giovedì 11 gennaio 2007

Communication breakdown...

Qualcosa non mi torna, cari amici.
Come molti di voi sanno, ho un'età ragguardevole: 28 anni.
Non sono vecchio, anche se ascolto "musica da vecchi", come mi ripete spesso una certa ragazza; ho vissuto abbastanza da avere nitidi ricordi di Jeeg robot d'acciaio e Italia 90 (ancora grazie, Walter); ricordo Craxi, Forlani, i Take That e gli East 17.
Ho la chiara percezione di aver vissuto almeno diciotto anni della mia vita senza Internet.
Più un paio in cui facevo parte della grande famiglia telematica, ma non più di cinque minuti al giorno.
Quindi... Non mi torna. No.
Ieri la mia connessione è saltata, ed ho avuto una crisi di panico: mò che cacchio faccio?
Niente Floozie, niente u2place, niente notizie e dose giornaliera di superfluo.
Troppo stanco per uscire, troppo poco stanco per andare a nanna.
Tv occupata, danno Notting Hill e le donne di casa sono in pole sul divano. Eppoi non guardo la tv serale da... da Luglio, come tutti.
Insomma: io cosa facevo la sera quando non avevo la flat?
Devo sforzarmi di ricordare, perchè non uscirò per sempre la sera, tutte le sere.
Perchè ricapiterà, di essere disconnesso dal mondo, e mi sentirò come quei tizi sull'isola, quelli di Lost. E, come ieri, dovrò aggrapparmi a qualcosa che mi faccia sentire parte di un tutto.
Ho preso una pila di cd ed ho selezionato e buttato nel mio disco fisso (quasi) tutta la musica da vecchi che ho: la nonno the best, ho fatto.
Ganza, la mia compila. Se il mio modem fosse ripartito per i sette mari non l'avrei fatta.
Ci penserò su, la prossima interruzione di rete.

(L)

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