maggior parte di noi. Pubblicità dei cellulari zero. Porsche? In cinque giorni a Berlino ne ho vista una, in 5 ore in piazzale Arnaldo ne vedo probabilmente 20-30. Le possibilità secondo me sono due: o il loro retaggio storico è ancora troppo forte, o siamo noi particolarmente consumisti. I locali è inutile descriverli, alcuni (in cui io e Lsd siamo ovviamente finiti) sono davvero assurdi, so solo che ci siamo stra divertiti e soprattutto ambientati in pochissimo tempo.
Senza generalizzare troppo, la gente secondo me è davvero divertente, sono rimasto colpito da come in un locale da dimensioni tipo pub, la persone ballano anche se il locale è praticamente vuoto. C'è voglia di divertirsi con poco (forse perchè prima non ci si divertiva un granchè), e le possibilità di aggancio e di amicizie nuove sono infinite. Al Berghain (club in una ex fabbrica della DDR a due passi dal muro), le persone in coda davanti a noi ci han chiesto se volevamo bere un po' della loro birra intanto che aspettavamo.
Chicca finale, siamo stati a Pankow (ahimè Apo e la Dani ci hanno anticipato), quartiere di periferia più mitico per essere stato citato dai CCCP, che per altro. Io e Lsd si torna e probabilmente sarà a breve, chi si vuole aggregare?. Posso sicuramente dire che è la capitale che mi è piaciuta di più tra quelle che ho visitato e da quello che ho capito dovrebbe essere stato lo stesso per Lsd, ma magari ve lo dice lui se ha voglia di scrivere un altro postarello.

P.s Mr.P il 15% della popolazione è omosessuale (stima di gay tv)...vieni?

(T)

mercoledì 17 ottobre 2007

Il Nostro Uomo A Berlino

La mappa dei contatti è vera, alè!
Ho appena notato, dopo una lunga e faticosa (soprattutto per le terga) giornata in furgone, che è apparso un puntino rosso (quindi DDR) a Berlino.
Le più grandi capitali d'Europa, nonchè le più rinomate megalopoli degli States guardano Floozie.
L'avevo detto io che saremmo diventati una colossale piattaforma mediatica...
Molto presto Sabato sera al Calini si riuniranno persone da tutto il mondo, e all'SPG un arcobaleno di idiomi sprigionerà la sua poetica potenza in orario aperitivo!

Ci vorrebbe anche una mappa più zoomata sulla provincia di Brescia per monitorare i miei spostamenti in zona col furgone di mare (cioè con la vela).
Mi attrezzerei con un wireless, oppure quattro frecce, doppia fila e internet point.
Già lo vedo: Berlino, New York, Parigi, Mandolossa, Castegnato, Ospitaletto, Cazzago, Rovato, Coccaglio... Continuo?
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(L)

martedì 16 ottobre 2007

Un Post Da Solo


Non che abbia molto da scrivere, ma vedere il blog in questo stato, fermo come una stalattite, mi fa abbastanza pena.
Ieri ho ricevuto due messaggi dai profughi politici in Germania (uno dei due mi ha confessato di essersi innamorato della Merkel a seguito delle foto in cui mostrava le sue grazie mature...) ed a giudicare dagli sms direi che se la sono spassata allegramente.
La cosa abbastanza originale è che le comunicazioni, scritte all'una e mezzo della notte berlinese, mi sono arrivate alle 11 del mattino. Mattino castegnatese/mandolossese, che mi ha visto inconsapevole protagonista di dinamiche professionali tra magnaccia e ragazze discinte (che non pagano le tasse quindi non hanno il senso del bello, nota per TPS).
Insomma è difficile trovare un posto per il furgone pubblicitario in quella zona. Lì si batte (si lavora, se preferite) già la mattina.
E l'Italia che va...
Ultima nota in chiusura: la nostra mappa dei contatti è abbastanza creativa, oppure registra le presenze con molto ritardo. Mi sa la prima che ho detto, però.
A meno che i nostri inviati in terra teutonica non si siano in realtà recati sulle due sponde opposte degli Stati Uniti.
Molto più fico, signora Merkel.
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(L)

venerdì 12 ottobre 2007

Sei Forte, (L)! (Fanta4 Int. League)


Ho avuto l'infelice idea di dare un'occhiata ai risultati dell'ultima settimana per lenire il senso di frustrazione dovuto al mio ultimo posto. Non so perchè, ma nutrivo uno strano ottimismo e credevo di aver recuperato qualcosa. I numeri sono implacabili.
Anche quest'anno ho scelto delle squadre di emme.
Ecco la nuova classifica, tra parentesi il rateo punti dell'ultima settimana.

(S) 128 (16)
(T) 108 (13)
(N) 106 (15)
(L) 94 (9)

Mi merito di restare in nero. Non sono nemmeno arrivato a cento...
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(L)

giovedì 11 ottobre 2007

Hate Parade

Secondo appuntamento con la classifica delle cinque cose che questa settimana hanno generato un piccolo ma rilevante moto di fastidio, astio e quant'altro nell'animo gentile di (L).

5. Dì qualcosa di (ultra)sinistra
Dopo il referendum indetto tra i lavoratori per il "protocollo Damiano", accettato con un plebiscitario 70/80% di consensi, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero (PRC) ha dichiarato che, se non sarà modificato, voterà certamente no.
Un politico che conosce il polso del paese, e soprattutto una grande lezione di democrazia (ad uso interno).

4. Musica, maestro
Nutro davvero un senso di profonda frustrazione quando i DJ radiofonici si comportano come se avessero bisogno di una scusa per mettere un classico, o semplicemente una bella canzone che non è uscita nelle ultime due settimane.
Forse nessuno ve lo ha spiegato, ma è il DJ che sceglie la musica.

3. Repetita stufant
Sempre in ambito radiofonico, credo che adesso quelli di Virgin Radio abbiano iniziato a raccogliere abbastanza pubblicità da potersi permettere qualche canzone in più da trasmettere. Qualità alta, quantità da circolo dopolavoro della ferrovia. Avrò ascoltato "Friday I'm Love" sette volte in sette giorni...

2. Linea di confine tra osceno ed erotico
"Le tasse sono bellissime." Pensandoci a lungo, ho dedotto che potrebbe essere una dichiarazione di orientamento sessuale.
Il "Garden of Eden" comunque vi aspetta Sabato da mezzanotte in poi per un incredibile spettacolo per soli adulti. Star della serata: Eva Henger e un Atr42 turboelica della Guardia di Finanza.

1. Le vacanze di Ottobre Rosso
Ci sono due loschi individui che domani partono per Berlino.
Siete uno schiaffo alla laboriosità di questo bolg ed all'intera comunità lavoratrice di floozie. Vi odio/odiamo.
Non è vero, era una scusa per dei saluti ufficiali. Fate buon viaggio e divertitevi. Niente birre mi raccomando, e quando tornate non dite al ministro che l'autostrada in Germania non si paga.
Per lui è come uno strip della Bindi.
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(L)

lunedì 8 ottobre 2007

Floozie reader's digest (3)

Questa settimana i siti d'informazione ci regalano delle vere chicche gossippare, oltre che numerosi articoli curiosi e (più o meno) interessanti.

Prodi preferisce Padoa Schioppa.

Hugh Grant è il nuovo idolo de "Il diario di Floozie".

Le divise calcistiche più belle della storia...

...e le automobili più brutte.

Occhio al piercing!

E, per finire, il meglio della settimana: ora il Floozie sa per chi tifare!

(N)

domenica 7 ottobre 2007

Your correspondent from New York



Hi guys! I'm Mr. Steve Maggioni, I'm writing from New Nork City. I happen "the floozie's diary" one month ago, and now, I'm a fan of it. For this reason, I would like to write in cooperation with you, a small article every week. I'll write you about what's happened in NYC, once to week. I think this is a good opportunity to learn english and it may to allow the internationalization of "Il diario di floozie". I hope that you appreciate this rubrica new. Right now!

New York City, Sunday, October 7

Here in New York it's 6,24 pm. In this moment I'm going to the 5th avenue to visit my girlfriend. She lives there. She's a model, she works for the famous agency "Casablanca Models". May be after, we'll go for happy hour to the Upper East Side with our friend Mike. Be careful! If you come in nyc for the first time, don't drink any beverage in the roads, you risk a strong fine. That's it for this week. See you soon.

P.s Accepted comments , but only in english language.

(Steve Maggioni)

venerdì 5 ottobre 2007

Hate Parade

Cari amici di Floozie, da giorni medito sulla possibilità di ritagliarmi uno spazio settimanale dove sfogare un pò di frustrazione e condividere tutte le piccolezze quotidiane che rendono la vita un pò meno facile. Oggi finalmente mi sono deciso, perchè mentre ero in macchina e pensavo ai fatti miei ho sentito una notizia alla radio che ha scatenato un attacco di bile anche in una persona mite e moderata come me.
Entrano nella classifica delle cose che odio di più situazioni estemporanee, classici della malsopportazione e tutto ciò che mi infastidisce (relativamente) abbastanza da meritarsi una citazione.
PS: spero di farne una rubrica settimanale, ma non prometto nulla.

Numero 5: Dida, il bugiardo con le gambe lunghe
Tutti sanno che i calciatori non brillano per intelligenza e per correttezza sportiva. Ora l'Associazione Italiana Calciatori (che esiste davvero, n.d.r.) può nominare un degno presidente. Errore decisivo e simulazione a dir poco goffa, sconfessata e stigmatizzata dagli stessi dirigenti del Milan. Eroe dei nostri tempi.

Numero 4: Tiggì, croce e supplizio
Tra cronaca nera narrata ben oltre il limite delle decenza, faziosità, finti scoop, buonismo e rubriche alimentari, è difficile restare calmi e indifferenti (mentre tutti intorno fanno colore).

Numero 3: La distanza di insicurezza
Vorrei comunicare a tutti gli automobilisti di Brescia e provincia, abituali frequentatori della Montichiari-Castenedolo-Brescia, che la distanza che metto tra la mia auto e quella che mi precede non è lo spazio per farmi sorpassare dagli idioti che scambiano la strada per una pista di esibizione. E' il margine per eventuali frenate brusche, deficienti.

Numero 2: L'orologiaio zelante
Venerdì scorso sono entrato dal primo orologiaio che mi è capitato a tiro per sostituire la batteria dell'orologio di (A). Entrato alle 10, sono uscito alle 10 e cinque con la promessa di avere una nuova batteria nel pomeriggio (dice che è un modello particolare).
Dopo una settimana, sto ancora aspettando. Quando mi incontrate per strada chiedetemi chi è, così sapete dove non andare.

Numero 1: Padoa Schioppa
«Mandiamo i «bamboccioni fuori di casa», con questa colorita espressione il ministro Padoa-Schioppa ha spiegato le misure "aiuta" 20-30enni previste in Finanziaria. «Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. È un'idea importante».
Sono certo che molti padri hanno un'altra idea su chi mandare fuori dai cog*ioni.
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(L)

martedì 2 ottobre 2007

I Like This Movie-Movie!


Ditemi: negli ultimi 15 anni qualcosa vi ha fatto ridere più dei Simpson?
Se la risposta è sì, allora mi sono perso qualcosa di altrettanto geniale, e voglio recuperare.
Se la risposta è no, andate al cinema a vedere un film che è, tutto sommato, all'altezza delle stagioni d'oro dei Simpson. Sicuramente piacevole, molto ben fatto (la cura del dettaglio e le spassose sequenze "periferiche" sono un marchio di fabbrica) e solidamente retto su una trama che lascia spazio a molte divagazioni e ad alcune scene corali stupende.
Come in molti episodi della serie tv, a rubare la scena è Homer (sapientemente coadiuvato da Bart) inizialmente protagonista in negativo e "miccia" narrativa, infine eroe acclamato dall'intera città.
La trama: il lago di Springfield ha raggiunto livelli di inquinamento preoccupanti (persino la zattera che ospita il concerto dei Green Day si è sciolta, mettendo fine alla rock band) e basterà un altro semplice gesto irresponsabile per provocare una crisi irreversibile.
Nel frattempo Homer stringe un soldalizio emotivo con un maiale incontrato al Krusty Burger, e se ne prende cura portandolo a casa. Provate a indovinare dove smaltirà il piccolo silos di rifiuti organici...
Così il governo isola la città di Springfield sotto una cupola di vetro dalla quale è impossibile fuggire, e l'intera comunità decide di fare giustizia sommaria e farla pagare ai Simpson.
Fortunatamente, Maggie trova una via di fuga per sè e la sua famiglia, e tutti e cinque riparano in Alaska.
Ma dalla loro fredda residenza i Simpson scoprono che il governo vuole distruggere Springfield e trasformare in attrattiva per turisti la voragine che ne risulterà. Tutti, tranne Homer (che non ha dimenticato la pubblica fustigazione) decidono di tornare indietro, ma sono presto catturati. Homer, in seguito ad una esperienza mistico/sciamanica, decide di tornare sul luogo del misfatto e salva l'intera città dalla catastrofe, ottenendo di nuovo il rispetto della sua famiglia e della comunità.
La cosa migliore: non ci sono passaggi a vuoto; da Lenny e Carl a Cletus (il bifolco allocco), tutti dicono qualche battuta riuscita e contribuiscono a rendere esplicito il genio ironico di Matt Groening. Anche il messaggio ecologista di fondo riesce a passare senza appesantire il film (si può essere impegnati e ridere di gusto, ma alcuni non lo sanno).
La cosa peggiore: molte sequenze sono rivisitazioni (riuscite) di cosa già fatte vedere. Certo, è dura pescare ancora nell'originalità dopo tutti questi anni, e forse è meglio andare sul sicuro dal momento che non ci vanno solo i fissati al cinema. Però la fuga, lo sciamano, la crisi affettiva tra Homer e Bart con Flanders in mezzo non sono proprio il top della novità.
Chicche: il doppiaggio, specie quello "sopra le righe" di Lisa
, è ancora più curato. La scena di Bart in skate completamente nudo e di "Spider Pork" sono destinate a diventare classici. Poi Homer che trinca birre da "Eski Moe's", le citazioni e le parodie, e la prima parola di Maggie...
Consigliato? Sì, decisamente. Andate a gratificare (con i soldi del biglietto) il genio di uno che è giustamente diventato ricco sfondato grazie al frutto della sua creatività. E che in più ci ha fatto ridere in tutti questi anni.
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(L)

lunedì 1 ottobre 2007

Fanta4, Primo Aggiornamento

L

juventus ... 13
cesena... 4
west ham... 10 (-1)
az ... 7
benfica... 10
bayer leverkusen... 14
monaco... 13
barcellona... 14

Totale ... 85


N

inter... 14
bologna... 12
reading ... 7
feyenoord... 15
boavista... 4
stoccarda... 10
psg... 11
real madrid... 16

Totale ... 89


T

napoli... 10
pisa... 15
liverpool... 15 (-1)
ajax... 16
sporting lisbona... 11
hertha berlino... 12
tolosa... 11 (-1)
atletico bilbao... 5

Totale... 95


S

milan... 7
brescia... 19
manchester city... 16
psv ... 14
porto... 18
werder brema... 14
bordeaux... 18
siviglia... 6 (-1)

Totale ... 112

(L)

Floozie reader's digest (2)



Una lista di cinque articoli curiosi apparsi sui quotidiani on line. Per iniziare la settimana col sorriso.

Luca Toni all’Oktober Fest.

Zucchero non volle cantare nei Queen.

Al liceo in pigiama.

Un artista “penoso”.

Il segreto per avere più figli.
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domenica 30 settembre 2007

Floozie che mette i video di domenica



Beautiful ones - Suede

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